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Raffaella Carrà è morta all’età di 78 anni

Un duro colpo per la scena musicale italiana e internazionale: è morta all’età di 78 anni Raffaella Carrà. La regina della tv si è spenta poche ore fa, alle 16:20 circa, dopo una lotta contro una malattia che durava già da qualche tempo.

L’annuncio è arrivato da parte dell’ex compagno e coreografo Sergio Japino, al quale si sono uniti i nipoti Federica e Matteo insieme agli altri collaboratori più stretti.

Raffaella ci ha lasciati, è andata in un mondo migliore deve la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre.

In tempi recenti Raffaella ha deciso di non proseguire le riprese della sua trasmissione di stampo talk show su Rai Tre, A Raccontare Comincia Tu, che andava avanti sin dal 2019 e con 2 edizioni. Ai tempi non era nota la sua condizione fisica, ma a quanto pare era per scelta: lei non ha voluto che trapelasse nulla per evitare di far soffrire il pubblico che l’ha sempre seguita.

Gli anni ’60 hanno visto il boom della sua carriera artistica, tra hit che sono passate alla storia della musica italiana, balli e show televisivi che le hanno valso il titolo di “regina della televisione italiana”, con programmi che l’hanno vista protagonista come Canzonissima e Carramba che Sorpresa, fino ad arrivare a condurre il Festival di Sanremo nel 2001.

Sono state indimenticabili le collaborazioni con altre icone della tv come Mike Bongiorno, Pippo Baudo, Corrado e molti altri donando al pubblico perle come la ormai famosissima esibizione del Tuca Tuca insieme ad Alberto Sordi nel 1971.

Raffaella Carrà ha anche sfondato nel mondo del cinema, partecipando a moltissimi lavori fino agli anni ’80, per poi ricomparire con piccoli ruoli in anni recenti. Le musiche di Raffaella Carrà sono protagoniste del recente film firmato Amazon Prime Video Ballo Ballo, ispirato alla figura dell’artista italiana.

Giulio Bruschini
Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.

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