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Port Royale 4 – Recensione, torniamo a solcare il Mar dei Caraibi!

Il mondo dei pirati nel panorama videoludico ha sempre avuto una grande tradizione grazie ad un’ambientazione dall’indiscutibile fascino. Dal più recente Sea of Thieves, passando per l’immortale serie di Monkey Island fino ad arrivare a Sid Meier’s Pirates!, l’universo piratesco è sicuramente uno dei più sfruttati (e amati) nella storia videoludica. Rimanendo in tema di pirati e di Caraibi, la saga di Port Royale è una delle più longeve della storia dei videogiochi ed ha fatto dell’ambientazione piratesca il suo marchio di fabbrica. Nata nel 2003 con l’uscita del primissimo capitolo e proseguita prima con Port Royale 2 nel 2004 e poi Port Royale 3: Pirates & Merchants nel 2012, arrivati al 2020 Gaming Minds Studios è tornata a mettere mano sulla serie con Port Royale 4 dopo il criticato terzo capitolo. Saranno riusciti questa volta a convincere i fan della storica serie?

Commercianti dei Caraibi

Per chi non avesse alcuna idea di cosa stiamo parlando e non ha mai sentito parlare della suddetta serie, Port Royale appartiene al genere dei gestionali ed è ambientato tra il XVI e il XVII secolo lungo le coste caraibiche. Port Royale 4 quindi, come i suoi predecessori, è un simulatore commerciale e gestionale ambientato tra il Mar dei Caraibi e il Golfo del Messico del XVII secolo, dove si stanno facendo strada svariate colonie. Dopo aver scelto quale sarà la nostra nazione di provenienza (Inghilterra, Olanda, Francia o Spagna), saremo chiamati a creare rotte commerciali nei Caraibi e migliorare le colonie per il bene del nostro paese… o per noi stessi.

Ogni grande scalata però deve necessariamente iniziare dal basso, e infatti inizieremo la nostra avventura con una singola nave che può essere utilizzata per effettuare scambi tra i vari porti sparsi lungo la mappa, trasportando le merci necessarie avanti e indietro. Nel mentre potremo espandere la nostra armata creando nuove flotte. Port Royale 4, così come i suoi predecessori e gli altri esponenti di questo genere videoludico è un titolo parecchio complesso e il rischio di finire in bancarotta è sempre dietro l’angolo. In soccorso del giocatore (soprattutto di coloro alle prime armi con la serie e con il genere), arriva un lungo tutorial che lo aiuterà a muoversi attraverso le opzioni base del titolo fino ad arrivare alle battaglie navali. Inoltre viene fornita una comoda sezione di suggerimenti e consigli accessibile in qualsiasi momento.

port royale 4

Come per ogni gioco gestionale che si rispetti, non sarà necessario che il giocatore gestisca personalmente queste rotte commerciali, ma sarà possibile automatizzare completamente il tutto lasciando che sia l’IA a gestire le minuzie delle materie prime mentre ci si concentra sul quadro generale. Il gioco si suddivide essenzialmente in commercio, produzione, missioni e combattimenti. Sebbene siano meccanismi separati, molto spesso le varie fasi di gameplay saranno interconnesse tra loro creando un’esperienza di gioco parecchio fluida.

Per impostare una rotta commerciale è necessario scegliere quali merci vengono acquistate e dove devono vendute, quante fermate fare lungo il percorso e persino il tragitto che il convoglio deve prendere. Port Royale 4 è sorprendentemente dettagliato in tal senso e cerca di rendere più realistica possibile l’esperienza grazie a particolari come direzione del vento e le correnti che influenzano effettivamente i tempi di viaggio.

Una volta che le navi raggiungono la loro destinazione, possono vendere il loro carico, ma si dovranno tenere d’occhio gli indicatori di domanda e offerta. Troppa offerta e la domanda si abbassa e i prezzi precipitano, mentre una domanda elevata significa prezzi migliori e migliori profitti. Maggior profitti significano maggior introiti e questo permetterà al giocatore di espandere la propria flotta acquistando navi usate o ordinando la costruzione di nuove. Da segnalare il fatto che marinai e capitani hanno un ruolo parecchio marginale nell’esperienza di gioco. I marinai vengono assunti e utilizzati solo per le azioni di imbarco, mentre i capitani sono necessari solo per comandare navi con potenza militare.

