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Marvel’s Spider-Man: spiegazione del finale e teorie sul futuro sequel – ATTENZIONE SPOILER

Ha colorato i cieli delle camere di ogni videogiocatore con le sue luci spettacolari: Marvel’s Spider-Man è uscito ormai da quasi due settimane, e tutti avrete modo di viaggiare attraverso questa New York che i ragazzi di Insomniac Games ci hanno regalato. La PlayStation 4 continua ad inanellare esclusive di alto calibro, e di certo la nostra recensione lo mette in chiaro, ma come era già successo in God of War, anche stavolta il finale ha bisogno di essere riordinato, per capire cosa potremmo trovarci davanti. E quindi, si parte!

NATURALMENTE CHI NON HA FINITO IL GIOCO EVITI DI CONTINUARE A LEGGERE: CI SONO SPOILER. QUELLI GRANDI, PARLIAMO DI FINALE DI GIOCO, DI RIVELAZIONI PESANTI E, SINCERAMENTE, SCONSIGLIO A CHIUNQUE NON ABBIA CONCLUSO IL GIOCO, DI PROSEGUIRE LA LETTURA.

Se invece avete concluso l’avventura di Spider-Man, oppure non vi interessa degli spoiler, iniziamo questa chiacchierata fatta di teorie, spiegazioni e deduzioni (più o meno) logiche.

Un pool di criminali

Durante l’ultima battaglia di Marvel’s Spider-Man, la sfida si sposta su un lato molto sentimentale: Otto Octavius diventa definitivamente il Dottor Octopus che conosciamo, anche se prima i due lavoravano spalla a spalla. Se però un po’ d’amaro in bocca rimane durante il gioco, pensando a come l’innesto diretto abbia variato la personalità del dottore, scoprire che invece tutto era ben architettato dal principio rende come un pugno allo stomaco. È per questo che scoprire alla fine della battaglia che Octopus conosce l’identità dell’Uomo Ragno, ma che Peter non può farci nulla perché mosso da buoni propositi, lascia un po’ di ansia che sicuramente verrà a bussare alla porta del secondo capitolo.

Abbiamo visto inoltre come Doc Ock sia bravo a radunare supercattivi, e sapere che il Raft è bello pieno di nemici da sfruttare, sicuramente nuovi villain storici dell’Uomo Ragno saranno prontissimi a fargli qualche sgarro.

Non solo Peter Parker

Una delle scene più strazianti rimane senza dubbio la morte di Zia May. Vedere Peter dover scegliere tra migliaia di cittadini e la persona che l’ha cresciuto distrugge davvero dentro, ma lascia spazio a molte cose che potremmo vedere in futuro. Peter Parker, nonostante in questo gioco abbia già 8 anni d’esperienza come arrampicamuri, è sempre stato molto impulsivo (a discapito del suo grande intelletto). Non è impossibile quindi che nel prossimo capitolo la rabbia sia il motore del gioco, che magari porterà a certi avvenimenti che poi lo stesso Peter dovrà risolvere. Non ci resta che attendere per questo, ma non c’è run di Spider-Man senza parlare dei suoi enormi problemi.

Per quanto riguarda i comprimari, di Miles parleremo più in basso. Interessante la carriera in ascesa di Mary Jane: Superman c’ha insegnato che avere una ragazza giornalista è un ottimo deus ex machina per spostarla in ogni situazione pericolosa, e se Marvel’s Spider-Man ce lo mostra ancor’meglio, sicuramente nel sequel Mary Jane continuerà ad avere un ruolo importante… anche se potrebbe trovarsi tra i piedi Black Cat, una possibile Gwen Stacy (magari Spider Gwen) oppure qualche altra donna ragno come la Silk dei fumetti. D’altronde, Norman aveva un bel po’ di ragnetti in quel laboratorio, no?

Ultimate Spider-Man in arrivo

Durante una scena verso la fine del gioco, Miles Morales viene morso dal Ragno 42 degli studi di Norman Osborn, tramutandolo in un individuo dotato di poteri. Lo vediamo durante il primo finale di gioco, quando per mostrare a Peter Parker cosa sa fare salta sul soffitto di casa. Naturalmente, anche il nostro Spider-Man mostra i suoi poteri trasformando la scena in qualcosa di molto fraterno. Che questo sia l’incipit della fine? Mi spiego meglio, per chi non conosce Ultimate Spider-Man.

Nell’universo Ultimate Miles Morales viene morso da un ragno radioattivo che gli dona dei poteri simili all’Uomo Ragno originale. Un po’ meno forte, ha però l’abilità di camuffarsi mimeticamente e di utilizzare una scarica venefica capace di mettere KO gli avversari. Sarà quindi molto divertente vederlo all’opera nel prossimo capitolo, magari intramezzando le sessioni tra i due Spider-Man. La cosa che più spaventa è l’andamento che seguirebbe la storia del gioco: se procederà come nell’universo Ultimate, Miles prende i poteri dopo che Peter Parker, per sconfiggere Green Goblin, muore. Che questo sia il destino anche del Peter del gioco? D’altronde, andremo proprio a parlare di Green Goblin nel prossimo paragrafo… e non solo.

La mancanza del costume nero: ecco chi potrebbe essere Venom

Il vero colpo di scena senza ombra di dubbio il gioco lo regala nell’ultima cutscene, dove vediamo un Norman Osborn contemplare la vasca dove suo figlio Harry, che tutti pensano in giro per l’Europa, è invece immerso in una sostanza verde e collegato ad una melma nera. Se i colori non mi ingannano, quel liquido sarà senza ombra di dubbio il siero del Green Goblin, e chissà se davvero sarà Norman a prendere il manto del noto arcinemico di Spider-Man, o magari sarà lo stesso Harry?

Ma la cosa più interessante è la melma nera, reattiva alla mano di Osborn e inconfondibilmente identica al simbionte: anche nell’Universo Ultimate il simbionte che poi diverrà Venom è stato creato in laboratorio, proprio per curare malattie come il cancro. Il vestito nero tra i costumi di Spider-Man è assente, ed ecco spiegato l’arcano: perché bruciarsi uno dei nemici più caratteristici, quando puoi lanciarlo nei prossimi capitoli insieme al Green Goblin e ad un’altra dozzina di assenti all’appello? D’altronde Raimi non è riuscito a gestirli entrambi nella terza pellicola, ma visto l’ottimo lavoro di Insomniac Games con i Sinistri Sei di questo gioco, non c’è dubbio che c’è solo da mangiarsi le mani per l’attesa. Venom arriverà, ne sono certo. Non sappiamo però se comparirà Eddie Brock, o se Harry incarnerà l’antieroe.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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