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Olimpiadi di Tokyo 2020: una coach usa l’Amiibo di Link come portafortuna

Nelle Olimpiadi di Tokyo 2020 la ginnasta belga Nina Derwael, durante lo scorso weekend, ha segnato un nuovo capitolo della storia sportiva del Belgio, vincendo una medaglia d’oro alle parallele asimmetriche femminili, ma la cosa curiosa riguarda il portafortuna, poiché si tratta dell’Amiibo di Link da The Legend of Zelda.

La vittoria della campionessa non solo rappresenta un traguardo personale, ma si tratta anche della prima medaglia (di qualsiasi colore) vinta dalla sua nazione nella disciplina olimpionica in questione. Un orgoglio indescrivibile di cui fa parte anche in piccolo il mondo dei videogiochi. Non è la prima volta che gli atleti sfoggiano gadget iconici dai videogiochi in questa edizione.

I più attenti, infatti, avranno notato che la coach di Nina Derwael, Marjorie Heuls, ha sfoggiato davanti alle macchine da presa il loro portafortuna dopo la vittoria alle Olimpiadi, si tratta della Amiibo di Link da The Legend of Zelda Ocarina of Time.

Grazie al profilo Twitter Nintendeal, possiamo vedere uno screenshot delle riprese ufficiali, insieme anche ad una foto che mostra la Amiibo più da vicino. Nintendo si sarà anche tirata indietro dalla cerimonia d’apertura, ma la sua presenza non sembra lasciare i giochi olimpici.

In un intervista con il sito belga HLN dopo la vittoria alle olimpiadi, scopriamo qualche dettaglio in più riguardo al portafortuna di Link: la coach ha spiegato che la Amiibo le è stata regalata da suo figlio, che gioca alla serie di The Legend of Zelda sin da bambino, e lei lo tiene unito ad un bracciale che sua figlia ha realizzato per lei.

Per tanto, rappresenta più il legame che ha con suo figlio, piuttosto che a qualsivoglia conoscenza del mondo videoludico, tant’è che nell’intervista si riferisce a Link come “Zelda”. Heuls ha aggiunto che la statuina è sempre stata all’interno della sua borsa da quattro anni, ma per l’occasione ha deciso di sfoggiarla come portatore di buon auspicio.

I giochi olimpici di Tokyo 2020 in più occasioni stanno sfoggiando una sorpresa dopo l’altra per gli appassionati di videogiochi. Ricordiamo per esempio la cerimonia d’apertura con un gran numero di colonne sonore provenienti da numerosi titoli utilizzate durante la marcia delle nazioni.

Giulio Bruschini
Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.

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