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Mice & Mystics – Recensione del boardgame cooperativo di Jerry Hawthorne

Mice & Mystics torna e si rifà bello (per modo di dire perché non è cambiato praticamente niente rispetto alla prima edizione) dopo la prima uscita del 2012. Grazie ad Asmodee siamo riusciti ad ottenere una copia e testarla, ed oggi è giunto il momento di raccontarvi di uno dei più bei Dungeon Crawler narrativi pubblicati fino ad oggi. Per chi non lo sapesse, Mice & Mystics ha riscosso un successo davvero mondiale, vendendo tantissime copie in giro per il globo. Questo successo è dovuto al fatto che una volta che si riesce ad abbandonarsi alla propria fantasia, il titolo ci trasporta in un capolavoro di narrativa con una storia ammaliante e piena di avvenimenti, che rendono l’esperienza di gioco indimenticabile.

Il designer è riuscito sicuramente nell’intento di creare una storia, oltre ad un gioco, dove i giocatori andranno in contro a situazioni più disparate, come eventi tragici ed altri esilaranti. Il titolo di Jerry Hawthorne è adatto davvero a tutte le tipologie di giocatori: può rappresentare una sfida per i gruppi di gioco di veterani (anche se non il massimo), e può invece essere scelto per introdurre al mondo dei board games i propri figli e la propria famiglia. Quest’ultima situazione secondo noi è la più ideale, perché i giovani potranno immergersi nell’avventura con molta più facilità e con meno “muri di coscienza” da scavalcare.

Mice & MysticsIl gioco inizia con un padre che decide di raccontare una favola al figlio per farlo addormentare: In un territorio lontano lontano, c’era un Re molto malato che per cause di forza maggiore dovette cedere il potere alla sua seconda moglie, matrigna che cerca in tutti i modi di spodestare il Principe, legittimo erede al trono. Dopo questo incipit le attenzioni si spostano su Collin e la sua banda di amici Topi. La partita inizia quando lui e la sua banda si trovano rinchiusi in una cella colpevoli di alto tradimento. Per riuscire ad evadere, un amico di Collin riesce a lanciare una potentissima magia, che trasforma tutti gli abitanti del regno in topolini. Da questo momenti in poi i giocatori dovranno impersonare Collin e la sua banda di amici. La prima delle 8 avventure all’interno del gioco ci porterà nelle fogne del regno, dalle quali dovremo scappare e vivere questa dolce e affascinante esperienza.

Cosa troviamo dentro la scatola

Il contenuto di questa nuova edizione di Mice & Mystics è tutto di altissima fattura e pregio, le miniature che rappresentano i personaggi del gioco sono veramente fantastiche, la mappa componibile è lucida e resistente al punto giusto capace di essere utilizzata e riutilizzata nel tempo, ogni carta ha un design accattivante ed i manuali sono scritti in modo molto chiaro e facile da recepire.

Una volta tolto il cellophane, troveremo all’interno della scatola:

  1. Il manuale
  2. La mappa componibile (8 pezzi)
  3. Il libro delle Storie
  4. 5 dadi di bellissima fattura
  5. Molte pedine assortite per tener sotto controllo i tanti aspetti del gioco
  6. Una miniatura per ogni personaggio del gioco
  7. Carte con abilità, oggetti e magie dei personaggi

Mice & Mystics

Ma come si gioca con i Topini?

Come vi abbiamo anticipato in precedenza, Mice & Mystics non brilla per originalità nel gameplay, ma ciò che lo rende bellissimo è la parte narrativa. Per questo le sessioni di gameplay ci portano sempre più vicino al mondo delle favole, dove tutto è così soffice e poco spigoloso. Come in ogni dungeon crawler che si rispetti tutti i personaggi o gruppi di personaggi in-game hanno una propria scheda dove vengono riportati 4 valori: attacco, difesa, punti ferita e abilità speciale. Tutte le carte verranno poi mescolate con le tessere dei personaggi, una volta rivelate andranno ad indicare l’ordine del turno di gioco, che però verrà scandito dalle fasi della storia.

