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Pokémon GO: Niantic si scusa e inizia a rimuovere i ban dagli account

Se c’è una cosa per cui il gioco di Niantic è meglio noto, è il grilletto facile con cui l’algoritmo di Pokémon GO rispensa ban a destra e a manca: ora, a causa dei bandi agli account distribuiti erroneamente, il team di sviluppo si scusa in una dichiarazione rilasciata su Twitter di recente.

Nel tweet, che riporteremo qui sotto, gli sviluppatori si sono cosparsi il capo di cenere e si sono scusati con gli “allenatori” messi al bando per errore. I ban saranno rimossi dai profili «in automatico, che i giocatori ci abbiano contattato o meno», dice Niantic. «Ci scusiamo per l’errore.»

In risposta al post in cui i ragazzi di Niantic chiedono scusa, gli utenti di Pokémon GO hanno richiesto a loro volta la rimozione del ban dai loro account. I reclami sono arrivati sia allo staff di assistenza clienti del team di sviluppo che sui forum di Reddit come The Silph Road. In entrambi i casi, il malcontento è tangibile.

L’algoritmo del gioco è particolarmente intransigente con qualsiasi scelta del giocatore che l’app possa interpretare come una sorta di “infrazione”. Alcuni utenti sospettano che il loro utilizzo di altre versioni di iOS, come iOS 12 e la versione beta di iOS 15, non sia stato visto di buon occhio dal sistema automatico di Niantic.

Il tempismo di questi ban è stato atroce, visto il calendario che abbiamo stilato ieri per il mese di agosto. Tra i giocatori banditi, in particolar modo, c’è anche Daniel Schilling detto “Spieletrend”, che ha stretto in precedenza una partnership con Niantic in occasione del Pokémon GO Fest.

Anche dopo lo stellare Pokémon GO Fest 2021 di fine luglio, il team di sviluppo ha voluto incoraggiare il ritorno al gioco all’esterno con eventi interessanti nell’arco del prossimo mese. Non pochi giocatori hanno notato che, sebbene involontario, l’eccesso di zelo da parte dell’algoritmo significa non poter partecipare al Community Day.

Il malcontento dei fan di certo non farà bene ai piani di Niantic per sostituire buona parte delle meccaniche che hanno reinterpretato le fondamenta stesse del gioco in fase di pandemia. Vedremo come si evolveranno le cose nel prossimo futuro e se il team di sviluppo intende compensare i giocatori.

Alessandro Bozzi
Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.

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