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Red Solstice 2: Survivors – Recensione di uno sparatutto strategico davvero valido

Red Solstice 2 è finalmente uscito e, dopo averlo precedentemente provato in sede di anteprima su Game Legends, è arrivato il momento della recensione finale. Di certo questa versione finale ha visto arrivare grossi miglioramenti  tecnici rispetto alla Alpha e questo già dal principio ci ha incoraggiati in vista della valutazione sull’esperienza di gioco complessiva.

Red Solstice 2: Survivors, finalmente ci siamo

Red Solstice 2: Survivors  ci mette nei panni di un soldato di una task force speciale chiamata la Cellula, con l’obiettivo il combattere la minaccia aliena dei mutanti STROLL nati da un pericoloso virus. La Terra è stata annientata 117 anni prima e la Cellula è l’ultima speranza per l’umanità. Un incipit semplice ma funzionale, considerando che il plot narrativo non è certo il perno del gioco e anzi è accessorio. Il punto di forza è ovviamente il gameplay, che nella versione finale raggiunge finalmente il suo pieno potenziale. Il genere di gioco è quello di uno sparatutto strategico con visuale dall’alto, arricchito da meccaniche GDR derivative dai giochi MOBA (come per esempio League of Legends). L’abilità del giocatore sarà sicuramente importante nel corso delle varie missioni, ma sarà di altrettanta importanza la gestione delle skill del personaggio, scegliendo di puntare su quelle giuste al momento giusto man mano che si sale di livello durante la missione. La meccanica derivativa dai moba è quella del leveling a singola sessione, se non fosse chiaro cosa si intende passiamo a un esempio pratico.

Red Solstice 2_Bunker-min

Immaginate di iniziare una missione qualsiasi: una volta avviata, il personaggio inizia al livello 1 e potremo assegnare 3 punti livello alle nostre skill (a differenza dei moba, possiamo maxare da subito le skill). Man mano che nel corso della missione eliminiamo le orde di STROLL, prendiamo punti esperienza e saliamo di livello, cosa che ci permetterà di mettere un nuovo punto livello a una delle nostre skill che non ne ha già 4. Quando finiamo una missione e ne avviamo un’altra, ripartiamo dal livello 1 allo stesso modo, quindi è fondamentale capire su quali skill puntare di missione in missione, ottimizzando i punti livello oltre che le proprie risorse. Tra l’altro da sottolineare come la formula definitiva della versione finale di Red Solstice 2, in sede di analisi per la recensione, ci è sembrata sicuramente l’ideale per come è strutturato il gioco a livello di gestione delle skill e dei punti livelli. Questo ci porta al prossimo punto dell’analisi sul gameplay, in paragone all’alpha.

Al termine dell’anteprima di qualche tempo fa, la pecca che più ci sentimmo di segnalare era il bilanciamento della difficoltà, a nostro avviso troppo tarato verso il basso. Faceva apparire Red Solstice 2: Survivors troppo facile anche a difficoltà più avanzate, ma oggi nella recensione completa siamo felici di sottolineare come questo problema sia stato quasi completamente risolto. Non si tratta di un’esperienza di gioco proibitiva a difficoltà massima, ma ora se non si è effettivamente abili negli sparatutto strategici come questo sarà davvero difficile portare a termine anche le missioni più banali. Provando anche i livelli di difficoltà intermedi, si nota ancora di più come la scalabilità sia stata curata in modo più preciso. Anche la fluidità è stata migliorata, con probabilmente un lavoro di rifinitura e ottimizzazione altrettanto curato, ma del comparto tecnico parleremo tra poco. Tornando al gameplay abbiamo trovato le missioni tutte molto gradevoli e impegnative al punto giusto, che se giocate senza co-op risultano davvero toste e darà molta soddisfazione portarle al termine da soli. Ovviamente quando si passa alla co-op sono meno ostiche, ma le costanti orde delle difficoltà più avanzate daranno filo da torcere anche a gruppi di giocatori affiatati.

A proposito della co-op, ci teniamo a rimarcare come la scelta di rendere azzerabile, e ovviamente ricostruibile, l’albero delle abilità sia una chicca eccezionale. Permette di giocare da soli con una build e crearne di apposite quando si gioca in co-op con altri giocatori, tra l’altro avendo la possibilità di salvarle in dei preset da poter ricaricare in ogni momento. Sono dettagli, ma fanno la differenza tra un buon gioco e un ottimo gioco. I passi in avanti fatti nel bilanciamento hanno inoltre dato nuova vita a una componente poco sfruttabile nella versione alpha, ossia l’esplorazione opzionale delle mappe. Prima il reward di tale azione, ossia l’ottenimento di gadget e munizioni speciali, era inutile perché come detto il gioco era troppo facile da giocare. Ora la musica cambia eccome, in quanto la maggiore difficoltà spinge a esplorare per trovare munizioni extra e strumentazione utile alla sopravvivenza.

