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Pile Up! Box by Box – Recensione di un platform coloratissimo

Pile Up Box by Box è un coloratissimo ibrido fra un puzzle, un platform e un party game che si è dimostrato in questa sede di recensione per console – e in particolare per Xbox – come dannatamente divertente, sia in compagnia che in solitaria, e che al netto di qualche difetto consistente ci ha comunque lasciati piacevolmente colpiti. Il gioco attinge a piene mani da platform di qualità come Tearaway: Avventure di Carta e in piccola parte anche da Little Big Planet, cercando di costruire un proprio universo originale e una propria identità grazie al tema di scatoloni colorati e mondi cartonati pieni di tantissimo materiale da imballaggio. La storia e la struttura dei livelli ricordano alla lontana quelli di vecchie glorie su PlayStation 1 come il terzo capitolo di Crash Bandicoot con tutti i portali interconnessi a un hub centrale unico che permette al player di procedere progressivamente ai vari livelli.

L’obiettivo del protagonista a forma di scatola che controlleremo sarà quello di restaurare i collegamenti fra i portali dei mondi che dopo un misterioso evento sono stati disconnessi. Cominceremo la nostra avventura nel cosiddetto “Ranipelago” che, come potremo forse intuire dal nome, è un arcipelago tropicale abitato da ranocchie. Qui il nostro scopo sarà riunire la famiglia dei simpatici anfibi che è stata divisa in seguito al misterioso evento di cui vi abbiamo accennato sopra. Di conseguenza, cominceremo la nostra avventura viaggiando attraverso le isole dell’arcipelago per cercare di riportare le cose alla normalità e nel frattempo ottenere quanti più collezionabili possibili. Ma ovviamente non finisce qui, e dopo il primo mondo vi saranno un’altra manciata di universi con temi anche piuttosto unici che ci aspetteranno. Tuttavia proprio sulla lunghezza e la vastità di questi mondi abbiamo qualcosa da ridire, soprattutto in merito alla longevità complessiva del titolo. Nonostante infatti qualche piccolo cambiamento, il gioco non si distingue in modo eccessivamente marcato in termini di contenuti dalla controparte PC della quale vi abbiamo già parlato in questa recensione dedicata qualche mese fa.

Tantissime scatole colorate ed enigmi interessanti

Il gameplay che abbiamo potuto analizzare durante questa recensione di Pile Up Box by Box su Xbox ha una triplice natura. Infatti, come già detto, il titolo è diviso in un trittico fra un party games, un platform e un puzzle game. La natura da party game ha però l’influsso maggiore nell’equilibrio delle componenti della produzione, sia nel bene che nel male. Da un certo punto di vista, il lato da gioco cooperativo può essere estremamente divertente e può riuscire a coalizzare fino a 4 giocatori in varie attività e in livelli coloratissimi pieni di enigmi che se affrontati in cooperazione possono richiedere una buona dose di affiatamento e coordinazione e quindi tanto divertimento; d’altro canto, però, se si gioca in singleplayer è più facile notare alcune piccole mancanze.

Sia chiaro, non stiamo assolutamente parlando di difetti capaci di rovinare in toto l’esperienza ludica, ma di problemi che possono pregiudicare la ricerca dell’eccellenza per il prodotto. Infatti il comparto platform è probabilmente il lato meno eccellente dell’opera di Seed By Seed che, gamepad alla mano, è risultato poco responsivo e a tratti impreciso, senza contare poi che la forma di cubo del personaggio non aiuta sempre a identificare con chiarezza se si è ancora in tempo per inviare l’input del salto o meno prima della caduta in un burrone. Fortunatamente tale piccola imprecisione è comunque bilanciata da un sistema di respawn istantaneo poco vicino al punto di caduta, che però alla lunga può risultare lievemente frustrante. A questo proposito si aggiunge anche un livello di sfida tendente al basso se si prova a giocare in singolo giocatore senza provare a ottenere i rari collezionabili, sparsi per i livelli e protetti da enigmi più ostici della media, che di conseguenza vi consigliamo caldamente di provare a ottenere, almeno per aumentare la longevità del prodotto di qualche ora in più. Un’altra criticità di Pile Up! Box By Box sta infatti proprio nella durata complessiva dell’avventura che si attesta, al pari della versione PC, come relativamente scarsa, e anche il completamento al 100% del gioco è un compito piuttosto semplice.

Pile up Box by box

Passiamo però ora ai molti lati positivi che il gioco sa offrire; infatti, come già accennato in questa recensione, Pile Up Box by Box può essere comunque dannatamente divertente in cooperativa ma al contempo anche sufficientemente stimolante in solitaria. I livelli sono intervallati da piccole sezioni da platform relativamente semplici da soli, ma più complesse in compagnia – per ovvi motivi dati dalla coordinazione fra i partecipanti -, e l’avventura è intervallata da enigmi di fisica elementare abbastanza ingegnosi. La maggior parte degli indovinelli utili per proseguire nella storia sono risolvibili senza troppo impegno e sono stimolanti soprattutto se giocati con alcuni amici, mentre per cercare di ottenere alcuni “nastri di scotch adesivo oro” che sono i collezionabili di gioco, sarà necessario impegnarsi un poco di più visto che saranno spesso posti in luoghi apparentemente irraggiungibili.

