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Cave vs Cave – Recensione del titolo di Uwe Rosenberg

Con l’espansione in uscita per Essen 2018 e dopo numerose partite, è arrivato il momento di recensire Caverna: Cave vs. Cave, il gioco di Uwe Rosenberg da 1-2 giocatori, pubblicato nel 2017 e fratello minore di “Caverna: Il popolo delle montagne”, dello stesso autore.

Cave vs cave

Ambientazione e meccaniche

Nel gioco impersoneremo una tribù di nani intenta a scavare ed arredare una caverna all’interno di una montagna ed accumulare ricchezze. La partita ha una durata fissa di 8 round (7, nelle partite in solitario), al termine dei quali il vincitore sarà il giocatore con il maggior numero di punti vittoria, calcolati sommando l’oro ottenuto ai punti delle stanze costruite.
A turni alterni i giocatori andranno a selezionare una delle azioni disponibili (il loro numero e la loro efficacia aumenterà progressivamente con l’avanzare dei turni) le quali consentono di costruire stanze o muri, attivare camere già arredate, scavare sale nella montagna ed ottenere risorse.
Il gioco è veloce da spiegare e di media complessità, la durata di una partita si assesta sui 30 minuti, il numero di round di gioco è ben calibrato (difficilmente si avrà la sensazione che la partita sia durata troppo o troppo poco).
Il titolo restituisce inoltre una buona sensazione di appagamento, vedendo la propria caverna espandersi e (possibilmente) costruendo e sfruttando il nostro motore di produzione risorse.

Plance, tessere e risorse. Tutti i componenti di Caverna: Cave vs. Cave

Rigiocabilità

Le 24 stanze e le 12 azioni diventeranno disponibili in ordine parzialmente casuale, rendendo diverse ad ogni partita le strategie percorribili. La varietà di combo possibili, tuttavia,  è molto ridotta. Le stanze saranno quasi tutte disponibili entro l’ultimo turno: potendo prevedere le tessere che usciranno, le strategie a disposizione dei giocatori sono prevedibili e ricorrenti, la conoscenza delle tessere non ancora rivelate, inoltre, avvantaggia enormemente chi ha alcune partite alle spalle rispetto a chi è alle prime armi.
Per fare un esempio, le stanze di maggior valore possono essere costruite soltanto in una sala circondata da quattro pareti. Questa configurazione può essere ovviamente preparata anche prima che una di loro sia effettivamente disponibile, in modo da poterla soffiare all’avversario appena rivelata.
Il gioco ha, in definitiva, un estremo bisogno di un’espansione, che è già stata annunciata per Essen 2018 ed introdurrà nuovi elementi quali le armi e gli asini.

Materiali ed ergonomia

Il gioco Include materiali di buona qualità: plance e tessere di cartoncino spesso, le risorse sono in legno. Continua a non piacermi la scelta del segnalino del cibo che accomuna tutti i giochi della serie, da Agricola a Caverna a Cave vs. Cave: un dischetto in cartoncino che non si capisce bene cosa rappresenti, mentre tutte le altre risorse sono in legno (a parte l’oro, in cartoncino double-side). L’ergonomia del gioco è a dir poco pessima.
La cosa più difficile da far comprendere, a chi gioca per la prima volta il titolo, è la differenza fra tessere azione e tessere stanza, dato che hanno tutte la stessa forma e dimensione. Sarebbe bastato, per rendere più chiaro il flusso di gioco, dare una forma diversa alle tessere azione (es.: dischi-azione) in modo da diversificarle dalle stanze. Per tenere il conto delle risorse, inoltre, si sposta l’unico segnalino-risorsa di quel tipo lungo una scala numerata: personalmente non ho mai apprezzato questo tipo di soluzione (tranne nei casi in cui le risorse possono raggiungere quantità elevate, e non è questo il caso).
Ma qui si fa di peggio: gli spazi sulla scala sono molto piccoli, tali da rendere difficile il posizionamento iniziale di tutti i segnalini al valore “1”, gli spostamenti successivi e addirittura la comprensione del livello attuale. I segnalini infatti finiscono facilmente “a metà strada” fra due valori, magari per un piccolo urto al tavolo o un minimo spostamento della plancia.

Differenze tra Caverna e Cave vs. Cave

Pur condividendo la stessa ambientazione, i due giochi differiscono per numero di giocatori (fino a 5 ne “Il popolo delle montagne”) e nella ridotta durata delle partite di questa versione, ottenuta anche tramite la rimozione di alcuni elementi. La gestione degli animali, delle armi e le spedizioni non sono infatti presenti in Cave vs. Cave. Viene invece mantenuto il piazzamento tessere (le quali costituiscono le stanze della nostra caverna) mentre il piazzamento lavoratori è sostituito da una meccanica di selezione-azioni diversa soltanto all’apparenza, ma praticamente identica, in cui i “lavoratori” disponibili (che qui sono azioni selezionabili) aumentano automaticamente dopo un certo numero di Round.

Cave vs Cave

6

Cave VS. Cave è un titolo giocabilissimo ma con alcuni difetti (alcuni dei quali saranno probabilmente risolti con l'espansione). E' da preferire a Caverna quando c'è poco tempo a disposizione o si cerca qualcosa di meno impegnativo, per il resto, il fratello maggiore resta il migliore anche per partite con due soli giocatori.

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