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My Hero Academia The Movie: Two Heroes – Recensione

Il fenomeno del momento, almeno per quanto riguarda gli Shonen (manga incentrati su azione e avventura) è My Hero Academia: con una forte iconografia presa dai migliori fumetti degli ultimi 10 anni e un incipit facile da capire ma che lascia infinite strade aperte, persino il creatore di Naruto l’ha definito uno dei fumetti più importanti del momento. Parliamo di un manga che in 22 volumi già vanta delle citazioni famose per ogni appassionato, scene indimenticabili e momenti di puro intrattenimento. Mentre la serie avanza (sia su piccolo schermo che sul cartaceo), per questo fine settimana verrà proiettato in alcuni cinema My Hero Academia The Movie: Two Heroes, film che abbiamo avuto modo di vedere e che andremo adesso ad analizzare.

Per poter capire questo film sarà necessario aver visto una buona parte della serie episodica, ma se non lo sapeste My Hero Academia racconta le vicende di un mondo dove l’80% della popolazione nasce con un Quirk, abilità speciale che, se sfruttata a fin di bene e solo dopo aver ricevuto il giusto attestato, può permettere a questi individui di intraprendere come occupazione quella degli eroi professionisti e combattere contro chi invece queste abilità le usa per scopi malvagi. Le vicende ruotano attorno a Izuku, soprannominato Deku, che non ha ricevuto un potere alla nascita… ma che si troverà, per motivi che non staremo a spiegare, a dover gestire qualcosa di più grande di lui (sia per quanto riguarda il Quirk, sia per gli eventi annessi). Insieme a lui troveremo alcuni professori della scuola dove studierà come diventare eroe, insieme ai compagni di classe.

Un passato interessante

La prima grande particolarità di questa pellicola è che l’incipit ci porta a conoscere un All Might giovane: visto in molte salse nella sua carriera ormai affermata di eroe n.1, vederlo nei suoi primi momenti da hero, in quell’America che darà poi i nomi alle sue mosse, è qualcosa di spettacolare. La sua spalla tecnologica, David Shield, è inoltre una gradevole aggiunta, sia per il costume che utilizzerà All Might, sia per i gadget. Purtroppo questo stralcio funge solo da preambolo, lasciandoci presto ad una trama collegata ma allo stesso tempo ambientata ai giorni che già abbiamo vissuto nella serie episodica.

Deku e All Might si trovano a visitare I Island, un’isola popolata da scienziati che sviluppano continuamente tecnologie a fin di bene. Qui andranno a trovare David Shield e sua figlia Melissa. Ma il male è sempre in agguato, e per questo le cose non andranno lisce nemmeno stavolta, richiedendo l’aiuto di Deku e compagni, anche loro presenti su quest’isola per un motivo o per l’altro. La trama non brilla di originalità, ma di certo ha una luminosa luce fatta di significato.

Dietro alla semplice storia

Senza spoilerarvi nulla, My Hero Academia The Movie: Two Heroes è un film che porta avanti un unico significato, e lo fa quasi meglio della serie animata o del fumetto: le cose cambiano, si evolvono, e non possono essere imbrigliate sottovuoto. A raccontarlo purtroppo non ci pensa tutto il film, ma solo i tre quarti d’ora finali, che seguendo le tradizioni dei film d’animazione, brillano di un’adrenalina che negli altri tre quarti d’ora risulta essere un po’ corta. I primi 45 minuti infatti saranno pressoché di ambientamento, esplicativi e pieni di calma: verso la fine di questo tempo inizia ad intravedersi il punto di origine dell’avventura, che per il resto del film inizierà a divampare fino al climax finale, che culmina nel solito boss da sconfiggere. I combattimenti seguono uno schema specifico, colorandosi di qualche piccola idea brillante a metà film, ma raggiungendo un’apice adrenalinico nel combattimento finale, capace di donare alcune scene da segnare negli annali dell’animazione giapponese (specialmente l’ultima).

Tornando sul significato, il bello di questo film è che riesce a trasmettere un’emozione nelle parti finali davvero nitida, evidenziando il perché questo My Hero Academia sia osannato dal pubblico. Forse una gestione diversa delle tempistiche avrebbe aiutato, insieme al poco utilizzo di una città così vasta e alle prime parti troppo sottotono. A concludere il tutto ci pensa invece una scelta molto azzeccata e allo stesso tempo coraggiosa: il fumetto (o gli episodi) raccontano vicende di una classe intera (relativi professori, relativi compagni di altre classi, ecc), e raffigurarli tutti in questo film avrebbe solo portato confusione: rimuovendo quindi tutti i loro professori all’infuori di All Might, gli sceneggiatori hanno “fatto fuori” anche gran parte dei compagni, facendogli fare una comparsa veloce – quasi un omaggio – ma nessuna parte attiva. Rimangono invece presenti Bakugo, Uraraka, Iida, Todoroki, Yaoyorozu, Kirishima, Mineta, Jiro e Kaminari, mentre la trama si incentra molto di più su Deku, All Might, David Shield e sua figlia Melissa Shield.

My Hero Academia The Movie: Two Heroes

8

Con una dose di azione e avventura che si conferma solo nella seconda metà del film, My Hero Academia The Movie: Two Heroes rimane comunque una pellicola godibile, divertente e che farà felici i fan. Tra scene d'azione ben girate, una sceneggiatura che riesce a far buon utilizzo dei suoi personaggi e un climax finale interessante sia per estetica che per significato, il primo film dedicato a My Hero Academia è promosso a pieni voti, avendo portato un'avventura interessante, ma che avrebbe potuto dare più spazio alla giovinezza di All Might

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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