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Metro Exodus Enhanced Edition – Recensione, il vero Ray Tracing è qui

Era il 2019 quando uno dei grandi team dell’industria introduceva il Ray Tracing in una sua opera, finendo per diventare uno dei capostipiti delle opere che hanno adottato questa tecnologia rivoluzionaria, arrivata successivamente su molti altri giochi e su next-gen. Parliamo ovviamente di Metro Exodus (a questo link la nostra recensione del gioco), capitolo di 4A Games che ha continuato le vicende reinterpretate dei racconti di Dmitry Glukhovsky nell’anno 2036, prendendosi – come di consueto per la serie – la briga di portare alla luce nuove tecnologie e mirando a vette altissime per quanto concerne la qualità grafica e i dettagli. Con una versione next-gen in arrivo nel 2021, l’ultimo capitolo della serie si rinnova quest’oggi attraverso la Metro Exodus Enhanced Edition, di cui vogliamo parlarvi in questa recensione.

Già disponibile gratuitamente per tutti i possessori del gioco su PC, e con supporto anche ai due DLC rilasciati, Metro Exodus Enhanced Edition è la “remastered” a soli due anni di distanza dal Metro Exodus originale, che nessuno si aspettava. Nel 2019, il gioco ha introdotto il Ray Tracing ed evoluto significativamente tecnologie come l’NVIDIA HairWorks e il PhysX, portando però i suoi strabilianti dettagli solo a un pubblico alquanto ristretto di giocatori. Questa volta, addirittura, Metro Exodus Enhanced Edition è pensato sin dal principio per giungere solo sulle macchine che montano una scheda video della serie GeForce RTX 2000 o 3000 e AMD RX 6000.

Metro Exodus Enhanced Edition

Una versione elitaria, più accessibile

Una volta catapultati in Metro Exodus Enhanced Edition ci si rende conto di come, per assurdo, il gioco risulti più “snello” rispetto all’edizione standard. Colpisce subito l’impossibilità di disattivare il Ray Tracing, scelta data dal senso stesso dell’edizione, valorizzare questa tecnologia. Tutte le altre impostazioni sono attivabili e disattivabili, nonché sistemabili a piacimento, e il tutto è stato ottimizzato in maniera sopraffina, considerando anche che i requisiti di sistema rilasciati sono stati davvero pessimisti (e non consideravano, come dichiarato, la possibilità di utilizzare il DLSS). Anche se alcune versioni degli store PC permettono di portare i salvataggi dall’opera originale, è stata inserita anche la possibilità di sbloccare con un semplice tasto tutti i capitoli (disattivando gli achievement per il salvataggio che si “manomette”), al fine di rivivere solamente ciò che si gradisce provare con le novità grafiche introdotte. Queste sono disponibili per ogni sezione del gioco, dalla campagna ai due DLC, e permettono quindi di giocare – o rigiocare – l’esperienza sotto una nuova luce, letteralmente.

L’illuminazione in tempo reale è davvero stupefacente, e ci si rende conto di come la scorsa fedelissima versione fosse comunque un mero assaggio di quello che il Ray Tracing può davvero portare su schermo, specialmente se combinato alle tecnologie sopra citate, perfettamente ottimizzate con i giusti hardware. Scorgere l’ombra realistica di un mostro che si avvicina, vedere le mura illuminarsi a ritmo con un lanciafiamme o con la luce esterna, e ammirare le loro variazione di luci continua in base agli eventi è davvero assuefacente. Risulta particolarmente difficile non far caso a tutti gli effetti inseriti, che questa questa volta sfondano la precedente barriera della timidezza e si mostrano in tutto il loro splendore.

Metro Exodus Enhanced Edition

Sia che si tratti delle ambientazioni sotterranee, come di consueto tremendamente cupe, sia delle sequenze all’aperto, la magnificenza delle luci in tempo reale e dei vari effetti rende il raccapricciante mondo rappresentato bellissimo da ammirare, coinvolgendo gli oggetti inanimati e tutti i vari nemici presenti. Le meccaniche di questo capitolo permettono anche di prendersi qualche minuto per fermarsi e ammirare da lontano gli scorci offerti, grazie anche all’aiuto di una modalità foto non particolarmente entusiasmante ma ben gradita. L’immersione viene resa più facile da tutte le novità e dai dettagli, per non parlare anche del curatissimo audio spaziale.

Il viaggio dell’Aurora

Qualità grafica indiscutibile a parte, Metro Exodus Enhanced Edition si presenta con gli stessi contenuti della versione originale, compresi i DLC. Le vicende narrano il viaggio a bordo dell’Aurora, treno che accompagna gli ormai noti viaggi nella Metro della serie, e che sembra essere una delle ultime speranze dell’umanità. Artyom si trova a vivere ulteriori vicende terrificanti, che questa volta avvengono in mappe talvolta molto grandi, le quali lasciano moltissime libertà di scelta al giocatore e offrono anche attività secondarie entusiasmanti. Mai come prima d’ora nella serie, le scelte del giocatore hanno reali conseguenze sulla trama, anche se il gioco spesso non lascia intendere se il protagonista stia inseguendo ideali buoni o malvagi.

In breve, questo aggiornamento è sicuramente da tenere d’occhio per i giocatori PC che non hanno ancora giocato Metro, in quanto si tratta della versione da prendere in considerazione per tutti coloro che possono soddisfarne i requisiti hardware. Non è da escludere che degli utenti vogliano tornare nelle tenebrose atmosfere del gioco per provare Metro Exodus Enhanced Edition che, ci teniamo a ribadire in questa recensione del gioco, viene fornita gratuitamente a tutti i possessori di Metro Exodus.

Metro Exodus Enhanced Edition

9

Metro Exodus Enhanced Edition è un aggiornamento a sé stante che - a detta degli sviluppatori - non avrebbe potuto vivere in simbiosi con l'edizione originale del gioco. Venendo fornito a tutti i possessori dell'originale Metro Exodus, questo mette in campo un'ottimizzazione su PC che lascia a bocca aperta, e rende magnifici gli effetti già presenti, elevando alla massima potenza il Ray Tracing e introducendo anche il DLSS. Si tratta di una versione graficamente imperdibile di un prodotto solido e di un omaggio alla tecnologia che mostra una nuova vetta che l'evoluzione grafica: il Ray Tracing. Purtroppo non si tratta di un'edizione che potrà essere giocata da tutti gli utenti, viste le specifiche hardware richieste, ma il gioco base resta comunque una valida alternativa.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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