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Nantucket – Recensione

Moby Dick, uno dei più iconici romanzi ottocenteschi che sicuramente molti di voi avranno avuto modo di leggere durante la propria carriera scolastica. L’opera magna di Herman Melville racconta la tragica storia di Ismaele, marinaio di vecchia data che dopo una lunga carriera sulla marina mercantile decide di imbarcarsi su una baleniera, scelta che lo porterà a vivere molteplici eventi nefasti. L’iracondo capitano Achab condurrà infatti la sua ciurma alla disfatta nell’insensato tentativo di uccidere la sua atavica nemesi, Moby Dick, gigantesco e feroce capodoglio bianco che lo menomò di una gamba durante una battuta di caccia. L’unico a salvarsi da questa nefanda spedizione sarà proprio Ismaele che rimarrà per sempre segnato da questo susseguirsi di eventi. Ed è proprio a questo libro che l’italianissimo Picaresque Studio si è liberamente ispirato per dare vita all’incipit di Nantucket. Preparatevi dunque a vestire i panni di un Ismaele più vecchio che, a capo di una sua baleniera, tenterà di portare a termine la sfida che portò Achab sul fondo degli abissi più profondi: uccidere Moby Dick! Nantucket

II gran Leviatano che fa ribollire i mari come pentole

La vostra avventura inizierà con un semplice, ma molto utile tutorial che vi introdurrà nel vivo del gioco. Questa prima fase, che fungerà da vero e proprio incipit alla trama principale, vi farà rivivere brevemente quanto raccontato nel libro servendo così da piccolo ripasso per coloro che a stento ricordano la storia. Come infatti anticipato poco fa, Nantucket ripercorrerà le vicende di Ismaele anni dopo il brutale scontro con Moby Dick, vedendolo questa volta nelle vesti di capitano di una baleniera anziché di semplice mozzo. Il vostro scopo è quantomeno chiaro: uccidere il Diavolo Bianco e spezzare così l’ossessiva maledizione che tanto opprimeva quel folle del vostro capitano, Achab. Grazie a una quest principale suddivisa in 10 atti, a una serie di missioni secondarie e a una notevole quantità di eventi casuali viaggerete in lungo e in largo tra l’Oceano Atlantico e il Pacifico alla ricerca di manufatti e rumor che vi porteranno sulle tracce del più feroce capodoglio di tutti i tempi. Coloro che si approcceranno a questo titolo noteranno probabilmente delle similitudini con il sempreverde Sid Meier’s Pirates! Nantucket fonde infatti una componente GDR a un titolo fortemente strategico: sarà infatti vostro compito controllare che le scorte siano abbastanza per affrontare il prossimo viaggio, che i vostri uomini siano in salute e che la nave sia adatta alle vostre esigenze. Navigare per i sette mari sarà tutt’altro che un’impresa semplice: squali, balene, orche e pirati metteranno sicuramente a dura prova le vostre abilità tecnico-strategiche, ma la più grande sfida che vi troverete ad affrontare sarà rappresentata dal Fato avverso, che molto spesso vi porterà a prendere decisioni difficili. Ogni evento vi fornirà quattro diverse possibili scelte che, in base a una diversa percentuale di riuscita, vi porteranno vantaggi o svantaggi. Sarete dunque a voi scegliere come affrontare queste situazioni, delineando così il carattere e lo stato emotivo del vostro capitano.

Nantucket

Personalmente ho deciso di affrontare la mia avventura all’interno di Nantucket come un vecchio capitano d’altri tempi. Capirete dunque che se un mio mozzo, dopo 22 anni di onorata carriera e nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico, scopre di non essere adatto a fare il marinaio, l’unica soluzione è quello di buttarlo in mare!

Gestire la vostra ciurma sarà semplice grazie a un apposito menù facilmente raggiungibile attraverso un tasto rapido della tastiera. Questo vi mostrerà le condizioni della vostra nave, il livello di ogni singola componente e il ruolo che ogni marinaio ricoprirà su di essa. Tutti i marinai potranno essere posizionati in un qualsiasi alloggiamento della baleniera, ma in base alla loro specializzazione (ramponiere, medico, navigatore e artigiano) saranno più adatti a un ruolo piuttosto che a un altro. Ad aggiungere maggiore varietà ai vostri sottoposti saranno le sottoclassi che, all’aumentare del livello del vostro marinaio, forniranno diverse abilità da utilizzare in combattimento e non. Saranno inoltre presenti molteplici artefatti che potranno essere assegnati a voi o alla vostra ciurma: questi forniranno molteplici bonus agli attributi o particolari attacchi da utilizzare in battaglia. Ed ora entriamo nel vivo dell’azione: i combattimenti!Nantucket

