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PlayStation 5: le scorte sono bloccate dalla nave nel canale di Suez?

La nave portacontainer che è attualmente bloccata nel Canale di Suez è sicuramente una notizia giunta ormai agli occhi e alle orecchie di tutti. Da un paio di giorni, a seguito di un “incidente” di percorso, uno degli sbocchi commerciali più importanti al mondo da cui passa praticamente ogni tipologia di prodotto, dall’elettronica al vestiario ecc… è fermo. Questo si traduce in ritardi di articoli, di prezzi che salgono alle stelle e di conseguenza ad altri vari problemi. Ritardi che interessano anche le nuove scorte di PlayStation 5.

La console Sony è un prodotto che già in circostanze “normali” risulta essere praticamente introvabile. Bot, bagarini e limitate quantità di articoli, dovute anche in parte per gli strascichi che l’economia e la produzione di pezzi si sta portando dietro a seguito della pandemia mondiale da Covid-19, potrebbero peggiorare ancora di più. PlayStation 5, rientrando nel mercato dell’elettronica di consumo finita, viene distribuita principalmente dalle fabbriche asiatiche che, come potrete immaginare, utilizzano il Canale di Suez come fonte principale di distribuzione. Basti pensare che poco più del 10% del commercio mondiale passa proprio da qui.

Si stima che a causa di questo incidente, che speriamo si risolva nel più breve tempo possibile, i ritardi nella consegna dei vari prodotti potrebbero presentarsi addirittura per diversi mesi, poiché ci saranno anche ulteriori slittamenti temporali per far tornare ogni nave al proprio porto a ritirare le merci. In combinazione con una carenza di alcuni elementi fondamentali per la produzione, come ad esempio i chip semiconduttori utilizzati sia su PlayStation 5 che su Xbox Series X, riuscire ad accaparrarsi una console di nuova generazione sarà ancora più difficile di adesso (e ora non è per niente facile).

Stando a quanto riferito in rete, le attuali scorte di PlayStation 5 sono ferme all’interno di vari magazzini in Asia in attesa di essere caricate una volta che la situazione torni alla normalità e che la nave portacontainer si scagli per proseguire la sua rotta. Sony potrebbe tuttavia prendere strade alternative come molti stanno cominciando ad attuare. Il trasporto aereo, ad esempio, potrebbe essere una soluzione momentanea. Altri invece hanno scelto di non fermarsi e di fare un giro decisamente più lungo, passando esternamente al continente africano, per evitare possibili e superiori ritardi.

Fonte:
Andrea Ferri
Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!

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