RecensioneCinema e TV

Loki – Recensione della terza puntata della serie Disney+

Loki, di cui presentiamo la recensione della terza puntata, è la nuovissima serie TV targata Disney+ dedicata al Dio dell’inganno, composta da 6 episodi che vengono pubblicati sulla piattaforma streaming ogni mercoledì. La serie vede Tom Hiddleston tornare a vestire i panni di Loki, affiancato da Owen Wilson (Mobius), Sophia Di Martino (Sylvie) e molti altri personaggi. Da questa settimana è possibile godersi il terzo episodio della serie, per continuare a seguire le vicende del principe di Asgard in questa avventura fuori dagli schemi.

Attenzione! Questa recensione contiene informazioni sulle prime due puntate di Loki.

Verso l’Apocalisse

Nelle prime due puntate di Loki ci siamo ritrovati di fronte una storia decisamente particolare: il Dio dell’inganno è stato intercettato e preso in custodia, poiché ha interferito con la Sacra Linea Temporale, e deve risponderne alla TVA (Time Variance Authority). Quest’ultima vuole eliminarlo dall’esistenza per rimettere al suo posto la ramificazione nel tempo da lui creata. Il Loki protagonista della serie TV è quello che abbiamo conosciuto in The Avengers, responsabile della battaglia di New York nel 2012.

Si tratta, quindi, di un Loki che non ha ancora affrontato il percorso di “redenzione” che lo porterà a soffrire per la perdita della madre e del padre, a schierarsi a fianco del fratello Thor nella guerra scatenata da Hela durante il Ragnarok e, in Avengers: Endgame, a sacrificarsi per impedire a Thanos di impossessarsi del Tesseract, venendo ucciso in modo inglorioso. Tornando agli avvenimenti della serie, questa versione di Loki – a causa di un errore commesso dagli Avengers nel tentativo di raccogliere le gemme dell’infinito – è riuscita a fuggire con il Tesseract, creando una ramificazione della linea temporale e intaccando l’equilibrio del Multiverso. Si è trasformato, quindi, in una Variante e, in quanto tale, è pericoloso per l’ordine della Sacra Linea Temporale.

Intercettato dagli agenti della TVA, Loki è stato messo di fronte a una scelta: collaborare per cacciare un’altra Variante estremamente problematica di sé stesso oppure venire cancellato dall’esistenza. Durante il secondo episodio, il Dio dell’inganno è riuscito a intuire il nascondiglio della “Variante Loki”, all’interno di un evento apocalittico avvenuto nel 2050, dove gli agenti non potrebbero rintracciarlo. Le Apocalissi, sia avvenute nel passato che in arrivo nel futuro, sono momenti storici vicini a un reset forzato, in cui gli esseri viventi vengono spazzati via da disastri naturali, cataclismi o guerre. Un nascondiglio perfetto, quindi, per compiere azioni che porterebbero a una ramificazione della linea temporale, identificate dalla TVA, ma in questo caso nascoste dall’Apocalisse in arrivo.

Loki

Negli ultimi secondi della puntata 2, Loki si trova davanti alla Variante di sé stesso che dovrebbe cacciare, e decide di seguirla attraverso un portale da lei aperto verso la sede della TVA. Si tratta di una donna, pertanto una versione femminile di Loki. La cosa non dovrebbe sorprendere, poiché le Varianti di una stessa persona possono essere molto diverse tra di loro, sia nell’aspetto fisico che nelle abilità, sebbene mantengano alcuni punti in comune. Qui lo sposalizio tra le due versioni di Loki sembra complesso: i punti d’incontro sono pochi, come emerge nel corso della terza puntata.

Il Dio dell’inganno insegue la sua Variante prima alla sede della TVA e poi, in seguito all’utilizzo maldestro del TemPad, su Lamentis, una luna che sta per essere distrutta a causa della collisione con un pianeta. Intrappolati in un evento apocalittico senza sapere come uscirne, poiché il TemPad ha bisogno di molta energia per tornare a funzionare e trasportarli in un altro posto, i due Loki cercano una soluzione e, nel frattempo, fanno venire a galla le loro caratteristiche, gli obiettivi reciproci e parte della loro storia.

