Giochi da Tavolo e di RuoloAnalisi

Lucca Comics and Games 2019: reportage della prima giornata

Anche quest’anno si è concluso con successo il Lucca Comics and Games, la più importante manifestazione italiana dedicata al mondo del fumetto, del cinema, dei videogiochi e naturalmente, dei giochi da tavolo. Come lo scorso anno il mercoledì mattina non abbiamo perso tempo e ci siamo recati immediatamente al padiglione Carducci, pronti a provare quante più novità possibili. Ecco di seguito le prime impressioni sui giochi provati durante la prima giornata di fiera.

Couleurs de Paris – Gate on Games

Il primo titolo provato è stato Couleurs de Paris, edito da Gate on Games. Abbiamo quindi vestito i panni di artisti a Montmartre, in competizione per raggiungere la fama. In questo gioco abbastanza leggero (ma non banale!) si devono piazzare i propri aiutanti (lavoratori) su una plancia rotonda per recuperare pigmenti, miscelarli per creare nuovi colori e completare i propri quadri. La particolarità sta nel fatto che non tutte le azioni sono sempre disponibili, la plancia ruota di turno in turno e si deve sempre lasciare un lavoratore su di essa in previsione del turno successivo. Un titolo interessante, veloce e profondo, che abbiamo apprezzato parecchio e ci ha lasciato la voglia di una seconda partita.

couleurs de paris

Marvel Champions LCG – Asmodee

Eravamo particolarmente curiosi di testare in prima persona il nuovo LCG di Asmodee, Marvel Champions, per cui ci siamo fiondati al suo tavolo appena libero. Si tratta di un gioco di carte in cui ognuno interpreta un personaggio Marvel e utilizza il proprio mazzo di carte per sconfiggere un nemico comune, cooperando con gli altri giocatori. Il personaggio può essere utilizzato come eroe o come alter ego, ottenendo abilità diverse a seconda di quale delle due opzioni si sceglie. A diverse persone al tavolo ha ricordato Arkham Horror LCG, sebbene il lato narrativo della storia si sia sentito molto meno.

marvel champions LCG

Bunny Kingdom in the Sky – Mancalamaro

Altro titolo nella nostra lista era Bunny Kingdom in the Sky, espansione del celebre titolo di Richard Garfield edito da Mancalamaro. L’espansione rende il Bunny Kingdom giocabile fino a 5 giocatori, aggiunge una piccola plancia “nuvola” contenente nuove risorse e edifici, nuove carte. La partita è stata molto piacevole e sicuramente si tratta di un’aggiunta necessaria per chi ha apprezzato il gioco base, soprattutto perché le nuove carte aumentano la longevità e lo rendono utilizzabile anche in 5.

bunny kingdom espansione

Cartographers – Raven

Dopo il viaggio fra le nuvole con Bunny Kingdom, ci siamo diretti allo stand Raven dove abbiamo trovato Cartographers. Si tratta di uno dei tantissimi roll and write usciti ultimamente, anche se al posto dei dadi utilizza delle carte (un po’ come Welcome to o Seconda Chance). L’idea è quella di disegnare diversi tipi di terreno sulla propria mappa, con una forma prestabilita, in modo da completare di turno in turno diversi obbiettivi. Gli obbiettivi dei vari round si conoscono già all’inizio della partita, per cui è necessario pianificare le proprie mosse. A differenza di altri giochi con la stessa meccanica, in Cartographers è presente un elemento di interazione dato dalla possibilità di disegnare sulle mappe avversarie quando escono determinate carte, ostacolando quindi i piani degli altri giocatori.

cartographers

5211 – Ghenos Games

Allo stand Ghenos abbiamo potuto poi provare 5211, un filler semplicissimo di carte. Ogni giocatore avrà sempre 5 carte in mano e a ogni turno tutti giocheranno in contemporanea prima due carte, poi una e infine ancora una (il titolo riassume perfettamente questa regola infatti). Le carte hanno diversi colori e valori e lo scopo delle giocate è quello di riuscire ad accumularne in modo da totalizzare più punti degli avversari. Si possono prendere per fare punti solo determinate carte: bisogna infatti considerare solo quelle del colore più giocato di volta in volta ma che sia presente in meno di 7 carte sul tavolo. Si devono quindi fare i calcoli su cosa potrebbero giocare gli avversari e cercare di non far sballare il colore su cui si sta puntando, altrimenti non si potranno conteggiare quelle carte. Titolo sicuramente molto leggero e veloce.

