NewsTecnologia

McAfee: arrestato il fondatore, indossava un tanga come mascherina

John McAfee, il fondatore del noto antivirus per computer McAfee è stato arrestato in Norvegia dopo essersi rifiutato di sostituire il tanga che portava sul volto con una classica mascherina chirurgica. Appena sceso dal suo jet privato insieme a sua moglie Janice, l’imprenditore è stato fermato dalla polizia locale per aver violato le norme atte a contrastare la diffusione di Covid-19 utilizzando un tanga di pizzo nero al posto della mascherina. A raccontarlo è stato proprio il fondatore del celebre antivirus attraverso il suo profilo personale Twitter, spiegando il motivo del suo particolare gesto.

Sono stato arrestato: Perché? Ho visitato la Catalogna poco prima che l’Europa proibisse i viaggi ai catalani. Abbiamo provato a tornare in Germania e ci è stato vietato l’ingresso. Ci hanno chiesto di indossare delle mascherine. E io messo come tale un tanga. Mi hanno chiesto di sostituirlo. Ho rifiutato. C’è stata una zuffa, sono stato incarcerato, ho un occhio nero e mi hanno rilasciato.

Stando alle ricostruzioni dei presenti e alle dichiarazioni rilasciate dalla moglie, alla richiesta degli agenti di sostituire il tanga con una mascherina a norma McAfee si sarebbe rifiutato, dichiarando di “non avere intenzione di indossare qualsiasi altra cosa per il bene della sua salute”. Una risposta inaspettata, che ha costretto gli agenti di polizia a fermare l’uomo e a rilasciarlo solo dopo quale ora. Nel corso di queste ore è stata sua moglie Janice a gestire il suo profilo ufficiale Twitter e a rispondere alle numerose domande e curiosità da parte degli utenti, ironizzando sul carattere e sul bizzarro gesto del marito.

Gestirò il profilo di John fino a quando non scapperà (metodo abituale), non corromperà qualcuno (il metodo più veloce, potrebbe essere fuori nel giro di quale ora), non troverà il giusto avvocato (ci vorrà qualche giorno) o fino a quando non diventerà il direttore del carcere, in quel caso dovranno forzarlo ad uscire.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbe interessarti anche