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Night Call – Recensione, notti di investigazione a Parigi

Non in tutti i titoli si deve uccidere qualcuno, e in quella copiosa fetta di titoli che rimangono sono ancora meno quelli in cui, in un certo senso, non abbiamo il “pieno” controllo dei nostri protagonisti. Affacciandosi alle porte del mondo videoludico con un titolo investigativo non proprio convenzionale, arrivano Monkey Moon e Black Muffin, che con il supporto dell’editore Raw Fury ci propongono il loro Night Call. Il titolo indipendente è stato presentato per la prima volta durante l’E3 dello scorso anno, e già dalla prima occhiata era chiaro che la storia che ci sarebbe stata raccontata sarebbe stata caratterizzata da forti tinte noir. In cosa consiste Night Call? Perché è così poco convenzionale? Spegnete la sigaretta, sedete al posto di guida e girate la chiave, Parigi attende solo voi.

Night Runner

Come anticipato con le ultime parole, il gioco si svolgerà girovagando per la capitale francese, questo a bordo del vostro taxi. Tuttavia, il pretesto con il quale inizierete a indagare non sarà proprio una benedizione… Sarete infatti vittima di un’aggressione, alla quale miracolosamente sopravvivrete: non si tratta però di un comune criminale, ma di un serial killer che ha già tolto la vita a tre vittime conosciuto col nome di “The Judge“. Essendo l’unico sopravvissuto, ma anche per un altro paio di motivi che non vi anticiperemo, la polizia sfrutterà il vostro lavoro per farvi raccogliere informazioni e indagare da infiltrato nella vita notturna di Parigi per stanare l’assassino.

Prima di scendere nei dettagli è importante che sappiate una cosa: “The Judge” è il nome del killer del caso standard che vi viene proposto dal gioco, un caso pensato appositamente per essere risolto con difficoltà non troppo elevata. Sono però presenti altri due casi legati da risolvere dove gli elementi e gli indizi saranno diversi e distribuiti in modo differente. Oltre a essere più complicati, chiaramente cambierà anche il nome del killer di turno, che saranno “The Angel of Death” e “The Sandman“. È inoltre possibile avviare un’investigazione a sorpresa o un’investigazione random tra quelle disponibili. La difficoltà effettiva è selezionabile dopo aver scelto il caso.

Il confidente parigino

Come vi abbiamo anticipato, il nostro compito sarà indagare, ma sempre e comunque continuando nel frattempo a svolgere il nostro lavoro da tassista. Ecco quindi che Night Call da gioco investigativo si trasforma anche in una vera e propria antologia, con decine di passeggeri (alcuni dei quali possono diventare habitué) che ci troveremo a scorrazzare da una parte all’altra della città: chiaramente uno degli stereotipi più famosi sui tassisti è che si ritrovino a parlare con chiunque e ad ascoltare le storie dei propri passeggeri. Ed è proprio quello che accadrà. Saremo noi stessi a decidere se rimanere in silenzio o se interloquire, ma soprattutto in che modo (scegliendo le risposte, alcune di esse saranno segnate anche con dei simboli che ne indicano il tono). Chissà, magari qualcuno di loro potrebbe darci interessanti informazioni sul caso che stiamo seguendo!

Tuttavia per la maggior parte saranno solamente clienti che ci racconteranno le proprie fortune, le proprie disgrazie, o si mostreranno semplicemente per quello che sono. La cosa più simpatica di tutto ciò è che il gioco è disseminato anche di personaggi piuttosto eccentrici e che non mancheranno di farci fare qualche risata. Volete parlare con un cavaliere in scintillante armatura? O con un gatto? O… con i vostri demoni? Il piatto è servito.

Guadagnare il pane

Oltre al motivo scatenante della trama e all’offerta “che non possiamo rifiutare”, il motivo per cui continueremo a svolgere il nostro lavoro da tassista è quello di guadagnare denaro. Facciamo quindi attenzione ai soldi che guadagneremmo con ogni singola tratta, al tempo che ci ruberà (fattore determinante sul quale torneremo tra poco), e anche alla benzina che consumeremo. Ogni fine serata infatti ci verrà anche detratto del denaro per costi di manutenzione e simili, perciò guadagnare molto e gestire il carburante diventa essenziale per rimanere “a galla” e non essere licenziati. Il tutto mentre continuiamo a indagare nei vari posti scoperti, o magari prendendo informazioni da radio e giornale? Esattamente. Ogni azione che compiremo ci farà spendere del tempo, essenziale per gestire il maggior numero di clienti e informazioni entro la fine di ogni notte.

Una volta a casa, potremo analizzare tutti gli indizi che abbiamo raccolto e riempire la nostra grande lavagna con tutti gli indizi e facendo i collegamenti necessari per ipotizzare chi sia l’assassino. Anche il tempo a casa è limitato di notte in notte (dovremo pur riposare a una certa…), quindi fate sempre in modo che gli oggetti che analizzate vi lascino abbastanza tempo per studiarne altri.

Antologia Atipica

Il fulcro del gioco perciò sarà in sostanza ascoltare e rispondere per la maggior parte del tempo, con il nostro taxi che “magicamente” si guiderà da solo. Quest’ultima caratteristica non è necessariamente un male, ma trattandosi di un titolo interamente testuale – tra l’altro neanche localizzato in italiano – potrebbe risultare monotono e stucchevole dopo la prima mezzora. A tenere un ritmo discreto aiuta la varietà delle storie che ci vengono raccontate e la personalità, spesso anche profondamente interessante, dei nostri passeggeri. Un plauso va comunque fatto al team per aver adattato tutte queste storie, dato che la gran parte sono state ispirate da avvenimenti realmente accaduti.

Tirando le somme purtroppo Night Call riesce a convincere solo in parte, perché fa del carisma una buona arma, che si scontra però col suo stesso scudo dato da una ripetitività nelle azioni molto marcata. Purtroppo, cercando di variegare al massimo la tipologia delle sottotrame, sarà impossibile non imbeccarne alcune che reputerete noiose senza skippare i dialoghi (disponibili solo in inglese e francese). Piacevole il contorno regalato dalla colonna sonora, che sentirete cambiare da passeggero a passeggero, ma senza incidere in un modo determinante.

Night Call

6.5

Night Call è un buon esperimento, ma attualmente acerbo. Riesce a centrare alla grande alcuni dei presupposti che si fissa, soprattutto legati alla personalità dei singoli passeggeri con cui interagiremo. Anche la trama di fondo riesce a regalare momenti di intrigo. Tuttavia l'investigazione vera e propria è solo una sorta di miraggio, ridotta all'osso e che dal canto nostro ci vedrà fare veramente poco. Per un titolo di questo tipo inoltre una localizzazione italiana, data la sua natura testuale, non avrebbe guastato.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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