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Ninja Gaiden 4 e open world nel futuro di Team Ninja

Abbiamo appena riportato uno stralcio dell’intervista di EDGE a Team Ninja, ma al di fuori di Nioh 3 (tuttora un vero e proprio castello in aria) abbiamo anche toccato l’argomento di Ninja Gaiden 4. Anche quest’ultimo, al momento, è solo un “forse”, ma nelle loro dichiarazioni Fumihiko Yasuda e Yosuke Hayashi lasciano trasparire molta ambizione.

Il team di sviluppo, ora diviso in due squadre rispettivamente dedicate alla tripla A su console e al mondo di mobile e PC, ha una strategia ben chiara: maturare esperienza con nuovi giochi e farne tesoro per tornare, di tanto in tanto, alle IP rimaste “in pausa”. Ora, stando ad Hayashi, i tempi sono maturi per guardarsi indietro e tornare alle scorribande a 120 FPS di Ryu Hayabusa.

Mi piacerebbe creare un Ninja Gaiden con l’esperienza maturata. Credo sia vitale crearne uno che sappia soddisfare i fan della serie Ninja Gaiden, incorporando anche i trend più recenti dei giochi d’azione.

Mescolare innovazione e tradizione è la chiave di un buon sequel, ma non si tratta solo di Ninja Gaiden 4. Tra i suoi progetti futuri, il team di sviluppo annovera anche ad uno dei modelli di game design più blasonati, l’open world. Yasuda ammette che la pandemia COVID-19 ha messo un po’ i bastoni tra le ruote al team di sviluppo, che però ha dato prova di resilienza con il telelavoro.

Il nostro procedimento per lo sviluppo sarà lo stesso di sempre, e voglio continuare a creare titoli che solo Team Ninja è in grado di produrre, per i giocatori di tutto il mondo. Il nostro team affronterà nuovi generi come ad esempio i titoli open-world, senza precluderci altre collaborazioni per poter temprare in generale il nostro team ed espandere il nostro bacino di utenza.

L’idea di potenziali sequel per Dead or Alive e Ninja Gaiden è stata toccata, prima di concludere con l’ambiziosa dichiarazione di mirare a “venire riconosciuti come la punta di diamante nello sviluppo di titoli d’azione” su scala globale. Ci auguriamo di avere presto nuove notizie da Team Ninja, ed auguriamo a loro di riuscire nel loro intento.

Alessandro Bozzi
Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.

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