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Light Fall – Recensione del platform di Bishop

Un genere che negli ultimi tempi sta ritrovando sempre più il suo appeal verso il pubblico è quello dei Platform. Uno stile che racchiude in sé un certo fascino, seppur totalmente differente rispetto ai titoli che siamo abituati a vedere oggi con l’avvento di titoli in cui la grafica la fa da padrone. Sulla base di tale premessa, il gioco che vi proponiamo in questo articolo è un bellissimo Platform che è stato creato e sviluppato dalle abili mani del Team di Bishop, ovvero Light Fall. La Software House è nata nel marzo del 2014 e ha sede in Canada. Il prodotto, che rappresenta il primo progetto dell’azienda, è stato molto apprezzato e ha ricevuto importanti nominations ed è stato premiato come “Best Hardcore Game” alla Game Connection Europe 2017 Development Awards lo scorso ottobre. L’opera in questione risulta essere una valida proposta che possiede gli estremi necessari per il coinvolgimento del giocatore in ogni aspetto del gameplay. Questo perché Light Fall è un titolo molto ben bilanciato e curato, sia per ciò che riguarda l’aspetto del gameplay, sia ancor di più per il lato prettamente artistico e visuale.

Light Fall

Idea alla base di Light Fall

Il gioco è avvolto da un’atmosfera fantasy intrisa di un alone mistico. Se volgiamo uno sguardo alla storia, essa infatti rievoca un mondo perennemente avvolto dalle tenebre dove il nostro protagonista, Nox uno tra le cinque divinità che vegliano sulle terre di Numbra, dovrà muoversi per le meravigliose lande dove purtroppo le tenebre dominano la luce, alla ricerca dei suoi ricordi smarriti e di Luxanna, amica e dea. Come in ogni storia che si rispetti, sul mondo di Numbra incombe una feroce minaccia e il nostro protagonista avrà il compito di proteggere quelle terre incantate.

La storia come accennato si incentra sulla ricerca dei ricordi di Nox e di Luxanna, una delle cinque divinità, al fine poi di proteggere Numbra da ciò che la minaccia. All’interno del percorso, al narratore sono state date le sembianze di un gufo dal nome Stryx il quale ci accompagnerà nel corso del gioco, con il suo fare talvolta beffardo e talvolta premuroso. Non perderà occasione di ridacchiare dei nostri fallimenti, anche se d’altro canto sarà di aiuto nel momento del bisogno con informazioni interessanti.

Light Fall

Dinamiche e Ingegno

Un aspetto molto importante è senza dubbio la parte del gameplay. Si tratta di un gioco che possiede un’ottima giocabilità: la scelta vincente effettuata dal team è senza dubbio la modalità di utilizzo dello Shadow Core. Quest’ultimo infatti, che ha le sembianze di un semplice cubo, è lo strumento attraverso il quale il nostro Nox riuscirà a superare i vari ostacoli. Il protagonista ha il potere di materializzare lo Shadow Core e di utilizzarlo nei modi che più necessita. In prima battuta viene utilizzato per agevolare i movimenti, conferendo la possibilità di saltare da una materializzazione all’altra per ben 4 volte senza toccare terra. Dopo di ciò si dovrà per forza tornare al suolo per poterlo rimaterializzare. La sua composizione permetterà di bloccare anche alcuni ostacoli, come raggi laser, e sgomberare la via. L’attacco di Nox viene effettuato anch’esso tramite il cubo che viene “sparato” con energia sull’avversario, o verso le statue di personaggi cristallizzati, liberandoli. Un’altra applicazione del cubo è quella di ingranaggio, quest’ultimo può infatti essere utilizzato per muovere determinati oggetti o veicoli all’interno del gioco.

Light FallTratto grafico di Light Fall

Analizzando uno per uno i punti cardine dell’opera videoludica non possiamo che partire dall’aspetto grafico. Il gioco è stato creato con un tratto molto particolare che semplifica e stilizza le forme ma non le rende per nulla banali. Gli elementi del paesaggio infatti se pur gestiti in modo essenziale, possiedono angoli e dettagli di contorno sapientemente realizzati. Per il genere e il tipo di platform, dove gli ambienti devono risultare avvolti dall’oscurità, l’unico modo per gestire le forme e non risolvere il tutto in un mix di cubi e rettangoli, è proprio quello di rendere quanto più dettagliato possibile ogni elemento del contesto nei suoi contorni. Aspetto centrato in pieno dal team, nonostante lo stile essenziale usato per realizzare le ambientazioni. I tratti a volte spigolosi che caratterizzano i cristalli, lo Shadow Core, il nostro personaggio e altri elementi del gioco, concedono all’ambiente quel connotato di aggressività che per nulla dispiace al giocatore. La commistione di questi attributi dà vita ad un contesto tenebroso e fantasy che merita certamente un plauso.

Dal punto di vista cromatico, il paesaggio gioca sulle tonalità di colori derivanti dal blu, acquisendo talvolta sfumature violacee o azzurrine, in modo progressivo in base alla lontananza del contesto. Al fine di accentuare poi gli elementi del paesaggio in primissimo piano, questi ultimi, compreso il nostro Nox sono stati colorati dal Team in nero, senza per nulla appesantire il contesto cromatico. I punti di chiaro sono utilizzati egregiamente, solo alcuni dettagli emettono luce quali i cristalli o lo Shadow Core. Questi sono posizionati in primo piano come gli elementi giocabili, creando quindi un ottimo contrasto tra il punto di luce e il nero di questi ultimi.

Nel complesso Light Fall risulta essere molto ben bilanciato è altrettanto bello da giocare. La fantasia del contesto, la dinamicità del gameplay e la realizzazione degli ambienti sono, delle feature che nel corso del gioco si apprezzano e non poco.

Light Fall

8

Un titolo appartenente al genere platform che mette le suoi pregi in bella vista: stile grafico molto curato, piacevolmente giocabile, dinamico e con una trama non male. Tutte le feature che lo compongono fanno del titolo un ottimo prodotto per coloro i quali sono amanti del genere - soprattutto se amanti dei titoli puramente indie - o per chi semplicemente vuol provare un gioco che offra qualcosa di nuovo.

Giuseppe Scibetta
Un tipo, che fa cose, le fa di notte, completamente disorganizzato. Un tipo, che aspetta la notte, per assaporarne il silenzio, dedicandosi un po' qua e un po' la, alle cose che ama. Nato su un 486 è andato alla conquista di console e PC ed ora butta giù due righe.

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