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NAIRI: Tower of Shirin – Recensione del simpatico punta e clicca di Homebear Studios

Nell’ultimo paio d’anni è stato molto gradevole il ritorno in pompa magna del genere punta e clicca, non solo di riproposizioni storiche, ma nuove IP che sono state capaci di regalare enigmi stimolanti e una narrazione più che piacevole. Tra studi indipendenti e non, ce ne sono alcuni che in particolare hanno voluto lasciare qualcosa di diverso ai giocatori, semplicemente smussando alcuni degli angoli in genere più marcati del genere. NAIRI: Tower of Shirin di Homebear Studios è un titolo che non offre enigmi tendenzialmente complicati, ma sul piano della narrazione e dell’esplorazione riesce a lasciare il segno, con una trama e delle tematiche adatte a grandi e piccini. Il mondo creato dallo studio è infatti una sorta di ibrido, dove i personaggi che lo popolano si dividono tra umani e animali, che convivono senza apparente diversità. Siete pronti a vivere la sua storia su PC e su Nintendo Switch?

Nairi: Tower of Shirin

Alto lignaggio, bassa statura

In NAIRI: Tower of Shirin, come da nome, la protagonista della nostra avventura sarà la piccola Nairi, una bambina moretta facente parte di un’importante famiglia della città desertica di Shirin. Il gioco prenderà vita in una sera come le altre, mentre la piccola è intenta a studiare tutta la notte per un imminente esame da tenere con il suo tutore personale. Dopo essersi appisolata però, apprenderà in fretta e furia proprio dal suo maestro che è il momento di darsela a gambe, perché le guardie hanno appena portato via i suoi genitori ed ora stanno cercando lei. Per scappare verrà “imbucata” nella carovana di un amico di famiglia, che puntualmente verrà attaccata da gatti banditi una volta lontana dalla città. Iniziando il gioco vero e proprio da questo punto, apprenderemo che il nostro scopo nei panni della piccola sarà tornare in città per ritrovare i nostri genitori nel distretto dei ricchi della città, ma non passerà molto tempo prima che la vera, grande missione della coraggiosa Nairi si palesi. Verremo perciò ad immergerci nel passato, nelle leggende e soprattutto nella storia che la Torre e il culto di Soluna hanno da offrire.

Nairi: Tower of Shirin

Fondale dinamico

Anche se la difficoltà di NAIRI: Tower of Shirin è tutt’altro che proibitiva, il sistema di gioco che ci permette di vagare tra i fondali in modo quasi dinamico è una gioia per il ritmo delle nostre partite: gli oggetti che troveremo saranno quasi sempre in bella vista, ma se non avremo la velocità e l’arguzia di capire subito dove o come utilizzarlo, saremo portati a vagare per quello che a tutti gli effetti sembra un mondo di gioco vivo (per quanto sia ristretto ai vari capitoli di gioco). Per spostarsi da un fondale all’altro sarà necessario semplicemente portare il cursore del mouse (questo nella versione PC del gioco, ovvero quella da noi testata) sul lato dello schermo e cliccare sulla freccia che si materializzerà. Ogni fondale avrà vita propria, e a volte potrebbe funzionare semplicemente come “punto di passaggio” tra una zona d’interesse e un’altra. Tuttavia ad inceppare questo meccanismo, ci sarà l’eccessivo “range” di spazio in cui il cursore diventa freccia, e di conseguenza ci sposteremo moltissime volte in altre zone senza volerlo, magari mentre cercavamo alcuni oggetti in prossimità dei bordi dello schermo.

NAIRI Tower of Shirin

Specialmente nelle parti ambientate nelle zone urbane, sarà un piacere per gli occhi godere delle scelte artistiche del team, con personaggi di ogni tipo ad interagire tra loro caratterizzati da un semplice e quanto mai azzeccato stile a cartone animato. Uno degli aspetti che riguarderà soltanto alcuni tipi di fondale però, riguarda il loro essere cangianti, caratteristica che però non vi anticiperemo per questioni di spoiler.

Messaggi dal passato

NAIRI: Tower of Shirin presenta nel gameplay dei cliché che, anche se tali, non passeranno mai di moda, essendo tra le basi fondamentali del genere punta e clicca. Tuttavia questo simpatico titolo ci propone qualche pizzico di interazione in più, con la possibilità di raccogliere monete cercando nella mappa (pratica comunemente definita “cliccare a caso sugli oggetti”) che saranno utili in determinati modi nella partita. Tra le feature che il gioco contiene, ci sono anche determinati momenti in cui dovremo scegliere cosa dire con il metodo della risposta multipla, pratica che solo in rari casi si rivelerà determinante per il proseguo del gioco, ma che è quanto meno utile a dare alla piccola Nairi un’identità un po’ più “nostra”.

Una delle armi che poteva rivelarsi a doppio taglio, ma che per fortuna grazie alle varie accortezze è diventata solo a favore, è che il gioco presenta molte linee di testo, che anche se non eccessive si rivelano determinanti per comprendere non solo la storia di Nairi, ma anche quella di tutto ciò che ci circonda. Qui sottolineiamo di conseguenza l’importanza della localizzazione disponibile in diverse lingue, tra cui anche l’Italiano, cosa che amplia di molto la fruibilità del gioco (specialmente se pensiamo che il target è quello dei giovanissimi). Il sonoro presenta delle tracce rilassanti e mai banali, la quale importanza viene evidenziata anche dall’assenza del doppiaggio all’interno del gioco. Purtroppo la durata complessiva di NAIRI: Tower of Shirin non è elevatissima, che anche se potrà essere definita “giusta” per il pubblico di cui sopra, potrebbe rimanere un po’ stretta per i giocatori più navigati, soprattutto se si pensa alla già citata difficoltà di media entità.

NAIRI: Tower of Shirin

7

Il titolo confezionato da Homebear Studios è assolutamente piacevole, con una narrativa estremamente interessante e molto leggera, adatta ad un pubblico di tutte le età. La difficoltà di NAIRI: Tower of Shirin non è elevatissima, questo in sintonia anche con la destinazione di pubblico al quale è rivolto. Artisticamente ispirato e curato, riserva qualche acciacco sotto il punto di vista tecnico, anche se i difetti sotto questo piano sono trascurabili. Peccato per la durata relativamente breve del titolo.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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