I giocatori per progredire ed arrivare a fine fiaba avranno un tempo ben predeterminato e solamente alcune azioni da poter eseguire: si potrà combattere, correre velocemente, recuperare e cercare.

Per combattere entrano in gioco i dadi messi a disposizione, aggiungendo quel pizzico di randomicità che non guasta mai (ho detto pizzico, perché si lanceranno molti dadi e avere cattive serate risulterà difficile). Le fasi dell’attacco sono molto semplici: chi attacca tirerà un numero di dadi pari a quelli della caratteristica descritta sulla carta (se dotati si può scegliere se tirare o colpire in corpo a corpo). Chi dovrà difendere lancerà un numero di dai pari alla propria “difesa” più i bonus ricevuti dalle varie armature. La differenza tra i due lanci, ci indicherà quanti danni andranno assegnati o non assegnati al bersaglio scelto.

Il sistema di combattimenti è molto basic, ciò che fa davvero la differenza tra i nostri topini e i nemici è sicuramente il quantitativo di potenziamenti e abilità speciali in nostro possesso. Da bravi topi quali siamo, avremo però un punteggio di ferite molto basso, per questo cadremo (vuoi per strategia, vuoi per un pizzico di sfiga) presto in trappola. Una volta esauriti i nostri PF, ci ritroveremo catturati dai nemici, ma una volta risolto il combattimento i nostri alleati potranno liberarci, con l’unico malus di perdere parte del nostro equipaggiamento.Mice & Mystics

In ogni turno i nostri personaggi potranno muoversi nell’ambiente e compiere una sola azione. La capacità di movimento viene calcolata di volta in volta sommando alla caratteristica di base il lancio di un dado. Questa particolare randomicità del movimento rende tutto più divertente, perché serviranno lanci fortunati per poter salire su particolari oggetti. Possiamo però muoverci e sfruttare l’azione Corsa veloce, che ci permetterà di raddoppiare il movimento. Questa è un azione molto comoda se vogliamo spostarci per lunghi tratti e raggiungere obiettivi per noi importanti. Le altre due azioni, “Recuperare” e “Ricerca“, servono l’una per riprendersi dagli status alterati (come quando si è storditi, ipnotizzati o intrappolati; molto spesso, servirà lanciare un dado per tentare di recuperare), mentre l’altra si applica dentro alla  stanza nella quale si trova il personaggio: anche in questo caso si dovrà lanciare un dado che determinerà la riuscita dell’azione. Gli oggetti trovati, sono pescati da un mazzo di carte ben determinato: possiamo trovare armi, eventi imprevisti, armature e potenti artefatti. Se non vogliamo però sfidare la sorte, potremo scegliere di prendere una pedina “formaggio”, pedine che se spese permettono ai topini di lanciare magie o sfruttare le loro abilità speciali.

L’azione esplorare, può essere attivata solo se nella casella non ci sono più nemici e in determinate caselle della mappa, sarà possibile spostarsi in un tassello adiacente solamente se i 2 sono tra loro concatenati e soprattutto se si trovano sullo stesso piano (sotterraneo o primo piano). Sarà sempre possibile altrimenti esplorare l’altro livello del tassello. Proprio questa possibilità riesce ad aprire all’esplorazione dei tasselli adiacenti. Nel corso del gameplay i giocatori avranno a disposizione per completare le missioni un tempo limitato, questo rende l’avventura un po’ più coinvolgente, perché per passare di casella in casella, dovremo sbaragliare ogni nemico ci si pari di fronte (non potrete fare altrimenti).

Per questo motivo, dovrete conoscere molto bene i vostri nemici, che potranno essere piccoli e quasi innocui “topini guerrieri”, ma anche “scarafaggi”, infidi bastardi che non ci fanno del male fisico ma ci rubano l’amato e prezioso formaggio. La parte più difficile ovviamente arriva con i personaggi di più alto lignaggio come il mago, il capo delle guardie o l’enorme millepiedi. Fortunatamente non ci sono regole specifiche sullo scambiarsi gli equipaggimenti tra la compagnia dell’ane… no scusate dei Topini. I giocatori potranno passarsi gli oggetti giusti nei momenti giusti, così da arginare anche le fasi più difficili dei combattimenti.

Papà! Mi racconti di nuovo la favola dei Topini?!

Se siete arrivati a leggere fino a questo punto sicuramente vi starete chiedendo se il titolo può essere rigiocato, alla fine la storia è sempre la stessa! Chiaramente la narrativa ci accompagna lungo una storia sempre uguale, ma il pizzico di randomicità e le soluzioni di gameplay che si possono scegliere partita dopo partita, rendono Mice & Mystics un gioco che può essere giocato e rigiocato tranquillamente. I giocatori potranno decidere se affrontare l’avventura cercando di valorizzare molto di più certi aspetti o se fare una vera e propria campagna con regole aggiuntive a quelle di base.

Ogni sessione di gameplay può risultare differente da quella precedente, dipenderà sicuramente dal grado di coinvolgimento che riusciranno ad ottenere i giocatori, che non dovranno impuntarsi su alcune tematiche legate più a giochi “hardcore” rispetto a questo. Ci sono tantissimi piccoli capitoli da vivere e i combattimenti potranno risultare anche difficili da affrontare, con l’orologio del tabellone che sarà sempre lì a farci sentire il suo inesorabile ticchettio. Una volta che nell’orologio viene scandita la pedina “Formaggio” accadranno diversi avvenimenti oltre che terminerà il capitolo. In questo momento entrerà sul campo di gioco un avversario di grandi dimensioni, verrà rivelata una carta incontri che determinerà quali saranno i nostri nemici e viene determinato un nuovo turno di gioco, durante il quale verranno rimescolate le carte dei personaggi.

Proprio in questo caso, capiremo in quale ordine i nostri personaggi attaccheranno o verranno attaccati, altro aspetto randomico che potrà far lievitare la difficoltà della partita. Indipendentemente dalla nostra bravura, una volta terminati tutti i capitoli dell’avventura, se non si riuscirà a raggiungere la condizione di vittoria, la partita (e il tempo) è considerata persa.

The End

C’è poco da fare o da dire, Mice & Mystics rimane sempre un gioco davvero affascinante e coinvolgente. Nonostante la semplicità del gameplay non ce la sentiamo di dire a tutti gli amanti dei giochi più difficili di non provare questo titolo. Se ogni giocatore riuscisse a farsi catturare da questa bellissima avventura narrativa, anche i più bruti o freddi giocatori avranno modo di apprezzarlo veramente.

In fin dei conti c’è una storia da sentire e un set da gioco di notevole spessore, ogni carta, ogni disegno, e in fin dei conti ogni dettaglio, è curato e ha un design davvero accattivante, seppur tarato su un pubblico molto giovane. Le azioni dei personaggi risultano molto originali, e ancora più originale è, invece, la gestione degli spazi accessibili, perché le zone hanno dimensioni molto diverse fra loro. Un topo (buono o cattivo) può entrare in una determinata zona soltanto se la base della sua miniatura può essere contenuta all’interno dell’area della zona a cui vuole accedere. Se lo “spazio base” permette l’accesso fino a 4 personaggi o a un mostro di grandi dimensioni, gli oggetti raffigurati assumono valenze diverse.

Insomma, in Mice & Mystics c’è un mondo da scoprire e un avventura da vivere, seppur molto dolce nel suo complessa non è scevra da momenti drammatici che rappresentano l’asprezza della vita.

Mice & Mystics

8

Mice & Mystics è un dungeon crawler narrativo, bello, dolce e coinvolgente adatto a grandi ma sopratutto ai piccini. Se accettiamo di volerci immergere con il giusto piglio in quest'avventura scopriremo una storia degna di essere vissuta e rivissuta saggiandone le tante possibilità.

Alessio Cialli
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!

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