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Monsters and Monocles – Recensione

Questa recensione si aprirà con una breve premessa, che sembra quasi voler giustificare il perché Monsters and Monocles riceverà i commenti riportati qui di seguito. Non è stato per niente facile dare un vero e proprio giudizio oggettivo senza mettere a confronto questo titolo hack n’slash con i suoi ben più famosi predecessori, come ad esempio Think: Nuclear Throne, quindi non nascondo che nel valutarlo ho dovuto ripensare ai vecchi titoli del genere per comprendere davvero quali sono i limiti e i pregi di Monsters and Monocles. Ma andiamo avanti e parliamo più nel dettaglio di questo titolo.monsters_and_monocles

“Sir, would you like a cup of tea?”

Monsters and Monocles è un frenetico action-hack n’ slash sviluppato dal team Retro Dreamer, adatto sia per il single-player che per local e online multiiplayer. I giocatori potranno scegliere fra quattro personaggi, il cui design rievoca la Londra Vittoriana mista ad elementi fantascientifici, cosa che farà sicuramente piacere a tutti gli amanti del genere steampunk. I giocatori dovranno fronteggiare delle orride creature e, livello dopo livello, avranno la possibilità di raccogliere nuove armi, raggiungere nuovi obiettivi e scoprire diversi segreti nascosti nelle varie mappe. Da subito si percepisce il sapore retrò di Monsters and Monocles, che ci riporta indietro nelle vecchie sale giochi con i loro cabinati arcade; purtroppo, ad un’analisi più attenta, oltre che rievocare un piacevole “effetto nostalgia” il gioco non offre nulla di realmente nuovo.

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Non fraintendiamoci, ci sono degli elementi nuovi che non lo rendono un copia e incolla di Relic Hunter Zero: sarà possibile decidere all’inizio della partita quale arena liberare dai mostri (pixellosi e dalla forma difficilmente descrivibile). Avremo a disposizione una discreta varietà di scenari come l’Egitto, il castello sperduto, la casa dei fantasmi etc. e le varie aree saranno generate randomicamente in modo da avere partite sempre diverse, garantendo una certa longevità. I combattimenti con i boss, ben caratterizzati ma ugualmente poco accattivanti, sono a volte troppo facili da battere e richiedono davvero poca strategia: spara, colpisci e boom il boss è K.O.

Siamo d’avanti ad un titolo godibile e tutt’altro che di bassa qualità, ma in generale contiene i soliti cinque elementi base conditi da una storia ancor più lineare e scontata, ovvero i mostri invadono la terra e la donzella. il sir, il cane e il robot decidono di eliminarli. Fine. Fortunatamente la trama quasi inesistente viene arricchita dalla colonna sonora di discreto impatto, ma che a lungo andare risulta monotona e ripetitiva, probabilmente a causa della durata minima dei brani. Parlando sempre di sonoro, le campionature usate per le armi sono piuttosto cartoonesche, dando quell’effetto di già sentito e a volte un po’ ridicolo. Non si sta parlando di un action dalla grande profondità, ma in questo particolare caso i dettagli avrebbero davvero fatto la differenza.

“Welcome! Got some rare things on sale, stranger!”

Continuando a parlare del gameplay di Monsters and Monocles, voglio soffermarmi su alcuni dettagli che riguardano le meccaniche di gioco e l’acquisto e il looting di armi o vita. Sarà possibile giocare sia con tastiera e mouse, sia con il controller e in entrambi i casi non avrete alcuna difficoltà nell’utilizzo dei comandi. Durante il gameplay verrete assaliti da nemici che sbucano da ogni dove, attaccandovi in modi davvero vari e spesso imprevedibili, costringendovi a non abbassare mai la guardia. Ogni nemico ucciso lascerà un oggetto a voi utile per la riuscita della vostra missione, che sia una nuova arma oppure qualcosa per recuperare energie (immancabile la tazza di the, che fa molto british). A metà livello, apparirà il negozio che vi darà la possibilità di acquistare oggetti random e sempre diversi. La vendita a caso degli oggetti nei vari livelli non è sempre positiva, perché il rischio di trovarsi di fronte ad oggetti inutili per la nostra missione è davvero alto. La potenza delle diverse arti in fin dei conti non influisce granché sulla riuscita della partita, perché dato il ritmo frenetico del gioco, sarà sempre preferibile puntare sulla velocità piuttosto che sulla potenza. 

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Durante la modalità single-player vi renderete conto che le cose si faranno davvero difficili per voi: infatti, sembra quasi che il gioco sia stato strutturato su un gameplay di tre o quattro giocatori, rendendo le partite in solitario davvero difficili da affrontare. Questo non sarebbe un vero problema per gli amanti delle sfide, ma purtroppo non è possibile salvare la partita e quindi si rischia di ricominciare il gioco daccapo svariate volte, creando un certo nervosismo nel giocatore. Un’altra caratteristica che rende Monsters and Monocles leggermente diverso dagli altri giochi di genere, è la possibilità di avere proiettili infiniti, ma l’eccessivo utilizzo di un’arma la porterà a surriscaldarsi rendendola inutilizzabile per qualche istante. I momenti in cui vi ritroverete indifesi di fronte ad un orda di mostri saranno molti, ma almeno movimenterà ulteriormente le cose e di certo non vi annoierà. Un’altra feature interessante riguarda il sistema delle reliquie. Sarà infatti possibile collezionare oggetti arcani dalle abilità più disparate e una volta indossati miglioreranno di poco le stats del nostro personaggio.

Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PC del gioco, dopo aver completato la storia con due personaggi in modalità single player, ed averlo terminato una volta in cooperativa.

Monsters and Monocles

6.1

Monsters and Monocles intrattiene per diverse ore e renderà più piacevoli le serate con i vostri amici. Ci sono delle piccole novità, ma generalmente si tratta di un titolo già visto in tutte le salse, che non regala nulla di realmente nuovo e sorprendente ai giocatori. Va preso per quello che è, ossia un gioco colorato e divertente da spolpare per qualche ora con gli amici. Che sia giocato da casual gamer o hardcore gamer, non fa alcuna differenza.

Luciana Perrucci
Traduttrice e revisora (anche) di videogiochi, tra il lavoro, il gaming il suo podcast e le recensioni, Luciana ha deciso che dormire non fa per lei. È fermamente convinta che non arriverà ai 40 anni di questo passo. Tra i suoi generi videoludici preferiti ci sono gli horror, le avventure grafiche e i gestionali. È allergica ad Animal Crossing.

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