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Mr. Prepper – Recensione, un bunker per salvarsi da una guerra nucleare

Il 18 marzo 2021, Rejected Games, software house polacca guidata da Maciej Latocha, rilasciava su PC Mr. Prepper, titolo survival in cui il giocatore deve costruire il suo bunker personale per scampare a un’imminente guerra nucleare. Il gioco, che può ricordare Fallout Shelter (qui alcuni utili consigli), in soli tre mesi ha venduto 164.000 copie riscuotendo un ottimo successo di pubblico e critica. Il 10 dicembre 2021, Mr. Prepper fa il suo esordio su Xbox e oggi ne potete leggere la recensione. L’uscita su PlayStation 4, PlayStation 5 e Nintendo Switch è invece prevista per il 2022.

Benvenuti a Murricaville, ex patria della libertà

Mr. Prepper è ambientato nella fittizia cittadina di Murricaville, una località un tempo pacifica, in cui la vita era tanto tranquilla quanto rilassante e dove i cittadini vivevano in sintonia tra loro. Questo fino a un improvviso cambio di governo che ha portato Murricaville a passare da patria della libertà, a patria delle restrizioni e del rispetto di ferree regole emanate dall’alto. In molti hanno accettato queste imposizioni a testa bassa, ma altri sono pronti a lottare per uscire da questi rigidi binari. Mr. Prepper è proprio uno di questi impavidi “guerrieri”, cittadino che dopo un tentativo di fuga finito male, si ritroverà in libertà vigilata. Nonostante ciò, Prepper non si darà per vinto e inizierà così a costruire un bunker per sopravvivere a una guerra nucleare che aleggia nell’aria organizzando al tempo stesso un rocambolesco piano per lasciare Murricaville.

La narrazione di Mr. Prepper è uno degli aspetti più interessanti della produzione. Essa si rivelerà estremamente attuale e ben congegnata, forte anche dell’interazione con alcuni abitanti della cittadina che ci aiuteranno ad attuare il nostro intricato piano di fuga. C’è però un problema in merito all’evoluzione della trama che si lega inevitabilmente al tipo di gioco sviluppato da Rejected Games. Essendo infatti un titolo survival fortemente incentrato sul crafting, l’accurata e sistematica pianificazione delle diverse attività da compiere è importante tanto quanto la loro attuazione. Tali meccanismi, come vedremo più nel dettaglio, richiederanno del tempo per la loro esecuzione e questo lento e metodico gameplay, volto all’accumulo di oggetti, materie prime e cibo, si ripercuote sul ritmo narrativo. Tutto ciò rende la  progressione del racconto particolarmente lenta e il rischio maggiore è quello di perdere quella voglia di scoperta necessaria per portare a termine un titolo che si attesta, per una prima run, tra le quindici e le venti ore di gioco.

Il bunker dei sogni

Per costruire il nostro fortino clandestino dovremo disporre di materiali di ogni tipo, necessari per la nostra sopravvivenza. Inizierà così un processo di ammassamento di risorse, quali ad esempio vetro, legno, metallo e terra per coltivare ortaggi, che otterremo con la libera esplorazione, il commercio e la scomposizione dell’oggettistica domestica. Ogni volta che avremo raggiunto il giusto numero di componenti, attraverso il tavolo di creazione potremo costruire tutto il necessario per rendere il nostro rifugio sotterraneo abitabile.

Prepper recensione

Il crafting si è dimostrato solido e in continua espansione. Le opzioni a disposizione del giocatore si faranno sempre più numerose man mano che avanzeremo in-game, garantendo così un’ampia “personalizzazione della sopravvivenza”. D’altro canto, però, il breve tutorial iniziale non si è dimostrato esaustivo ma anzi piuttosto superficiale e capiterà spesso di non sapere cosa fare per portare a termine alcune delle richieste a gioco inoltrato. Il crafting poi abbraccia, come accennato, la componente survival. Prepper, infatti, per sopravvivere dovrà mangiare, dormire e soprattutto avere un livello di “preparazione” adeguata. La preparazione è essenzialmente l’energia richiesta per creare o smontare oggetti e coltivare; più in generale la benzina, oltre a cibo e riposo, necessaria per arrivare a fine giornata. Tutti e tre questi valori, visibili a schermo, dovranno essere costantemente alti per evitare che il protagonista perda i sensi. Sarà quindi importante gestire le ventiquattro ore tra riposo, coltivazione o caccia, cucina e nutrizione.