L’altro Loki

Sylvie è il nome che questa Variante di Loki ha scelto per sé stessa. Sebbene non vengano ancora spiegati i motivi per cui la donna abbia deciso di cambiare identità, il particolare stona con il personaggio del Dio dell’inganno: rinunciare a sé stesso è un passo che il nostro Loki, fiero di ciò che è e desideroso di dominare su ogni cosa, non potrebbe mai compiere.

Le differenze non si fermano qui. Conosciamo bene il potere del principe di Asgard – creare illusioni e mutare le proprie sembianze – ma sembra che Sylvie non lo condivida affatto. La sua abilità consiste nella manipolazione mentale, che si manifesta attraverso il contatto fisico e l’intromissione nella mente altrui. Il verbo utilizzato nella puntata per descrivere questo potere è “incantare“. Inoltre, Lady Loki mette la sua missione sopra ogni altra cosa, persino sopra sé stessa, mentre il Dio dell’inganno a noi noto afferma senza mezzi termini di essere un edonista.

Sylvie Loki

La versione femminile di Loki non è nuova. Nel 2008 è stato pubblicato un ciclo di storie a fumetti, ad opera di J. Michael Straczynski e Olivier Coipel, che racconta della scomparsa del popolo di Asgard in seguito al Ragnarok. In queste vicende, gli Dei Asgardiani rinacquero all’interno di corpi umani. Loki si impossessò di un corpo con fattezze femminili, inizialmente destinato a Lady Sif (interpretata nel Marvel Cinematic Universe da Jaimie Alexander), diventando la padrona degli inganni e cospirando contro gli Avengers e Thor stesso. Questo personaggio era pur sempre Loki, anche se con sembianze diverse, poiché ne manteneva comportamenti e atteggiamenti.

La Sylvie presentata dalla serie TV su Disney+ è, invece, una persona a parte, con abilità differenti e un altro carattere. Nel corso della terza puntata emerge la scarsità di punti in comune con il nostro Loki. Avvolti in un’atmosfera violacea che ricorda una discoteca all’aperto, i due personaggi si scontrano ma non si incontrano. L’episodio ha un ritmo più lento rispetto al precedente, e sembra una puntata di transizione tra due segmenti di trama. Alcuni dialoghi appaiono forzati ai fini della storia, e posizionati ad hoc solo per permettere agli spettatori di conoscere alcune caratteristiche di Sylvie.

La puntata termina nel bel mezzo degli avvenimenti e, in attesa della prossima, possiamo solo fare qualche speculazione. Come si evolverà il rapporto tra Sylvie e Loki? Lady Loki è davvero una variante sfuggita al controllo della TVA? E la stessa TVA cosa nasconde dietro la facciata? Qui potete trovare la nostra recensione delle prime due puntate della serie.

 

Loki 1x03

6.8

La terza puntata di Loki è un gradino al di sotto delle precedenti. Il ritmo è lento, i dialoghi appaiono spesso forzati e le atmosfere ricordano una discoteca all'aperto. Il personaggio di Sylvie appare troppo diversa dal Loki che tutti conosciamo, quasi come se non fossero due facce della stessa medaglia. Le possibilità aperte per le prossime puntata sono molte e variegate.

Martina Lembo
Cresciuta a pane e videogiochi, la sua passione per il mondo videoludico è nata negli anni '90 e si è sviluppata, un pixel dopo l'altro, a partire dalla sua prima cartuccia, Pokémon Giallo (che tutt'ora custodisce gelosamente). Laureata in Fisica e specializzata in Tecnologie Avanzate, è una lettrice accanita, adoratrice del MCU, divoratrice di film anni '80, amante dei giochi di ruolo e da tavolo, e cosplayer occasionale. Non resiste al fascino del vintage. Potrebbe capitarvi di vederla setacciare il web alla ricerca di cartucce originali per Atari 2600.

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche