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Microsoft taglia fuori la Russia, da Windows a Xbox

Microsoft ha confermato in via ufficiale i propri piani di tagliare fuori la Russia in seguito allo scoppio della Guerra in Ucraina, come riportato anche dal giornalista e insider Tom Warren. Il tutto non riguarda solamente Windows, sistema operativo della compagnia che per il momento non verrà più venduto nel paese, ma anche l’intero ecosistema Xbox, visto il taglio alle vendite di nuove console, passando poi per la piattaforma di Microsoft Azure.

Seppur non ci siano maggiori novità in merito a ulteriori blocchi della compagnia, dato che si parla nello specifico solamente dello stop a diversi aspetti del business nel paese, abbiamo a che fare comunque con un grosso scossone, paragonabile a quanto visto ad esempio con il recente rinvio di Gran Turismo 7, approfondito qui, o con CD Projekt RED.

Con maggiori dettagli che arriveranno di sicuro sulla situazione nel corso dei prossimi giorni, Microsoft (assieme alla divisione Xbox e alle altre) ha quindi preso posizione sullo stato della Russia, aggregandosi a tutte le altre compagnie che per via dei gesti del paese contro l’Ucraina hanno deciso di fermare il proprio supporto, evitando quindi di vendere nuovi prodotti, e creando di conseguenza un danno a tutti i consumatori del paese.

Non si è trattato come detto di certo della prima compagnia a prendere una posizione simile, ed è probabile che nel corso delle prossime settimane avremo anche modo di vederne altre, mentre la situazione continua a evolversi la ma la guerra in Ucraina non tende purtroppo a fermarsi.

Resta quindi da vedere come la Russia si troverà ad affrontare anche questo duro colpo di Microsoft, considerando che si tratta di un problema non solo legato all’intrattenimento dei cittadini per Xbox (come ad esempio avvenuto per quel che concerne Netflix), ma anche di un grosso problema per quel che riguarda le aziende e moltissimi tipi di lavoro, visto che abbiamo a che fare anche con il sistema operativo Windows.

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