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LEAP – Anteprima, tanto potenziale in accesso anticipato

Fa di sicuro piacere vedere come degli sviluppatori, senza un budget da grossa software house, decidano di puntare a generi particolarmente bazzicati sul mercato e nei quali ormai manca talvolta dell’inventiva, con alcuni casi che possono portare alla realizzazione di perle davvero straordinarie e che permettono di creare un nuovo punto d’inizio per quel che concerne le produzioni di stampo indipendente. Questo potrebbe essere il caso di LEAP, realizzato dal team Blue Isle Studios, su cui abbiamo di recente avuto modo di mettere mano in anteprima nella fase di accesso anticipato, e che al netto di ciò si è mostrato ancora immaturo sotto determinati aspetti: scopriamolo insieme.

Un’idea frizzante

Quello che salta subito all’occhio mettendo mano su LEAP da PC in fase di accesso anticipato, come fatto per quest’anteprima, è come sin dal tutorial ci si renda conto di essere davanti a una produzione fuori dalle righe. Non parliamo di qualche battuta qua e là atta a smorzare l’atmosfera, e neanche del comparto grafico di altissimo livello considerando la produzione, ma della voglia degli sviluppatori di innovare. Skateboard volanti, salti e sprint, abilità fortissime, rampini, insomma i guerrieri di questa esperienza con attualmente 4 classi hanno talento da vendere.

Leap

Tutto risulta particolarmente scanzonato e dal taglio arcade, seppur attualmente abbastanza bilanciato, con tutte le classi che risultano particolarmente forti, ma che al contempo non sfigurano mai davanti alle altre, risultando infatti perfette di volta in volta in situazioni diverse. Non mancano infatti armamentari e abilità ben differenti, con stili di gioco che potranno evolversi anche grazie a nuove aggiunte da parte degli autori in futuro. Uno dei pregi a favore del gioco, visto il modo in cui sono stati strutturati i contenuti, è infatti la possibilità di espanderlo di continuo con novità di ogni tipo, dalle armi, alle classi alle mappe, con molta varietà che potrebbe di sicuro far prendere una boccata d’aria ai quattro personaggi.

Questo sparatutto in prima persona sci-fi tuttavia lascia fin da subito che gli utenti si trovino anche ad avere a che fare con le impostazioni di gioco per più tempo del previsto, considerando la pessima ottimizzazione di cui il titolo gode e che porta a problemi di ogni sorta e rallentamenti vari in molteplici ambiti. Qui iniziano a farsi notare i primi problemi della produzione, la quale purtroppo non è all’altezza su PC a livello tecnico, ed è facile notare come nei movimenti e nelle azioni non tutto vada a dovere, e sia di sicuro necessario lavorare ancora al tutto.

Il feedback generale che il gioco fornisce, fra una UI fin troppo confusionaria e delle modalità già vuote in prossimità dell’apertura dell’Early Access, è che il progetto non è ancora sufficientemente maturo per presentarsi in forma smagliante, e che di conseguenza i giocatori non hanno ancora avuto modo di apprezzare il meglio di LEAP.

Tanta strada da percorrere

Con un concept che ricorda un misto fra Battlefield ed Halo, vista l’ampiezza delle mappe e lo stile Sci-Fi davvero interessante, ci si ritrova tuttavia a dover maneggiare dei personaggi che risulta divertente giocare, anche se fra un bug, un rallentamento e qualche meccanica legnosa la storia non prosegue per molto tempo. Muoversi nelle mappe resta comunque molto piacevole, mentre combattere con i nemici all’ultima abilità nascosta o movimento pronto a regalare vantaggio è una sensazione davvero imperdibile, su cui speriamo gli sviluppatori si basino al fine di riuscire a completare la loro opera correttamente nel corso del tempo. Contro i bot la sfida risulta ovviamente poco grintosa, ma con dei giocatori alla pari è davvero divertente scoprire chi riuscirà a ragionare meglio e senza esitazione nei pochi attimi che lo separano dalla morte, con un time to kill infatti alquanto ridotto e difficile da calcolare.

Leap

Al momento, consigliare Leap dopo la nostra prima in anteprima della fase di accesso anticipato è di sicuro difficile. Purtroppo i conti che non tornano sono tanti, e i problemi finiscono in un mercato così colmo di titoli per affossare un gioco che attualmente conta una base d’utenza sin troppo risicata, e che in alcuni casi ci ha portati a giocare delle partite classificate letteralmente da soli, senza neanche un avversario. Tuttavia, come abbiamo voluto sottolineare, le potenzialità ci sono, e quella che al momento sembra un’alpha su cui dover lavorare ancora per molto, potrebbe diventare nel giro di qualche tempo un prodotto davvero sorprendente… sperando non manchi ovviamente l’impegno.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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