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Persona 5 Royal – Guida a tutti i finali di gioco, buoni e cattivi

Come la maggior parte dei fan saranno a conoscenza, Persona 5 Royal è un gioco che offre finali multipli, oltre a quelli presenti nel gioco base il titolo ne aggiunge due. In questa guida vi andremo a spiegare come ottenerli, così che siate in grado di dare la conclusione che riteniate più degna all’intera esperienza di gioco. Prima di tutto però è giusto fare una piccola premessa, perché alcune vostre scelte vi potrebbero portare al finale cattivo.

  • Finale cattivo 1: lo otterrete non completando tutti gli obiettivi entro la scadenza.
  • Finale cattivo 2: lo otterrete rispondendo in modo sbagliato ad una conversazione molto importante alla fine del gioco.
  • Finale cattivo 3: lo otterrete prendendo la decisione sbagliata il giorno del dungeon finale.

A questo si aggiungono alcuni momenti decisivi, che se sbagliati potranno crearvi alcuni guai in vista del finale buono:

  • Completate il Memento prima dello scadere del tempo
  • Non vendete i vostri amici
  • Non fate accordi all’interrogatorio

Il momento decisivo arriverà nel mese di novembre, durante l’interrogatorio del 11/20. Avrete molte risposte, sbagliare sarà facile ma se lo farete il gioco stesso vi chiederà la conferma. Ecco la lista delle risposte esatte:

  • Risposta 1: qui potete scegliere una risposta qualsiasi, è totalmente indifferente.
  • Risposta 2: scegliete la prima o la seconda
  • Risposta 3: solo la prima

Arrivati al dungeon finale il 24 dicembre avrete una conversazione con Igor: questa è una chiacchierata che, potenzialmente, potrebbe farvi scattare il finale cattivo. Qui scoprirete che Igor non è così buono come sembra, potrete scegliere il suo contratto o combatterlo. Per il finale buono naturalmente dovrete scontrarvi contro di lui, per quello cattivo dovrete accettare il suo contratto.

Non entriamo più nel dettaglio per lasciarvi il gusto della scoperta, ma speriamo di esservi stati utili lo stesso.

 

 

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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