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Naughty Dog e il chiacchierato gioco fantasy che tutti vogliamo

Come gli appassionati più accaniti già sapranno, John Sweeney, Art Director di Naughty Dog e di The Last of Us Parte II, tramite il suo profilo Twitter ha pubblicato alcuni screenshot provenienti, secondo la sua stessa descrizione, da un suo progetto personale. Le immagini, sicuramente suggestive, hanno fatto subito pensare a un nuovo gioco della celebra casa di sviluppo. Ad alimentare questa tesi, naturalmente, ci hanno pensato gli utenti e alla fine anche noi ci siamo lasciati trasportare da una sorta di “hype” cercando di immaginare come apparirebbe un titolo fantasy realizzato da questo team. Il talento della software house è innegabile e, dopo anni alle prese con le stesse IP, sarebbe anche naturale proporre qualcosa di diverso per alzare ulteriormente l’asticella di produzione. In ogni caso è molto probabile che Naughty Dog stia già pensando al futuro, visto che Neil Druckmann e soci non rimarranno con le mani in mano. Dallo stesso post di Sweeney abbiamo appresso che il lavoro dietro la pubblicazione dell’artwork va avanti già da alcuni mesi, dunque è innegabile che stia succedendo qualcosa.

Lo scenario perfetto

Prima d’iniziare a immaginare come potrebbe apparire questo fantomatico titoli fantasy, c’è da fare una piccola premessa su tutte le informazioni in nostro possesso. Come confermato dalla Lead Game Designer Emilia Schatz, Naughty Dog pubblicò in passato un comunicato dove annunciava un nuovo progetto incentrato sul multiplayer online. Lo studio aveva pubblicato una lettera su Twitter dove spiegava che, almeno nelle prime fasi dello sviluppo, The Last of Us Parte II avrebbe dovuto avere al suo interno anche una modalità multiplayer. Tuttavia la campagna single player è diventata nel giro di poco tempo il progetto più ambizioso della software house e per tale motivo si è infine deciso di non inserire un’esperienza online all’interno dell’ultima avventura di Ellie. In ogni caso è stato anche specificato che i fan avrebbero goduto comunque del multiplayer dedicato alle fazioni, ma per questo avrebbero dovuto aspettare ancora un po’.

Inoltre, ad avvalorare quanto detto, ci ha pensato alcuni mesi dopo lo stesso team, il quale comunicò la disponibilità di nuovi posti di lavoro per programmatori specializzati nello sviluppo di sistemi online. Sappiamo per certo anche il Lead Game Designer di Naughty Dog, Vinit Agarwal, ha confermato i rumor sullo sviluppo di un gioco multiplayer per PlayStation 5. Sebbene per alcuni utenti l’artwork di Sweeney sia collegato proprio a questo titolo online, non crediamo che le due cose possano effettivamente coincidere. Da come ha comunicato il team, sembra chiara l’intenzione di voler proporre le Fazioni viste nel primo The Last of Us in una nuova veste, come un prodotto stand alone solido e in grado di “alimentarsi” da solo per i prossimi anni, una sorta di GTA V, The Elden Scrolls Online o Final Fantasy XVI. Si tratta di un’operazione commerciale molto diffusa ed è abbastanza sensato che, magari proprio in stile The Last of Us, la società voglia replicare il modello di business degli altri concorrenti. Appurato dunque che il team stia lavorando a questo gioco multiplayer, e che con tutta probabilità sfrutterà alcuni asset e setting presi proprio da The Last of Us Parte II (progetto di cui faceva originariamente parte), è arrivato il momento di concentrarsi veramente su quanto pubblicato da John Sweeney.

