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Max Payne 2 era da accordi l’ultimo capitolo di Remedy

La fredda New York e il cinico Max Payne sono uno dei passaggi più belli e interessanti del mondo del videogioco: a creare il tanto noto primo titolo – dal caratteristico bullet time – fu proprio Remedy Entertainment, azienda capitanata da Sam Lake (che prestò il suo volto al personaggio per il primo capitolo della serie), che vanta titoli come Quantum Break all’attivo.

Il famoso videogioco noir, shooter in terza persona, ha ricevuto due seguiti: di questi solo il primo è stato fatto dalla stessa Remedy, mentre il terzo venne preso in gestione da Take-Two e Rockstar Games (che fungeva solo da produttore per i primi due capitoli).

Il terzo capitolo della serie non ha avuto un riscontro positivo alla pari dei primi due, complice uno stravolgimento dell’ambientazione e della trama. Questo forse è proprio dovuto al cambio di menti creative, che in principio si vociferava fosse conseguenza delle basse vendite. Sam Lake ha invece chiarito il dubbio: il passaggio di marchio era scritto in un accordo già firmato durante la produzione del primo Max Payne. Stavolta, quindi, niente sconvolgenti trame o sotterfugi: semplici accordi aziendali.

Chi di voi attende un sequel per tornare, ancora una volta, a sparare docce di proiettili in slow motion?

Fonte:
Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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