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Red Dead Redemption 2, ecco perché sarà un capolavoro

Nel 2004 usciva per PlayStation 2 e Xbox un titolo inatteso e sicuramente sottovalutato: Red Dead Revolver, titolo dapprima sviluppato da Capcom, poi passato in mano a Rockstar Games. Il gioco vedeva il protagonista Red Harlow e la sua ricerca di vendetta verso il Colonello Darren e il Generale Diego, rispettivamente carnefice e mandatario dell’omicidio dei suoi genitori. Questo titolo aveva uno schema abbastanza lineare per l’epoca, ma quattro cose spiccavano: una storia intrigante, un utilizzo di molteplici personaggi (quasi a formare una gang improvvisata), una colonna sonora composta da pezzi di Morricone e, per finire, una differenziazione di gameplay in base al personaggio usato. Purtroppo con Red Dead Redemption queste cose sparirono, lasciando spazio ad un gioco altrettanto bello, altrettanto ricco di dettagli e capace di trasportarci dentro una fantastica storia fatta di polvere da sparo e balle di fieno, ma purtroppo di gran lunga diverso dal precedente.

Pochi giorni fa Red Dead Redemption 2 si è mostrato con un nuovo trailer e nuovi dettagli sono stati rivelati, piccole informazioni che agitano le acque dietro a un titolo che può davvero rivoluzionare un genere. Questo nuovo capitolo, che fungerà da prequel narrando le vicende della banda di Dutch (di cui faceva parte John Marston) sembra voler riprendere alcune dinamiche già viste in Revolver, aggiungendo inoltre meccaniche di gioco innovative e moderne: andiamo a vederle, una per una, così da capire perché Red Dead Redemption potrebbe diventare una pietra miliare del genere.

Un nuovo concetto di Open World

Nel 2018 possiamo affermarlo: il panorama videoludico odierno è pieno zeppo di Open World. Anche i titoli che non necessitano di tale caratteristica tendono a inserirla, giusto perché vende di più. Red Dead Redemption 2, a detta di Rockstar Games, punta a rinnovare tale meccanismo, facendolo evolvere in qualcosa di moderno.

Gli sviluppatori stanno cercando di rendere il mondo di gioco persistente e consistente: ogni azione avrà conseguenze, e tutto ciò che vi circonda evolverà con il passare del tempo, come nella realtà. Inoltre ogni singola cosa o persona sparsa per il mondo di gioco, dai vari NPC agli oggetti, darà possibilità di interazione. In questo modo potreste trovarvi a fare dei dialoghi con un passante, oppure parlare con un prigioniero, o interagire con un gruppo fuori dalla città: a seconda delle scelte che prenderete, potreste far evolvere il dialogo in una missione secondaria, o magari in un duello. Uno sceriffo potrebbe soltanto minacciarvi, e starebbe a voi decidere se allontanarvi e evitare lo scontro o intraprenderlo. Anche gli oggetti che troverete in giro daranno spunto a interazioni.

Questa macromeccanica, già vista in stato embrionale in molti titoli, potrebbe far fare un grande passo in avanti al gioco stesso e a tutto il genere.

Il primo titolo Next-Gen

Sembrerà strano, anche perché la PlayStation 4 e la Xbox One sono uscite nel 2013 e sono già passati quasi 5 anni, ma questo Red Dead Redemption 2 è il primo titolo Rockstar Games della nuova generazione. Lo stesso Grand Theft Auto V era uscito prima su Ps3, solo per poi arrivare un anno dopo su Ps4. E’ per questo che le aspettative sono alte: partire da una potenza di un certo tipo lascia libertà maggiori e permette, quindi, di sfruttare nuove feature mai utilizzate prima.

