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Little Briar Rose – Recensione

C’era una volta… è il modo più comune per iniziare il racconto di una favola, che sia su uno splendido albo, un libro, un film, o i più classici film di animazione per bambini (e perché no, anche per adulti). Stavolta una favola classica è divenuta un videogioco, ed è approdata sia su PC il 2 di questo mese tramite la piattaforma Steam, ed ancor prima su dispositivi mobile, rendendone immediato e diretto l’accesso a tutti. Si tratta di Little Briar Rose, una rivisitazione molto simpatica e leggera della storia di Rosaspina (in questo caso Aurora), la bella addormentata, in attesa del principe azzurro che col bacio del vero amore spezzerà l’incantesimo che la tiene prigioniera. Teniamo a precisare che lo studio di sviluppo indipendente che ha creato il gioco è italiano, Elf Games Works, come il publisher, Mangatar. Come si presenta di preciso questo fantasioso titolo? Andiamo a scoprirlo insieme!

Il bacio del vero amore

La trama di Little Briar Rose è chiaramente ispirata, come dicevamo, alla favola dei fratelli Grimm, mentre lo stile grafico e le ambientazioni sono state create prendendo come muse le vetrate colorate presenti in “La Bella e la Bestia”. Dopo un breve prologo nel quale, tramite una voce narrante e le vetrate, ci viene raccontata la prima parte della favola, ci troveremo nei panni del principe azzurro, pronto ad affrontare un’immensa distesa di rovi per poter raggiungere la principessa nel suo castello, e spezzare il maleficio che la imprigiona in un sonno eterno. Il gameplay si svolge come un’avventura grafica dalle meccaniche molto semplici, scelta a dir poco perfetta, specificando che il titolo si propone ad un pubblico di tutte le età, e soprattutto anche su dispositivi mobile (principalmente tablet). L’avventura si svolgerà in pochi scenari, che simboleggeranno ognuno la casa di ogni specie, quali gli gnomi, i tritoni, le fate e i goblin. Lo scopo del principe sarà per prima cosa riportare l’armonia nella foresta, risolvendo i problemi di ogni specie recuperando delle essenze e pian piano liberare la foresta dai rovi maledetti. Il fallimento è contemplato? Assolutamente si. Qualora il vostro principe non riuscirà in un determinato compito, egli sarà vittima di un sortilegio e… hem… cambierà. Ovviamente lo ritroveremo in giro per la mappa nei suoi nuovi panni. In questo caso, un nuovo principe si destreggerà nell’impresa, riprendendo esattamente da dove l’altro principe era rimasto (grazie ad una simpatica fatina che gli racconterà tutto ciò che è successo e che gli donerà gli oggetti del principe precedente).

E se anche lui dovesse fallire? Niente paura! C’è un vero e proprio esercito di principi che si susseguiranno per portare a termine l’impresa! In ogni caso una volta che uno dei principi non riesce nel suo compito, sarà facile dedurre cosa cambiare per non fallire di nuovo. Come già detto, la difficoltà di Little Briar Rose non è altissima, e basta disporre di buone qualità deduttive per portare a termine i vari indovinelli. Il gioco è infatti cosparso di mini giochi e puzzle che, oltre a farvi procedere, vi divertiranno anche. Ovviamente è anche possibile salvare il gioco, sempre grazie all’aiuto della fatina già citata. In caso non riuscite a proseguire, esiste sulla schermata principale un mini puzzle che serve a sbloccare un aiutino che vi dia la spinta verso la direzione giusta. Attenzione però! Anche se semplice, il gioco potrà anche rivelarsi ingannevole e spesso vi troverete a fare alcune deduzioni… che risulteranno totalmente sbagliate! State dunque attenti e non fermatevi alla prima soluzione logica che troverete. L’esperienza di gioco totale si aggira intorno alle due ore, che a parte qualche piccolissimo backtracking per il cambio di scenario, non risulteranno affatto scomode.

Colori su vetro

Come potete notare dalle numerose immagini che vi propongo, lo stile grafico utilizzato in questo piccolo gioiellino è totalmente inusuale: tutti i dettagli che vi troverete ad ammirare sono interamente realizzati a mano, con un effetto molto particolare che richiama, come già detto, lo stile adottato per le vetrate a colori delle chiese. Questo non solo rende la varietà cromatica viva, ma infonde nelle immagini quel tocco fiabesco che, ovviamente, è necessario. Il comparto audio si difende bene, certo, non regalando una forma di doppiaggio ulteriore a quello della narrazione iniziale della doppiatrice, ma con l’utilizzo di una colonna sonora in background non stucchevole. Piccolo plauso anche agli effetti sonori, sperando di ascoltare il meno possibile un certo… “crash”!

Piccolo gioco, grande pubblico

Di certo Little Briar Rose non è un titolo che vi terrà impegnati per più di un paio d’ore, ma vi possiamo assicurare che non è un male, per più di un motivo. In primis, è un titolo adatto ad un pubblico davvero molto ampio, che vada dal piccolo bambino che non vuole far altro che divertirsi, al ragazzo che vuole passare un po’ di tempo durante gli spostamenti da pendolare, o agli adulti in sala di attesa alla posta. Il tutto perché Little Briar Rose tiene compagnia senza sforzo, senza peso e, soprattutto, diverte. Celata, ma non troppo, c’è anche molta ironia, che varia dalla singola battuta, agli strampalati personaggi, fino al particolare finale a sorpresa. Siete cacciatori di achievement? Anche quelli sono disponibili, alcuni dei quali vi faranno rigiocare di nuovo il titolo. Il prezzo del titolo è assolutamente onesto, che va ad aumentarne maggiormente l’appetibilità: potete aggiudicarvelo su dispositivi iOS ed Android a soli 2,99€, mentre su PC tramite Steam è disponibile a 7,99€.

Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PC del gioco, dopo aver completato per intero la storia e dopo aver comparato il gameplay con la versione per mobile.

Little Briar Rose

8

Little Briar Rose è un gioiellino che tutti dovrebbero giocare, in particolar modo coloro che sono amanti di avventure grafiche. L'ottimo lavoro di Elf Games Works si traduce con una fruibilità elevatissima su dispositivi mobili (consigliato il tablet), ma un po' meno su PC, ed anche il rapporto qualità prezzo premia senza dubbio questa prima versione. Artisticamente ispirato, ripropone una fiaba classica sotto il punto di vista del principe (dei principi) e la rivisita in chiave... particolare. Non siete curiosi di giocarlo?

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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