Lasciate parlare l’artwork

L’artwork, di base, sembra abbastanza lontano da tutto quello fatto finora da Naughty Dog, nonostante i colori, l’inquadratura e il senso estetico possano essere perfettamente adatti alle altre produzioni del team. Sul cavallo però non ci sono personaggi a noi conosciuti, ma c’è quello che crediamo sia un guerriero. Armato di spada, scudo e arco, con un mantello a proteggerlo dalle intemperie, sembra intenzionato a raggiungere la città sulla sfondo. Quest’ultima è situata su una montagna, affacciata su una splendida vallata verde. Il centro abitato sembra essere diviso in 4 zone, separato da tre cascate con i settori collegati tra loro tramite ponti. Possiamo vedere, inoltre, il destriero con due sacche belle capienti, cosa che naturalmente ci ha fatto pensare alla possibilità di avere a disposizione un grande inventario, un classico per i giochi fantasy. Il paesaggio perfetto, sembra quasi l’incipit di un’avventura dal respiro più ampio rispetto a quelle classiche di Naughty Dog, ma in grado di mantenere immutato l’eccezionale gusto estetico e per l’art direction dello studio.

Cosa ci siamo immaginati

Quanto mostrato in precedenza da Uncharted 4 e adesso con The Last of Us Parte II sembra evidente: la casa di sviluppo vuole allargare le aree di gioco, proponendo però al loro interno una mole di contenuti che possano non solo appagare l’utente in termini di premi, ma anche fare maggiore chiarezza su alcuni aspetti del mondo ludico. A noi piacerebbe vedere finalmente impegnata Naughty Dog in un vero e proprio open world, denso e ben caratterizzato non solo dall’art design, ma anche nei personaggi e nelle loro storie. Il talento della casa di sviluppo nell’imbastire trame dense di significato, all’interno di un gioco di ruolo, potrebbe venir messo ancora più in evidenza, regalandoci missioni degne di quelle viste in un The Witcher 3, se non addirittura superiori.

Sogniamo, come da prassi per gli open world, diverse ambientazioni caratterizzate al meglio, il tutto ovviamente condito da un ciclo giorno/notte e un meteo dinamico che ci piacerebbe potesse avere ripercussioni sul modo di giocare. Un esempio che possiamo fare è che durante un combattimento in mezzo al fango, gli interessati si ritrovino con una minor stabilità a causa della scivolosità del terreno, cosa che potrebbe causare cadute fatali. Data la concretezza che finora ha mostrato il team, vedere tutte queste menti creative al lavoro su un nuovo immaginario ci fa riporre tanta fiducia anche ad un bestiario fatto di mostri unici e, magari, rivisitazioni di alcuni più conosciuti e affermati nell’immaginario popolare. Togliendo l’ipotesi del “corridoio narrativo”, dunque, ogni GDR open world che si rispetti ha ovviamente scelte multiple che influiscono sull’andamento della storia. Anche qui speriamo che Naughty Dog spinga abbastanza il piede sull’acceleratore, portando questa meccanica ad essere ancora più decisa e caratterizzante.

Il sistema di combattimento, sebbene sia difficile immaginarlo fuori dai canoni classici del team, sarebbe ovviamente l’ago della bilancia. Pensiamo dunque che quanto mostrato nel sistema corpo a corpo in Uncharted e The Last of Us, possa venire ulteriormente definito e ingrandito; ovviamente ci piace inoltre pensare alla presenza di diverse armi e magie. Sebbene crediamo che il protagonista sarà per certi versi unico per tutti, la software house potrebbe dare al giocatore libertà di personalizzazione per quanto concerne build o allineamento. Quest’ultimo potrebbe anche risultare decisivo per il sistema delle scelte già citato in precedenza, magari sbloccando un determinato pezzo di trama piuttosto che un altro.

Conclusioni

Chiaramente, quanto scritto fino ad ora è frutto della nostra immaginazione, ma se davvero dobbiamo aspettarci un gioco fantasy da Naughty Dog è lecito pensare in grande, soprattutto se l’approdo è previsto sulle future console. Con l’arrivo delle nuove generazioni si alzerà inevitabilmente anche l’asticella qualitativa dei prodotti, e il settore dell’intrattenimento digitale potrà aspirare a nuove vette ludiche e di game design oggi ancora non accessibili. Speriamo che quanto mostrato da John Sweeney non sia solo ed esclusivamente un esercizio di stile o un progetto minore, ma un piccolo assaggio di un mondo molto più grande e complesso. Per quello c’è però ancora tempo, adesso godiamoci The Last of Us Parte II e l’arrivo della Next-Gen; per fortuna, c’è chi sta già lavorando per noi.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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