Un pirata cerca sempre il profitto

Come già detto a più riprese, Port Royale 4 si svolge durante l’epoca d’oro della pirateria e, visto il periodo storico, il potere militare ha una grande importanza. Nulla ci vieterà di darci a un saccheggio sfrenato, ma al contempo subire tale sorte potrebbe toccare anche a noi. In generale, le battaglie navali sono una presenza costante e ci saranno delle conseguenze per le nostre azioni e scelte a livello commerciale. In Port Royale 4 avremo totale libertà d’azione. Potremo far una nazione oppure bloccare tutte le risorse e rendere qualsiasi città un luogo invivibile. La ricompensa può essere alta, ma i rischi saranno sempre più grandi in base alla gravità delle nostre azioni.

Tornando alle battaglie navali, gli elementi strategici introdotti nei combattimenti sono stati un vero miglioramento rispetto ai precedenti capitoli della serie. Se prima si aveva la libertà di selezionare le navi e di muoversi liberamente, le battaglie navali sono state declinate in scontri a turni in una sorta di partita a scacchi oceanica. Questo cambiamento ha reso gli scontro più lenti da un lato ma molto più profondi e strategici dall’altro. Il vincitore della battaglia, nella maggior parte dei casi, sarà colui che ha pianificato meglio i propri attacchi. In ogni caso sarà possibile saltare questi scontri automatizzandoli.

port royale 4Man mano che il potere economico aumenta, aumenta anche la fama, cosa che ci permetterà di guadagnare un po’ di rispetto tra le colonie e i governi. Aiutando il viceré con le commissioni avremo la possibilità di prendere il controllo dello sviluppo di una colonia, che potremo gestire a nostro piacimento. Chiese, taverne, quartieri residenziali, fattorie e industrie: dozzine e dozzine di opzioni consentiranno al giocatore di far crescere la colonia costruendo una vera e propria città.

La cosa che però più colpisce di Port Royale 4 non è la componente puramente ludica, ma quella tecnica. Il gioco, infatti, è stupendo da vedere. La mappa può essere ingrandita completamente da una vista a volo d’uccello fino alle singole navi in ​​un porto, e tutto, dal mare e dal cielo alle isole stesse, è sbalorditivo. Montagne e foreste si estendono attraverso gli arcipelaghi, le barriere coralline sottomarine brillano sotto un cielo magnifico. Certo, siamo lontani (e di parecchio) dagli standard ai quali ci ha abituato questa generazione (soprattutto negli ultimi tre anni), ma visto il genere d’appartenenza si è fatto senza dubbio un buon lavoro.

Altrettanto non si può dire per quando concerne i numerosi sotto-menù che il giocatore costretto a utilizzare per sfruttare al meglio tutti gli elementi del gioco. Da questo punto di vista è tutto molto confusionario e a tratti l’esperienza potrebbe farsi esasperante. Nello specifico le microgestioni, ovvero interventi manuali su determinate azioni, saranno parecchio ridondanti e i menù fin troppo datati renderanno il tutto a dir poco estenuante. La navigazione nei vari menù sarà infatti parecchio scomoda e spesso sono deficitari di informazioni essenziali per quanto riguarda la situazione delle nostre trattative.

Conclusioni

Port Royale 4, in definitiva, non è un titolo facile da giocare. Completare con successo una campagna richiederà circa 15 ore in totale, ma al contempo è possibile perdersi nell’esperienza. Seppur si possa essere in grado di costruire rotte commerciali redditizie, c’è bisogno di modifiche costanti per portarle avanti senza intoppi. Nello specifico, diventa parecchio ostico mantenere una rete commerciale redditizia quando entrano in gioco gli attacchi dei pirati e le guerre tra nazioni. Gli attacchi ti privano delle risorse che stai scambiando e acquistando e questo prosciuga rapidamente i fondi.

In generale, Port Royale 4 offre un gameplay simulativo molto dettagliato che soddisferà sicuramente i giocatori che amano il genere e le microgestioni del caso. Nonostante questo però, per quanto ci siano stati dei miglioramenti effetti rispetto al passato rimane comunque un prodotto molto simile a sé stesso senza grandi novità, e le già citate conseguenze legate alle nostre azioni si riassumono spesso in semplici messaggi e pop up. Il passo in avanti rispetto al precedente capitolo, comunque, è innegabile.

Port Royale 4

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A otto anni di distanza dal criticato terzo capitolo della serie, Port Royale torna in uno stato di forma nettamente migliore. Il titolo risulta essere più fresco e sarà una gioia da vedere e da giocare per ogni fan della saga e del genere. Nonostante ciò, la pessima gestione dei menù e la difficoltà generale del titolo, tipica del genere, potrebbero scoraggiare coloro che non si sono mai avvicinati alla serie e a questo tipo di giochi.

Paolo Saccuzzo
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.

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