La meccanica principale per risolvere tali problemi è quella di impilare uno sopra l’altro numerosi scatoloni in modo da farli funzionare come delle scale e riuscire a raggiungere così luoghi spesso non alla nostra portata. Oltre ai semplici scatoloni da mettere in ordine, potremo anche usare numerose confezioni speciali con poteri unici alle volte vincolati al mondo di riferimento. Per esempio, nel primo portale del “Ranipelago” ci saranno numerose scatole ranocchio che ci permetteranno di prendere gli oggetti più distanti grazie alla lunga lingua di carta che sbuca fuori dal contenitore e che simula proprio quella dei nostri amici anfibi. Nei livelli successivi sarà poi possibile vedere una scatola razzo che consente di planare per raggiungere luoghi troppo distanti e molto altro ancora. In generale il livello di complessità e game design è più che soddisfacente, al punto da non avere troppo da invidiare a produzioni più rinomate.

Sul lato della difficoltà degli enigmi per i collezionabili non parliamo certamente di sfide che richiedono l’utilizzo del pensiero laterale o che necessitano di chissà quali colpi di genio, ma sanno comunque essere una sfida sufficiente per il pubblico al quale il prodotto è rivolto. L’ottenimento di questi nastri adesivi sarà poi necessario per poter accedere a dei livelli opzionali presenti in ogni Mondo e che sbloccano un pezzo di un antico puzzle. Grazie a questo puzzle verrà sbloccata infine la modalità speedrun che permetterà ai completisti di provare un nuovo modo di affrontare il gioco al massimo della velocità e con il tempo costantemente sulle spalle.

Pile Up! Box by Box recensione

Oltre a questa rara valuta vi è anche una moneta estremamente più comune e composta da scatoline dorate sparse per i livelli che ricordano da vicino gli anelli di Sonic o di platform simili e che servono semplicemente per sbloccare dei costumi nei negozi. Potremo infatti personalizzare la nostra scatola protagonista e scegliere le fattezze che più ci sembreranno adeguate. Questo elemento è condiviso fra i player in coop e permette quindi agli utenti di scegliere il proprio costume per differenziarsi dagli altri. La produzione presenta infine una modalità arcade che si sblocca soltanto attraverso la risoluzione di alcuni specifici enigmi, vincolata però al gioco in cooperativa, sicuramente un intermezzo simpatico fra un livello e l’altro.

Pile Up! Box by Box e il suo grazioso comparto artistico

Da un punto di vista tecnico Pile Up! Box by Box si è difeso bene in questa sede di recensione per console, sia da un punto di vista prettamente grafico che artistico. Graficamente il gioco è stabile e la qualità delle texture appare generalmente molto buona, ma è dal punto di vista artistico che il prodotto dei ragazzi di Seed By Seed brilla, con ambientazioni non sempre originalissime, eppure molto ben disegnate e realizzate. Il prodotto non si ferma però a una visuale prettamente comica o quasi bambinesca, come visibile dai primi mondi, ma sa alternare contesti coloratissimi e ricchi di vita con luoghi più tetri e parzialmente creepy, dedicati magari a un altro specifico tema, che però non vogliamo anticiparvi.

Pile Up! Box by Box

7.3

Pile Up! Box by Box è un titolo divertente e coinvolgente, con un comparto artistico magari non originalissimo in tutti i contesti eppure capace di stregare i giocatori, con tante ambientazioni diversificate e ben caratterizzate. Il lato ludico sa dare il suo meglio soprattutto nel gioco cooperativo e sa offrire diverse ore di sano divertimento fra amici, mentre in singolo si deve soprassedere su piccoli difetti che vengono più facilmente all’occhio in contesti meno caotici. Inoltre è un vero peccato constatare come sotto il lato longevità, la produzione si attesti così tanto verso il basso, un duro colpo che però non fa venir meno le indubbie qualità messe in mostra dall'opera. Sicuramente un titolo consigliato, a patto di accettarne i già citati limiti.

Samuel Raciti
Videogiocatore incallito, lavora anche come Amministratore condominiale in real life. Questa professione gli ha insegnato, fra le altre cose, l’arte della pazienza e della mediazione, così scarsamente presenti nel mondo di Internet come in quello delle riunioni condominiali. Mal sopporta gli hater seriali, ma apprezza chi in buona fede si impegna per far valere il proprio pensiero e la propria visione del mondo dei videogiochi.

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