5211 ghenos

Goryo – Gate on Games

Dopo 5211 abbiamo fatto ritorno allo stand Gate on Games per testare Goryo, il quale si è rivelato una piacevole sorpresa. Si tratta di un 1vs1 molto tattico in cui lo spirito del gatto deve riuscire a rompere alcuni degli oggetti in gioco senza far capire alla fazione avversaria quale di questi non può rompere; man mano che i turni procedono il gatto si trova sempre più alle strette perché gli avversari hanno più indizi. È un ottimo condensato di giochi deduttivi molto più lunghi (tipo lettere da Whitechapel), che ne conserva appieno lo spirito.

goryo gate on games

Chakra – 3 Emme

Ci siamo poi recati da 3 Emme per testare uno dei loro nuovi titoli, Chakra. Il gioco è tattico e leggero; i giocatori nel turno possono alternativamente prendere fino a 3 pietre colorate da una delle riserve comuni e piazzarle all’inizio del tracciato sulla propria plancia, oppure usare un disco azione su quest’ultima per muovere alcune delle pietre già posizionate in modo da farle arrivare nello spazio corrispondente al loro colore. Ci sono poi le pietre nere che fungono da ostacolo e devono essere spostate in fondo ai chakra colorati per valere dei punti. Il sistema di punteggio purtroppo è molto casuale e premia principalmente chi ha la fortuna di scoprire quali colori del chakra valgono di più.

chakra 3 emme

15 Uomini – Pendragon

Abbiamo continuato a provare filler allo stand Pendragon, con 15 uomini. Si tratta di un party game in cui ogni giocatore riveste un particolare ruolo, segreto (fatta eccezione per il capitano che deve rivelarsi subito). I ruoli hanno obbiettivi differenti e più giocatori possono avere lo stesso ruolo, come in Bang!, formando così fazioni i cui i componenti devono cercare di riconoscersi. Ogni giocatore dispone di monete di valore diverso che può puntare per ottenere il controllo di carte ciurma. Ciò permette di attivarne le abilità in partita o a fine gioco per ottenere punti. Vince la fazione che ottiene più punti degli altri. Un gioco che per molti versi ci ha ricordato Bang!, ma che non ci ha stupito particolarmente.

15 uomini

Everdell – Asmodee

Dopo esserci calati nei panni di spietati pirati, abbiamo deciso di testare qualcosa di ben più puccioso a livello di ambientazione: con Everdell ci siamo così ritrovati a interpretare piccoli animaletti del bosco dediti a prepararsi per l’inverno. Il gioco sfrutta la meccanica di piazzamento lavoratori per accumulare risorse e costruire carte edificio che varranno poi punti alla fine della partita. Everdell è semplicissimo e veloce; anche se non particolarmente innovativo a livello di gameplay, la partita è stata piacevole.

everdell asmodee

Obscurio – Asmodee

Per l’ultimo titolo della giornata siamo rimasti allo stand Asmodee e ci siamo seduti al tavolo di Obscurio. Si tratta di un party game stile Dixit. I giocatori sono maghi imprigionati all’interno di una biblioteca e devono cercare di uscire entro un numero di round prestabilito, indovinando di volta in volta la carta giusta che li farà procedere nel gioco. Unico aiuto è il giocatore che interpreta il libro, il quale vede qual’è la carta giusta e fornisce indizi basandosi su altre due carte illustrate, casuali. Egli non può parlare, bensì deve indicare sulle carte che ha a disposizione degli elementi che possono riferirsi alla carta da indovinare. Vi è però un ostacolo dato dalla presenza di un traditore fra i maghi: infatti, dopo che sono stati forniti gli indizi, tutti i giocatori chiuderanno gli occhi e il traditore dovrà scegliere delle carte che richiamino anch’esse gli indizi forniti dal giocatore “libro”, in modo da depistare i compagni e fargli perdere la partita. L’idea di gioco è molto carina, purtroppo però le carte sono molto piccole e riuscire a coglierne i dettagli, fondamentali per indovinare, se si è in tanti può risultare difficoltoso. Inoltre ci è sembrato che il gioco fosse molto facile per il traditore e molto difficile per il giocatore “libro”, anche se servirebbe qualche partita in più per appurarlo con certezza.

Claudia Pintore
Disegnatrice e appassionata di libri, serie tv, cinema e giochi da tavolo

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche