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Outriders: arriva il review bombing per i server offline

Outriders è disponibile da appena tre giorni, eppure i problemi per l’ambizioso progetto dei ragazzi di People Can Fly, non accennano a concludersi, soprattutto per quanto riguarda l’infrastruttura online dei server. Una criticità, che sta creando più di un grattacapo agli sviluppatori che nelle giornate di ieri e di oggi sono stati impegnati a risolvere le difficoltà e ad alleviare la situazione. Tuttavia, non ci è voluto molto per far arrabbiare l’utenza di Outriders, e il titolo è già stato vittima di review bombing su Metacritic.

Premettiamo che Outriders è un gioco complesso, a metà fra un GDR (gioco di ruolo), un TPS (sparatutto in terza persona) e un GAAS (gioco come servizio), con alcune componenti che richiamano titoli come Destiny e The Division. La struttura di game as service ha certamente dei vantaggi in termini di longevità, ma al contempo ha anche alcuni numerosi problemi intrinsechi, come per l’appunto l’obbligo di una connessione ad internet funzionante e di una stabilità lato server ottimale, anche per poter giocare in singolo.

Peccato che proprio la stabilità dei server del prodotto sia uno dei punti critici principali, con continue disconnessioni, e l’impossibilità che vi è stata per un certo lasso di tempo di sfruttare la funzione del Crossplay fra PC e Console. Situazione che ha fatto più che giustamente infuriare molti utenti. Una rabbia che però è stata trasformata, forse in modo un pò troppo frettoloso, in un autentica pioggia di odio verso gli sviluppatori che si sono trovati bombardati di recensioni negative su Metacritic quasi come in una forma di “rivincita”, da parte di moltissimi utenti arrabbiati.

Una condizione spiacevole, che ha in parte comprensibili motivazioni. Infatti, la situazione di Outriders è ancora problematica e gli sviluppatori devono impegnarsi a risolverla nel più breve tempo possibile. Tuttavia, dobbiamo anche considerare alcune discriminanti e alcuni concetti fondamentali quando si parla di recensioni per un gioco appena uscito. Infatti, per prima cosa, dovremmo considerare che il titolo, che promette di tenere impegnati gli utenti per un considerevole quantitativo di tempo, è appena arrivato sugli store, quindi una recensione completa a meno di 3 giorni dall’uscita, difficilmente potrà essere totalmente esaustiva sul prodotto, a meno di rari codici ricevuti in acceso anticipato.

Come secondo fattore dobbiamo considerare che il gioco è approdato su sei piattaforme in contemporanea e che sui dispositivi che supportano l’Xbox Game Pass, il titolo è disponibile senza costi aggiuntivi, aumentando così a dismisura la platea che popola contemporaneamente i server. Un carico così ampio che potrebbe aver sovraccaricato le infrastrutture poste dagli sviluppatori e contribuito a creare problemi. Certamente i ragazzi di People Can Fly avrebbero dovuto prevedere la situazione, ma non possiamo ergerci prematuramente a carnefici del prodotto nei suoi primissimi istanti di vita, senza prima aver osservato con calma lo svolgersi degli eventi.

Per questi motivi, la situazione del review bombing su Outriders dovrebbe essere valutata con attenzione e in ottica fortemente oggettiva. A nostro modo di vedere infatti, tale situazione non è una chiara rappresentazione della qualità effettiva del prodotto secondo gli utenti, ma si tratta invece di un comprensibile sfogo (almeno in parte) provocato dal forte senso di frustrazione di alcuni giocatori dopo l’ennesimo problema tecnico.

Outriders infatti, al netto di alcuni bug e delle sopracitate gravi problematiche di infrastruttura server, è un titolo con grandi potenzialità, e che ci stà dando l’impressione di essere un esperienza solida, anche se ci riserviamo di esprime il nostro giudizio completo in fase di review. Quindi, in attesa della nostra recensione definitiva, vi incoraggiamo a prendere con le pinze le review premature, almeno che non siano state provviste di un chiaro ragionamento critico in fase di stesura.

Samuel Raciti
Videogiocatore incallito, lavora anche come Amministratore condominiale in real life. Questa professione gli ha insegnato, fra le altre cose, l’arte della pazienza e della mediazione, così scarsamente presenti nel mondo di Internet come in quello delle riunioni condominiali. Mal sopporta gli hater seriali, ma apprezza chi in buona fede si impegna per far valere il proprio pensiero e la propria visione del mondo dei videogiochi.

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