Plauso anche a tutte le feature di contorno, in primis la forgia che ci permette di sbloccare, tra le altre cose, nuove armi utili ad avere il miglior equipaggiamento possibile a seconda della mappa e della missione. Varietà che valorizza il multiplayer, andando a crearsi di fatto delle classi vere e proprie che danno sinergia con i propri compagni. Ben fatto anche l’albero delle abilità, che come detto è azzerabile per giocare in co-op ma in generale è realizzato piuttosto bene. Nulla di eccezionale né di rivoluzionario, forse l’unica pecca e il non dare molto il senso di progressione concreta prima di un certo avanzamento, ma non ha nemmeno reali problemi o falle di sorta. Chiudiamo le feature secondarie con il mappamondo di Marte, facile da navigare e intuitivo nelle sue interazioni. Scannerizzandolo potremo trovare nuove side quest da completare, in modo da ricevere punti esperienza per l’albero delle abilità e risorse di vario tipo per la forgia.

Red Solstice 2_Armoury-min

Un comparto tecnico davvero niente male…

Il comparto tecnico e sonoro di Red Solstice 2: Survivors, già lodabile nella versione alpha, è anche migliorato in questa versione finale del gioco ed è sicuramente il miglior pro in questa recensione. Non perché il gioco non sia bello innanzitutto da giocare, anzi, ma l’Unreal Engine in Red Solstice 2 è stato utilizzato davvero molto bene e giocato a dettagli massimi e in 4k è davvero molto immersivo. Immersività agevolata anche da un comparto sonoro solido e senza sbavature, consigliabilissimo giocarlo con le cuffie o con un paio di auricolari. Si tratta comunque di un gioco scalabile, in grado di girare anche su PC di fascia media e bassa con qualche compromesso. Da segnalare anche dei meriti nella direzione artistica, con delle ambientazioni ben realizzate, non solo graficamente ma anche e soprattutto esteticamente. Anche i modelli dei soldati sono curati, più di quanto ci si potrebbe aspettare da un gioco con visuale dall’alto, e questo livello di cura restituisce un bellissimo colpo d’occhio su monitor un po’ più grandi.

…e qualcosa da limare

Red Solstice 2: Survivors è un videogioco solido in tante cose, ma in sede di recensione non si possono ignorare un paio di note stonate (in ogni caso non debilitanti). La prima è la varietà delle missioni, che non sono poi troppo diverse l’una dall’altra e spesso le main quest sono semplicemente un po’ più lunghe. Si prova a dare varietà con obiettivi di vario tipo, ma alla fine non faremo praticamente mai qualcosa di diverso dal “recupera persona x” o “attiva/disattiva macchinario y”, Sicuramente la rigiocabilità è data in parte da giocare le missioni con i propri amici, un po’ come succede in altri giochi con delle orde di nemici da eliminare, ma in single-player si avverte un po’ di monotonia. Il secondo difetto è la presenza di qualche piccolo exploit di gioco, come ad esempio missioni dove ci sono zone presidiate da alleati che sterminano all’infinito orde di nemici in arrivo, cosa che ci permette di metterci immobili dietro di loro e ricevere vagonate di punti esperienza gratis senza fare assolutamente nulla. In questo caso si tratta di una svista, che probabilmente sarà corretta con future patch. Come detto, però, nulla che rovina realmente l’esperienza di gioco.

In definitiva Red Solstice: 2 Survivors è un gioco sicuramente consigliato, perfetto per chi ama i giochi a orde e, ovviamente, per chi apprezza gli sparatutto strategici o i giochi a tema fantascientifico. Un ottimo gioco in generale da parte di Ironward e 505 Games, che quindi si merita un ottimo voto.

Red Solstice 2: Survivors

8

Red Solstice 2: Survivors è un videogioco molto valido, ottimo esponente degli sparatutto strategici fantascientifici con elementi GDR azzeccati e ben calibrati. Ha qualche dettaglio da limare, ma sicuramente si tratta di un ottimo gioco, consigliato soprattutto agli amanti del genere, e magari a giocatori di MOBA che vogliono esplorare meccaniche di gameplay simili, ma in contesti diversi.

Alessio Fuscà
Sono un game designer di professione ma videogiocatore incallito nel cuore. Tra le mie altre attività, oltre quella da redattore, c'è anche quella di player competitivo nel circuito torneistico ufficiale di Pokémon, la cui serie è stata una dei motivi per i quali ho iniziato a videogiocare quasi 20 anni fa.

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