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PlatinumGames: il futuro della compagnia tra novità e remastered

È un periodo in cui PlatinumGames sta facendo molto parlare di sé, sia per ciò che concerne il suo passato, sia per le prospettive future. Parliamo di un team talentuoso che nel corso degli anni ha cercato di raggiungere un sempre maggiore bacino d’utenza, ottenendo solo in alcuni casi il successo meritato. È notizia di pochi giorni fa quella che ha visto Hideki Kamiya ammettere la sua delusione per la mancata affermazione, nell’epoca Wii U, di The Wonderful 101, un titolo al quale gli sviluppatori avevano lavorato ambiziosamente. La remastered in arrivo su Nintendo Switch, PlayStation 4 e PC ha infatti come obiettivo quello di allargare gli utenti interessati e diffondere maggiormente la filosofia PlatinumGames.

Una filosofia che a livello di sviluppo ha sempre visto con grande importanza la creazione di inedite proprietà intellettuali, ma che negli ultimi tempi non disdegna nemmeno la riproposizione di “vecchie” perle. Recentemente, se da una parte abbiamo avuto la nascita di IP come Astral Chain o Babylon’s Fall, dall’altra vediamo ritorni al passato con, ad esempio, l’imminente bundle di remastered dedicato a Bayonetta e Vanquish. C’è poi il già citato The Wonderful 101 che, con il suo già grande successo su kickstarter, rappresenta la prima grande stella di quella costellazione fatta di quattro annunci. Essendo i restanti tre ancora misteriosi, andiamo ad ipotizzare qualche possibile candidato in questo apparentemente scoppiettante 2020 di PlatinumGames.

Platinum 4

Combo di… remastered

In seguito all’opera con protagonista Wonder-Red, è possibile che la compagnia tiri fuori dal cilindro altre riedizioni, alcune delle quali potrebbero essere decisamente interessanti. Partiamo dagli albori del team e pensiamo quindi a MadWorld, folle titolo rilasciato nel 2009 per Nintendo Wii. Un gioco con uno stile tutto suo, che consentiva di sconfiggere nemici nei modi più brutali possibili e donava un punteggio finale basato anche sulla “originalità” delle uccisioni. Un suo ritorno sarebbe di certo gradito, così come quello del seguito spirituale Anarchy Reigns, trattandosi di prodotti che rappresentavano già perfettamente quella tipologia di azione che oggi amiamo.

Parliamo di uno stile che i precedenza apparteneva anche a qualche franchise di Clover Studio, ora appartenenti unicamente a Capcom ma che in qualche modo sono connessi alle figure presenti in PlatinumGames. Tra questi non si può non citare Viewtiful Joe, beat ‘em up la cui remastered sarebbe un sogno per molti appassionati. Esso è ricollegato ovviamente a Hideki Kamiya, director del primo capitolo arrivato su GameCube e PlayStation 2. In questo caso una nuova collaborazione con Capcom sarebbe utile per rispolverare la serie, magari con lo sviluppo di un vero e proprio nuovo episodio.

Tornando però alle possibili remastered, un ultimo prodotto che ne avrebbe davvero bisogno è Star Fox Zero, un gioco che, nonostante la rigogliosa collaborazione tra la casa di Kyoto e Platinum, nonché un nome dietro come quello di Shigeru Miyamoto, ricevette un’accoglienza non troppo positiva. Fu criticato infatti per un utilizzo del GamePad di Wii U più complicato del previsto, dettaglio che fece allontanare molti possibili fruitori. Un rifacimento su Nintendo Switch sarebbe in questo caso l’ideale per adattarlo a controlli meno particolari e più adatti a tutti.

Madworld

Possibili sorprese

Come accennato ad inizio articolo, PlatinumGames non è nuova allo sviluppo di varie nuove IP nello stesso periodo, motivo per cui ci si potrebbe aspettare anche qualche sorpresa in questo senso, che ovviamente non possiamo prevedere. Possiamo però sperare che si tratti di quel misterioso progetto citato lo scorso anno da Atsushi Inaba, che lo descriveva come “qualcosa di incredibile, di mai fatto prima, diverso da qualsiasi cosa si sia mai vista fino ad oggi. Parole che non possono non suscitare grande curiosità, nonché altissime aspettative per quella che sarebbe una proprietà intellettuale completamente esclusiva del team, a differenza ad esempio del recente Astral Chain, appartenente a Nintendo.

Non sarebbe strano però vedere in futuro anche seguiti di giochi popolari e acclamati dalla critica. Un’ulteriore collaborazione con Yoko Taro e Square Enix potrebbe magari portare alla realizzazione di un Drakengard 4, se non di un sequel di Nier: Auotamata, entrambi menzionati in passato dal celebre director. Si tratta di opzioni abbastanza plausibili, considerando anche il buon rapporto tra Platinum e Square che ha dato vita al prossimo Babylon’s Fall.

Tornando di nuovo indietro ai tempi di Clover Studio, un’opera importante di cui non abbiamo parlato è certamente Okami, che ha ricevuto molti porting e il sequel Okamiden per Nintendo DS, ma di cui sarebbe magnifico vedere un ulteriore capitolo per home console. Quest’ultimo è stato già oggetto di rumor qualche mese fa quando, attraverso un tweet, Hideki Kamiya e Ikumi Nakamura hanno suggerito l’inizio del suo sviluppo. Successivamente non sono state più diffuse informazioni a riguardo, tuttavia possiamo ancora sperare che il gioco sia veramente una di quelle quattro, misteriose, stelle.

Sarebbe piuttosto irragionevole invece andare a pensare ad un ritorno imminente di Scalebound. È solo di qualche settimana fa infatti la notizia che vuole gli sviluppatori ancora molto interessati al progetto, cosa che, per quanto faccia ben sperare per il futuro (nonostante sia necessaria sempre l’approvazione di Microsoft), esclude un suo annuncio nei prossimi mesi.

Okami HD

Le possibilità sono tante e tutte abbastanza interessanti, e non resta che attendere per capire quali strade deciderà di intraprendere PlatinumGames con i suoi prossimi tre annunci. Siamo curiosi soprattutto di capire se essi riguarderanno esclusivamente rimasterizzazioni o se invece includeranno qualcosa di più grosso. Intanto vi ricordiamo che, oltre a The Wonderful 101 Remastered e Babylon’s Fall, il team è al lavoro anche sul terzo capitolo di Bayonetta per Nintendo Switch.

Francesco Lancia
Dopo aver passato la sua infanzia tra titoli PC tie-in basati su film d'animazione e Game Boy Color, i videogiochi sono diventati la sua principale fonte di divertimento. Ritiene la musica una delle componenti più rilevanti e non può fare a meno di ascoltare le OST dei suoi giochi preferiti a oltranza. Nonostante attenda sempre le uscite più importanti, negli ultimi anni ha sviluppato un desiderio incontrollabile per gli indie, tra cui ha trovato alcune tra le produzioni più coraggiose e interessanti.

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