Infine, bisognerà anche prestare attenzione alle visite settimanali dell’agente incaricato di controllarci. Sarà nostro compito occultare ogni prova delle nostre attività illecite, pena un livello di sospetto a fine ispezione molto alto e verifiche più frequenti, che si traducono in minor tempo a disposizione da dedicare ai nostri progetti. Se questo calderone di attività vi sembra già ricco e corposo, non bisogna poi dimenticarsi dei numerosi incarichi da dover completare per poter semplicemente avanzare nell’avventura.

Un vicino per amico

Mr. Prepper propone diverse missioni, primarie e secondarie, necessarie per arrivare ai titoli di coda. Una lunga catena di quest che si intrecceranno tra loro e che interesseranno sia alcuni abitanti di Mellerville che la costruzione del nostro bunker. L’intreccio di tali missioni permetterà al giocatore di portare avanti la trama e svelare un gameplay che si arricchisce d’ora in ora. Starà a noi quindi avviare il commercio con i vicini, vendere o produrre quanto da loro richiesto e acquistare in cambio semi per coltivare ortaggi, materie prime e libri. Quest’ultimi saranno necessari per arricchire culturalmente il protagonista e permettergli di migliorare le sue abilità. In aggiunta, ogni missione completata e ogni prodotto barattato accrescerà la fiducia tra Prepper e i cittadini, con conseguenti vantaggi economici particolarmente utili.

Sviluppare solidi legami con il vicinato ci permetterà poi di accedere a nuove aree di Mellerville, come la foresta, la miniera e il deserto. Ognuna di questi zone avrà diversi livelli di esplorazione a cui potremo accedere completando altre specifiche quest. Qui non mancheranno degli scontri contro gli animali selvatici che popolano i biomi e che affronteremo con mazze da baseball o armi da fuoco. Un “combat system” (se così vogliamo definirlo) basato su un punta e clicca che diventerà ben presto ripetitivo.

Ora che abbiamo compreso la mole di compiti da portare a termine ogni giorno, capiamo come tutte queste attività richiedano del tempo, soprattutto quelle più grosse. Ci saranno dei casi in cui per costruire degli oggetti specifici, saranno richiesti quindici componenti di metallo, dieci di vetro e così via, i cui tempi di realizzazione complessivi si riveleranno molto elevati. Come detto in precedenza, quindi, questo aspetto incide – insieme a tutti quei fattori legati alla sopravvivenza del protagonista – sullo sviluppo della storyline. Una montagna russa narrativa che può bloccare anche la curiosità dei giocatori più coriacei e infaticabili.

Come detto all’inizio di questa nostra recensione, il team di sviluppo ha portato il sistema ludico da punta e clicca che caratterizza Mr. Prepper dal mondo PC a quello console. Tale porting si è rivelato tutt’altro che perfetto, macchinoso e capace di richiedere ai giocatori parecchio tempo per abituarsi ai tasti Xbox. Sul fronte grafico, invece, il titolo risulta gradevole pur senza far gridare al miracolo. Un doveroso appunto, infine, va mosso nei confronti della localizzazione visto che il gioco, pur essendo disponibile in italiano, si caratterizza per una traduzione approssimativa e poco curata. Il nostro consiglio è quindi quello di giocarlo, ma solo se masticate bene la lingua inglese.

Mr. Prepper

6.5

Mr. Prepper presenta una trama affascinante e attuale, il cui ritmo però si scontra con un gameplay lento e metodico che richiede tanta pazienza, pianificazione e precisione. Un gioco che piacerà agli amanti del genere e meno a chi non è abituato a tutte le meccaniche di crafting o survival e che vuole una storia incalzante dall'inizio fino ai titoli di coda.

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