E Dio creò grandi balene

Possiamo suddividere le battaglie all’interno di Nantucket in due diversi tipi: scontri marini con squali e cetacei e combattimenti contro i pirati. Nel primo caso sceglieremo quali dei nostri uomini calare sulle scialuppe (da una a tre in base alla grandezza della baleniera in nostro possesso) e, a ogni turno, potremo effettuare solo un’azione per barca, nel secondo invece dovrete selezionare tre dei vostri migliori uomini e ognuno di loro, a differenza del primo caso, potrà attaccare a ogni turno. Una cosa però accomuna entrambi gli scontri: la casualità. Ebbene sì, non sarete infatti voi a decidere quali attacchi o azioni potranno fare i vostri marinai, bensì sarà il lancio di un dado a scegliere la loro sorte. Lanciando questo dado virtuale, di cui voi non sarete mai a conoscenza del risultato, il gioco sceglierà se e quale attacco la vostra ciurma potrà eseguire. Sappiamo tutti che il romanzo da cui è tratto il gioco è legato a doppio filo al tema biblico, ma in questo caso ci viene chiesta una prova di fede forse un po’ eccessiva: anche solo la presenza di una tabella attacchi numerata da 1 a 6 e il mostrare il risultato del nostro lancio sarebbe bastato a rendere meno randomico il nostro combattimento. Altra nota dolente di questo aspetto è la lentezza di svolgimento delle battaglie: ci troviamo infatti a perdere alcuni preziosi minuti per sconfiggere i nostri avversari, rendendo così i nostri scontri alla lunga tediosi. Ci sarebbe piaciuto trovare, proprio come nella modalità navigazione, un selettore per modificare la velocità in cui vengono svolte le nostre azioni di gioco. In realtà non è del tutto vero dire che è impossibile concludere velocemente i nostri scontri, infatti prima di iniziare il combattimento ci viene data la possibilità di concluderlo automaticamente… ovviamente con effetti nefasti. Spesso e volentieri infatti, dopo aver scelto quest’opzione, al termine della battaglia vi ritroverete con uno o più marinai deceduti e vi sarà impossibile porre rimedio. Nantucket è infatti un titolo piuttosto punitivo che non lascia scampo a coloro che affrontano i combattimenti di pancia, senza aver studiato un preciso schema di attacco formando la giusta squadra per ogni scialuppa.Nantucket

Se vi capitasse di scrivere una storia per pesciolini, li fareste parlare come grosse balene

In conclusione possiamo affermare che Nantucket è un ottimo titolo che mette alla prova le abilità e, soprattutto, la pazienza dei giocatori. Con elementi strategici fusi a caratteristiche tipiche dei giochi di ruolo, scontri epici e una buona difficoltà di fondo riesce a incantare il giocatore e a portarlo a vivere una nuova avventura liberamente ispirata a uno dei capisaldi della letteratura dell’Ottocento. Grazie a una colonna sonora formata da canzoni piratesche, o più in generale marinaresche, il viaggio del giocatore per i sette mari diventa più coinvolgente e andare a caccia di grandi cetacei acquisisce così un carattere quasi epico. Nonostante i dialoghi non siano eccessivi e complessi, manca una localizzazione italiana del gioco, cosa che un po’ ci fa storcere il naso, considerando la nazionalità del team di sviluppo. Una semplice traduzione nella nostra lingua madre infatti, sarebbe costata loro poco tempo e avrebbe sicuramente goduto di grande consenso nella comunità di giocatori italiani. Ma comunque al netto di questi piccoli difetti, che speriamo vengano migliorati nella prossima opera di Picaresque Studio, possiamo solo valutare positivamente quest’opera.

Modus Operandi: ho giocato a Nantucket per un totale di 27 ore completando la campagna principale a difficoltà Lupo di Mare, modalità che alla morte del capitano cancella definitivamente il salvataggio di gioco costringendo a iniziare una nuova partita.

Nantucket

8.5

Nantucket è un ottimo titolo che fonde egregiamente elementi strategici con elementi tipici dei giochi di ruolo. Grazie a una storia liberamente ispirata a uno dei capisaldi della letteratura ottocentesca, la trama risulta molto coinvolgente anche se, non particolarmente longeva. Ovviamente non è esente da alcuni piccoli difetti, ma nel complesso riesce a distinguersi dalla massa ponendosi come uno dei migliori giochi indipendenti usciti in questi ultimi mesi su Steam.

Marco Crippa
Il mio debutto nel mondo videoludico inizia verso la fine del 1990 con un bellissimo Commodore 64. Negli anni a venire sono passato da una console all'altra senza mai sdegnare il mio amato PC, ma senza amarne mai una in particolare. Non sono tipo da console war, io compro la piattaforma in base alle sue esclusive così da non dovermene mai pentire.

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