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Open Country – Anteprima, un assaggio di pura libertà

Molti di noi, in un preciso momento della vita, abbiamo pensato di abbandonare tutto e tutti, partire per un viaggio senza metà in cui sentire l’ebrezza della libertà senza il peso degli impegni sulle nostre stanche spalle. Una sensazione che devono aver provato anche i ragazzi di Fun Labs quando hanno progettato Open Country, come abbiamo constato in questa anteprima. La loro ultima loro produzione è attesa per uscire su PC, PlayStation 4 e Xbox One il 3 Giugno del 2021. Grazie a 505 Games siamo partiti in questa nuova avventura, composta da caccia, esplorazione di ambienti immersi nel mezzo della natura, con tanto di elementi di sopravvivenza.

Sapore di libertà

Sin dalla prima partita, il giocatore si trova di fronte a un filmato che fa intuire i motivi che hanno portato il protagonista alla decisione più importante della sua vita. Immerso in un’esistenza monotona con il suo lavoro stabile in una indefinita metropoli americana, il personaggio senza nome decide di abbandonare tutto quanto per partire con il suo camper e sentirsi realmente libero. Arrivato in un pub in cerca di un posto di dormire, il barista della zona decide di assumerlo per svolgere alcuni delicati compiti, come portare pacchetti a ranger o cacciare animali.

Open Country

La narrativa pare quindi un mero pretesto per portare il protagonista ad esplorare i vari ambienti di gioco, in cui il giocatore deve completare i compiti assegnati dall’NPC di turno per arrivare al dialogo successivo. In Open Country on aspettatevi quindi di trovare dei dialoghi complicati o una trama che raggiunga il più delicato degli animi, almeno nella parte che noi abbiamo provato in questa anteprima.

Prima di poter prendere il controllo del proprio alter ego digitale, viene offerta la possibilità di personalizzare alcune basilari caratteristiche di quest’ultimo. Infatti è possibile sceglierne il sesso, lo stile e il colore dei capelli, la barba e altre piccole cose che è possibile aspettarci da un editor di questo tipo. Purtroppo, le opzioni di personalizzazione offerte sono davvero minime, quindi difficilmente qualcuno potrà arrivare ad ore nella creazione del/della protagonista. La nostra speranza è che, nell’edizione completa del prodotto, il tutto venga ampliato per offrire una maggiore possibilità di scelta per gli utenti.

Open Country

In cerca di prede

In questa anteprima, il nostro staff ha potuto provare esclusivamente una parte della prima area esplorabile di Open Country. Il gameplay si presenta in terza persona, dove il focus principale non è quello di sparare a qualche nemico generico bensì, a degli innocenti e amorevoli animali di campagna. Infatti, se il concept di libertà viene all’inizio accennato, il tutto viene sfruttato per portarci in un open world dedicato alla caccia. Il nostro personaggio è quindi libero di muoversi nella vasta area di gioco, in cerca di un possibile animale da inserire nella sua sempre più vasta collezione di pelli. Attualmente non siamo riusciti a incontrare qualche specie più aggressiva, ma dal materiale promozionale è possibile osservare come il giocatore dovrà affrontare avversari dal calibro di orsi e lupi. Questa meccanica sembra ben funzionare ma, purtroppo, pare non esserci alcun genere originalità o ispirazione nella sua struttura ludica, preferendo andare sul sicuro per far sentire a casa gli amanti di certi simulatori. Aspettatevi quindi un classico utilizzo di armi, avvicinamento di soppiatto e altre feature di gameplay di prodotti di questo genere. Inoltre, da come abbiamo visto in questa anteprima, Open Country presenta un’intelligenza artificiale delle creature leggermente poco reattiva e prevedibile. Attendiamo comunque di esplorare ulteriormente l’opera in questione, per scoprire se il tutto è legato a una curva di apprendimento o meno. Buono, invece, il sistema di tempo che è stato inserito, col ciclo giorno/notte. Gli sviluppatori hanno anche promesso cambiamenti atmosferici nel corso dell’avventura, ma è ancora presto per poter analizzare nel dettaglio quell’elemento.

Un altro elemento che è sicuramente il cuore pulsante del gameplay sono le meccaniche da vero e proprio survival, abbastanza classiche. Il giocatore si ritrova così a raccogliere oggetti, selezione dal menù cosa desidera in base al materiale posseduto, costruire in due secondi un qualsiasi oggetto e perfino posizionarlo in mezzo al terreno. Certamente chi è esperto di questo genere si ritrova sin da subito a casa, seppur sembra che si sia puntato più sull’accessibilità a un pubblico più vasto che a creare qualcosa per giocatori più esperti.

Siamo di fronte a un prodotto che non vuole – e neanche pretende – raggiungere le vette dei tripla A più acclamati, ma un buon comportamento tecnico e artistico ha sempre fatto piacere. Qui ci troviamo in qualcosa che accontenta questa aspettativa a metà, perché gli ambienti di gioco risultano ben costruiti e piacevoli alla vista, come per esempio i campi della sempre verde e sorridente valle tranquilla, ma con modelli poligonali di umani e animali che stonano fin troppo in termine di art design rispetto all’ambiente circostante.

Segnaliamo comunque la completa traduzione scritta in diverse lingue europee, compreso l’italiano, che permette così di essere esplorato in maniera più dettagliata da più persone possibili. Inoltre, a livello di ottimizzazione presenta ancora qualche problemuccio, come alcuni bug e glitch minori da limare, tipo quando il nostro personaggio si incastra all’interno degli alberi o macerie di qualche edificio. Come al solito, la nostra speranza è che questi problemi vengano corretti in tempo per il lancio nel mercato.

Open Country sembra un progetto con grandi potenzialità che per esprimere le sue idee al massimo ha bisogno ancora di un po’ di tempo. Ovviamente è ancora presto per offrire un giudizio complessivo del prodotto, perché ci sono così tanti elementi ancora da esplorare come la co-op, modalità multigiocatore online, i diversi ambienti esplorabili, le tipologie di animali presenti, i veicoli e molto altro ancora. Per adesso non possiamo che rimanere incuriositi da questa opera di Fun Labs, nella speranza di trovarci di fronte non a un titolo simulativo ma un prodotto divertente e che renda onore alla libertà che si prefigge sin dal primissimo avvio.

 

Giona Corucci
Io vivo e corro con il vento, ma la mia passione per la cultura pop è rimasta ancorata sin da quando ho ricordo. Ne è passato di dai tempi delle demo nelle merendine, e sono diventato un appassionato di molti settori di questo mondo: dai videogiochi al cinema, fino all'animazione e perfino la letteratura. In questo periodo della mia vita, spero di portare contenuti di qualità all'interno di Game Legends.

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