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Pode – Recensione del co-op puzzle di Henchman & Goon

Al mondo vi sono molte forme d’arte e tra queste, oltre alla pittura, alla musica, alla poesia e al cinema, vi sono anche i videogiochi. Sia chiaro, non tutti i videogames possono vantarsi di rientrare in questo genere, ma alle volte succede che in quell’enorme firmamento una stella riesca a brillare più delle altre rendendosi riconoscibile a tutti. Questo è il caso di Pode, magnifico titolo creato dal piccolo studio indipendente norvegese Henchman & Goon che si ispira fortemente alla cultura e all’arte nordica. Andiamo quindi ad analizzare e a scoprire di più su questa promettente opera in uscita per Nintendo Switch.Pode

Piccola stella senza cielo

La trama del gioco è quanto di più semplice si possa pensare, ma non per questo scade nella banalità. Pode ci racconta la storia di una piccola stella caduta dal cielo e di una pietra che decide di darle una mano a fare ritorno nel firmamento. Nel tentativo di completare la loro missione le due esploreranno una serie di magnifiche grotte in cui dovranno risolvere misteri, indovinelli e rompicapi tutti ispirati alla cultura e all’arte norvegese. Come scoprirete giocando, quest’opera basa tutta la sua trama sulle relazioni d’amicizia e sulla forza della cooperazione per raggiungere un determinato obiettivo. Ricordate però che il punto forte di questo titolo non è certo la sua storia, bensì le sue meccaniche.

Ci incanteremo mentre scoppi in volo

Partiamo con il dire che Pode potrà essere affrontato sia in solitaria che in modalità cooperativa locale insieme a un amico. Ovviamente quest’opera sarà pienamente godibile in entrambe le configurazioni, ma la possibilità di condividere quest’esperienza con un’altra persona ne arricchirà sicuramente il gameplay, portandovi a coordinarvi con il vostro ospite per risolvere al meglio gli enigmi e facendovi immergere ancor più in quello che è il filone portante della storia: l’amicizia.Pode

Entrambi i protagonisti avranno accesso a delle abilità uniche che ci permetteranno di proseguire all’interno della storia. La stella, grazie alla sua luce e al suo calore, farà destare la natura sopita nelle caverne, permettendoci così di utilizzare piante e foglie per superare vari ostacoli. Potrà inoltre sciogliere la neve, mostrarci gli utili graffiti posizionati su pareti e blocchi, e sfruttare una caduta controllata per atterrare in posizioni altrimenti inaccessibili. La pietra invece, con il suo enorme peso e le sue abilità gravitazionali, ci permetterà di far fuoriuscire cristalli e minerali dal terreno, schiacciare le varie piastre a pressione disseminate nei vari livelli e inglobare al suo interno i vari blocchi utili alla risoluzione degli enigmi. Molto carina anche la possibilità di “mangiare” la stella sfruttandola come una vera e propria torcia elettrica. Le due potranno inoltre prendersi per mano e, camminando e sfruttando contemporaneamente i loro poteri, daranno vita a una vera e propria esplosione di vita e di colori.

Gli enigmi, inizialmente molto semplici, si faranno via via più complessi con l’avanzare dei livelli e invoglieranno sempre di più il giocatore a scervellarsi per riuscire a proseguire nel gioco. Proprio per questo motivo le abilità dei due protagonisti verranno utilizzate sempre in modi differenti, bloccando sul nascere quella sensazione di monotonia che potrebbe essere provocata dal continuo utilizzo delle stesse meccaniche.

Pode

Pode è il titolo perfetto da giocare su Nintendo Switch, è infatti godibile sia in modalità televisore che il modalità portatile. Si rivela un titolo ottimo da giocare sul grande schermo invitando qualche amico a casa, ma al contempo permette al giocatore di spostarsi con la propria console e di condividere l’avventura con un’altra persona anche fuori dalla propria abitazione, sfruttando lo schermo integrato della console. Grazie alla possibilità di utilizzare un Joy-Con a testa diventa anche molto comodo giocare in modalità cooperativa, permettendo all’utente di avere sempre la possibilità di far partecipare alla propria partita una seconda persona, anche se questa non è in possesso di un secondo controller.

Dietro una scia, un soffio, un velo

Graficamente il titolo è un piacere per gli occhi, un vero e proprio trionfo della bellezza che fonde forme e colori in un connubio perfetto. Grazie alle abilità dei nostri due protagonisti i vari livelli di gioco cambiano completamente, arricchendosi di una natura rinata e rigogliosa: le grotte in cui ci avventuriamo passano quindi dall’essere scure e asettiche, a luminose e piene di vita. Il frame rate del gioco rimane inoltre granitico e non accenna a nessun tipo di rallentamento anche quando inseriamo la nostra console all’interno della docking station. Proprio come il comparto grafico, anche la colonna sonora si dimostra all’altezza del gioco e grazie alle sue note malinconiche ci permette di immedesimarci nello stato d’animo che vivono la piccola stella e la pietra. Grazie a ciò riusciamo a vivere appieno l’avventura, che lascia un segno indelebile nel nostro cuore emozionandoci nel profondo.Pode

Se proprio volessimo trovare un difetto a Pode, questo starebbe nel rapporto tra costo e longevità: infatti, se giocato da una persona avvezza a questo genere, il titolo può essere concluso in poche ore e, nonostante sia possibile ripetere i vari livelli per ottenere tutti i collezionabili, il tempo regalatoci da quest’opera ci sembra un po’ esiguo in funzione al prezzo. Nonostante questo Pode rimane un titolo da giocare assolutamente.

In conclusione

C’è poco da dire, Pode è arte allo stato puro. Proprio come Monumet Valley, questo titolo affascina non tanto per la sua trama articolata, ma per il suo gameplay, il suo design e la sua colonna sonora. Il team di Henchman & Goon è riuscito a fondere tutte queste caratteristiche magistralmente dando vita a un titolo tanto semplice e immediato, quanto profondo e poetico. Quest’opera riesce inoltre ad essere accessibile sia dagli adulti che dai più piccini, garantendo un’esperienza estremamente piacevole a tutte le età.

Pode

8.7

Pode è poesia pura e si va a posizionare tra tutti quei titoli che vengono considerati arte. Graficamente stupendo, e con una colonna sonora da paura, quest'opera si adatta perfettamente a Nintendo Switch, permettendo al giocatore di scegliere liberamente se affrontare la sua avventura in solitaria o in co-op. Peccato solo che il rapporto longevità-prezzo sia un po' sbilanciato. ;s

Marco Crippa
Il mio debutto nel mondo videoludico inizia verso la fine del 1990 con un bellissimo Commodore 64. Negli anni a venire sono passato da una console all'altra senza mai sdegnare il mio amato PC, ma senza amarne mai una in particolare. Non sono tipo da console war, io compro la piattaforma in base alle sue esclusive così da non dovermene mai pentire.

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