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Metal Gear Survive – Hands On

Negli ultimi giorni siamo riusciti a testare la beta del famoso Metal Gear Survive, gioco molto discusso sia dal pubblico sia dalla critica. Questo spin-off della serie Metal Gear è il primo che Konami produce senza l’aiuto in regia di Hideo Kojima. La software house, viste le tante critiche e le tante perplessità per il titolo, ha voluto far testare ai videogiocatori il comparto multiplayer di Metal Gear Survive. Come si sarà comportato il nuovo prodotto della software house giapponese? Sarà stato all’altezza dei suoi predecessori? Continuate a leggere per scoprire le nostre impressioni.

Più Survive che Metal Gear

La prima cosa che ci viene chiesta dopo aver scaricato questa versione di prova, che abbiamo testato su Xbox One, è di creare il nostro personaggio. L’editor di Metal Gear Survive risulta molto interessante e ci permette una vasta personalizzazione del nostro avatar: possiamo infatti scegliere la lunghezza e il colore dei capelli, la fisionomia della faccia, la presenza di cicatrici o barba e molto altro. Superata la fase di creazione del nostro pg veniamo direttamente catapultati nella lobby multiplayer, poiché la modalità single-player non è attualmente accessibile e potrà essere giocata solo nella versione finale. Nella lobby ci viene data la possibilità di fare tante cose diverse: ci viene infatti mostrato un tabellone con tutte le caratteristiche del nostro personaggio e dei nostri compagni, e da qui potremo accedere al gate di ritorno (che in futuro verrà utilizzato per passare alla modalità singleplayer) e al menù di scelta della missione. Sarà inoltre possibile personalizzare quest’area, dandoci così la possibilità di imparare le tantissime meccaniche di crafting del titolo.

Metal Gear Survive

Crafting e zombie insieme!

Il punto focale di Metal Gear Survive risiede proprio nel gameplay. Uno dei fattori più importanti è la sopravvivenza: il nostro personaggio deve infatti combattere continuamente con la poca stamina a disposizione, con l’indispensabile ricerca di cibo e di acqua e con le sua capacità in cucina (infatti se il cibo non verrà cucinato o purificato dal videogiocatore, le conseguenze saranno quasi letali).

Altro fattore importantissimo è il crafting:  è infatti necessario creare armi, munizioni, frecce, pugnali, barriere, trappole e tanto altro. Coloro che giocheranno a Metal Gear Survive dovranno, oltre a sopravvivere, trovare i materiali adatti per forgiare tutto ciò che può servire per contrastare le sempre crescenti ondate di zombie.

Ovviamente anche questo titolo ha i suoi difetti. Konami infatti, a causa di queste scelte di gameplay, ha quasi totalmente omesso lo stealth, vero punto focale della serie creata da Kojima. I videogiocatori più navigati saranno in grado di sfruttare le proprie capacità stealth contro gli zombie, tecnica estremamente efficace che gli permettarà di ucciderli all’istante, ma i novizi saranno invece costretti a munirsi di pistola per fronteggiare le varieondate.

Metal Gear SurvivePromosso o bocciato?

A livello visivo Metal Gear Survive si presenta non tanto dettagliato e abbastanza scarno, ma confidiamo che l’azienda sia al lavoro per perfezionare il motore grafico di questo titolo. Altra cosa che ci auguriamo venga corretta prima della release ufficiale di questo gioco è la stabilizzazione del frame-rate, che più di una volta è risultato un po’ ballerino.

Sicuramente la scelta di Konami di creare un Metal Gear senza Hideo Kojima non è stata delle più felici, ma a conti fatti questo prodotto è valido sotto tanti punti di vista. Ma dopo aver testato a fondo questa beta il nostro parere è positivo o negativo? Secondo noi Metal Gear Survive è un titolo a cui dare un chance, lasciando da parte le controversie tra la software house e Hideo Kojima. Non possiamo certo affermare che si tratti di un capolavoro assoluto, infatti ci sono alcuni difetti non trascurabili ancora da limare, ma il gameplay è solido e divertente.

Purtroppo, non avendo ancora avuto modo di provare la modalità single-player e non avendo visto la storia che c’è dietro, non possiamo ancora sbilanciarci dando un voto a questo titolo; possiamo però affermare che le nostre impressioni, almeno per il momento, sono positive. Non ci resta che aspettare il giorno dell’uscita e non vediamo l’ora di poter provare appieno tutto ciò che ha creato Konami.

Simone ''Simexp'' Cuccu
Sin da quando era piccolo, Simexp si è sempre appassionato ai videogames. Iniziò nel lontano 1999 con un GameBoy Color e un PC giocando sopratutto a Pokemon e giochi targati NBA.

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