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LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker – Provato, tra mattoncini e laser

Non è la prima volta che il brand di LEGO si affaccia alla saga fantascientifica per eccellenza, e questo LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker sembra voler mettere il punto definitivo sulla serie in salsa mattoncini. Nel corso degli anni, infatti, il franchise si è espanso nel mondo videoludico andando a toccare sempre più brand, anche se la maggior parte di stampo Disney come quelli della Marvel o degli Incredibili. Tuttavia, sebbene i titoli della serie siano divertenti e spensierati, adatti soprattutto ad un pubblico di bambini, è evidente come questo gioco in particolare abbia ambizioni un po’ più grandi, tanto che il progetto generale è ben più corposo di quanto possiate immaginare.

Leviamo però l’elefante dalla stanza fin da subito, LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker è un gioco che fa della sua accessibilità la sua arma principale, e se tenete bene a mente il target principale del gioco capirete che deve essere per forza di cose adatto a tutti. Il gioco sarà disponibile a partire dal 5 aprile su tutte le piattaforme, e di recente abbiamo potuto metterci le mani in anteprima. Abbiamo passato circa un paio d’ore con il gioco e, in attesa del nostro giudizio definitivo, dobbiamo dire che ci siamo divertiti parecchio.

LEGO Star Wars Skywalker

In una galassia lontana, lontana…

Partiamo dal principio, visto e considerato che il titolo del gioco stesso fornisce un indizio molto importante: LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker permette agli utenti di rivivere le storie di tutti i film divisi a trilogie. Potrete saltare da un arco narrativo all’altro liberamente, ma al su interno dovrete comunque seguire il filone narrativo dei film. La cosa bella che si nota fin da subito è che il team ha messo molta cura per raccontare gli eventi delle pellicole, condendo il tutto però con il classico umorismo LEGO che ci ha accompagnati nel corso degli anni. Oltre a seguire il film, il gioco aggiunge piccole fasi esplorative in alcune mappe aperte, in cui vi troverete a svolgere missioni secondarie inedite (utili anche per espandere alcuni aspetti del franchise). Ogni capitolo ha una durata complessiva di circa 5-6 ore se comprendiamo tutti i vari incarichi, quindi siamo sicuri che questo tipo di longevità non troppo forzata farà piacere sicuramente ai fan di Star Wars.

Una volta completate le varie storie potrete tornare nella singola ambientazione per godervi l’esplorazione e scoprire chicche nascoste, ma come al solito all’interno di un gioco LEGO la vera sfida sarà trovare tutti i collezionabili che sono in giro. Sempre nel perfetto stile del brand (meccanica sfruttata in particolar modo negli ultimi anni) i giocatori potranno cambiare a piacimento il personaggio, così da sfruttare particolari abilità in momenti specifici. Gli sviluppatori ci hanno fatto sapere che in LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker i personaggi giocabili sono circa 500, tra quelli storici e quelli creati appositamente per il gioco, ma sempre ispirati al mondo della saga.

LEGO Star Wars Skywalker

Usate la forza (dei mattoncini)

Partiamo col dire che, per quanto concerne il gameplay, LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker non si discosta da quanto fatto in passato. Il vero plus viene dato dall’ambientazione e dalle varie situazioni, il sistema di gioco nudo e crudo è rimasto invariato per la maggior parte delle cose. Certo, piccole introduzioni sono state fatte, ma nulla di davvero degno di nota. Dunque il gioco resta un platform in cui si sfruttano attacchi corpo a corpo, la forza, le pistole laser e tutte queste cose considerate “la norma”. A tutto questo si va ad unire il concetto di “rebrick” sempre presente nei titoli LEGO, ovvero quello di fare a pezzi una struttura per crearne un’altra totalmente diversa. Data la grandezza delle aree, il team a pensato di mettere a disposizione diversi mezzi di trasporto che, siamo pronti a scommettere, i fan di Star Wars hanno sempre desiderato pilotare.

Arriviamo dunque ai personaggi, vero cuore pulsante dell’esperienza: ognuno di loro ha le sue peculiari abilità, spetterà a voi migliorarle e combinarle tra loro, così da essere sempre pronti per ogni evenienza. Sebbene l’aggiunta di una sorta di progressione delle skills sia stata apprezzata, non capiamo perché non abbiano spinto fino in fondo questa funzione, visto e considerato che – dopo questo nostro primo sguardo – ci è sembrata abbastanza limitata. Sebbene abbiano puntato più sulla struttura dell’esperienza in generale, la sensazione è che il gameplay di LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker sia rimasto abbastanza neutrale, forse per non disorientare troppo i vecchi fan.

LEGO Star Wars Skywalker

Conclusioni su LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker

La nostra prova di LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker è stata davvero molto piacevole, visto e considerato che ci siamo divertiti dal primo all’ultimo minuto. Il risultato finale può davvero impressionare i fan, dato che il tutto può tranquillamente risultare come un’enorme enciclopedia dedicata a questi nove film. Sappiamo che dobbiamo provare il gioco nella sua versione completa, ma quanto visto basta per poter affermare che probabilmente ci troviamo davanti ad uno dei titoli più ambiziosi per il brand LEGO. Non si tratta di una produzione innovativa sotto tutti gli aspetti, anzi, è abbastanza in linea con i vecchi prodotti, ma a rendere il tutto più appetibile è la voglia di raccontare con estrema fedeltà le vicende delle pellicole, così che anche i nuovi fan di Star Wars possano approcciarsi ad una delle saghe più belle di sempre.

Se siete amanti di Star Wars, vi consigliamo di non perdervi il nuovo trailer della serie dedicata ad Obi-Wan, lo trovate a questo link.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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