Una storia mozzafiato

Vestiremo i panni di Arthur, bandito della gang di Dutch Van Der Linde. Se vi suona familiare, è la stessa banda di cui faceva parte John Marston. Con Red Dead Redemption 2 parliamo infatti di prequel: Arthur dovrà vivere in una gang braccata dalla legge (dopo una rapina finita male), con tutte le problematiche e gli attriti che potrebbero uscirne da questa tensione. In questo modo, inoltre, la storia di Arthur verrà costruita dal giocatore, permettendovi di scegliere che tipo di bandito essere, quale strada intraprendere e come comportarvi, sfruttando un sistema di reputazione ancora da scoprire.

Tra i personaggi che incontreremo e porteremo a spasso nella gang abbiamo:

  • Dutch Van Der Linde
  • John Marston
  • Bill Williamson
  • Javier Escuela
  • Micah Bell
  • Sadie Adler
  • Charles Smith
  • Hosea Matthews
  • Karen
  • Lenny
  • Pearson

Potete quindi vedere quanto sarà importante interagire nel giusto modo con loro. Potrete farlo nei campi, che fungeranno da hub per le missioni di gioco, cambieranno posizione con l’avanzare della storia e si evolveranno col passare del tempo, oppure in giro per il mondo di gioco, grazie a degli incontri casuali.

Un’intelligenza artificiale evoluta

A queste meccaniche andrà ad unirsi un’intelligenza artificiale elaborata e complessa, capace di personalizzare ogni singolo essere, dalle persone che incrocerete ai cavalli che domerete.

Nel primo caso, l’interazione con i vari NPC sarà fondamentale, sia per trarne guadagno che per scoprire informazioni. Sarà utile anche per parlare con i vari membri della gang: essi potranno infatti darvi delle piccole missioni, oppure accompagnarvi nelle vostre, permettendovi di contare su personaggi con diverse abilità.

L’arsenale e i mezzi di locomozione

Le differenze di personaggi in Red Dead Revolver trasformavano il gunplay di volta in volta; Red Dead Redemption invece, sfruttando meccaniche vicine a GTA, aveva armi molto simili tra di loro. Tra le tante cose, Red Dead Redemption 2 torna alle origini e cambia i dettagli delle bocche da fuoco: esse saranno diverse fra di loro, avranno feeling diversi e permetteranno al giocatore di crearsi il proprio stile. Sparita anche la possibilità di avere infinite armi addosso: stavolta potrete sfruttare lo spazio dietro alla schiena, finito quello, finito l’equipaggiamento.

Oltre alle armi sarà vitale scegliere e custodire il giusto cavallo: in base alla razza, infatti, cambieranno anche delle caratteristiche chiave. Il cavallo inoltre, non potrà essere lasciato come in RDR, ma dovrà essere accudito, calmato quando serve, nutrito e dovrà ricevere le giuste attenzioni: questo perché stavolta non sarà solo un semplice mezzo di locomozione, ma potrà portare tutti quegli oggetti (carcasse di animali, tesori) e quelle armi che Arthur non può portarsi dietro, visto il limite di quantità dell’arsenale.

Cosa manca ancora

Sappiamo di certo che tornerà l’abilità Deadeye, vista in entrambi i precedenti capitoli, e che inoltre una corposa modalità multiplayer open world sarà disponibile (sicuramente ricalcando le orme di GTA Online). Questi ingredienti, dosati al punto giusto, potrebbero essere la formula di un capolavoro annunciato.

Ecco perché questo Red Dead Redemption 2, più che una semplice evoluzione del brand, risulta come una fusione tra i primi due capitoli: tutte le caratteristiche moderne di Red Dead Redemption (come gameplay, stile, meccaniche) incontrano le atmosfere e le idee di Red Dead Revolver (come l’idea di gang, la differenziazione di caratteristiche), producendo un capitolo ai limiti della perfezione (almeno dalle caratteristiche mostrate).

Rimane solo da mettere le mani sul gioco, eppure Rockstar Games non ha mai mancato di parola, e spesso ha sempre superato le aspettative create: come farà stavolta a superare delle previsioni già così alte, per un titolo così complesso e delicato? Diteci cosa ne pensate con un commento, cosa vi aspettate da questa nuova avventura e cosa vorreste vedere nel gioco.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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