VideogiochiImpressioni

Remothered: Broken Porcelain – Anteprima del nuovo titolo di Chris Darril

Se c’è un titolo italiano che negli ultimi anni ha saputo guadagnarsi il rispetto di tutti, è stato proprio Remothered: Tormented Fathers. Definito da molti l’erede spirituale di Clock Tower, riusciva ad unire una trama intrigante e al limite della follia ad un gameplay che come nessun altro nel suo genere conferiva un soffocante senso di impotenza, uno spaesamento generale, e il terrore di girare l’angolo anche solo per prendere un oggetto. Dopo la sua prima pubblicazione su PC il successo del gioco è stato crescente, e si è meritato anche l’arrivo su console. Con una fiducia e un curriculum così grandi, l’attesa per il suo seguito (e allo stesso tempo prequel) Remothered: Broken Porcelain non poteva che essere grandissima, un’attesa destinata a finire il 20 ottobre di quest’anno quando il gioco arriverà su tutti gli scaffali. Negli ultimi giorni abbiamo potuto mettere finalmente le mani su una demo del titolo di Darril Arts, constatando con piacere che oltre a conservare gelosamente le caratteristiche che hanno segnato il successo del primo capitolo, il gameplay proposto ed il ritmo del gioco sono ancora più moderni, aggiungendo meccaniche importanti e portando il livello di immersione alle stelle.

remothered: Broken PorcelainNon è finita…

Senza entrare nei dettagli e senza anticipare troppo sullo stralcio di trama e di eventi che abbiamo vissuto, sappiate che nella demo eravamo al controllo di Jennifer, una giovane ragazza – il cui nome sarà familiare ai più – che attualmente si trova in un albergo (l’Ashmann Inn) che ancora non ha riaperto al pubblico per la stagione, e che sta ospitando delle ragazze problematiche. Chiaramente non si tratta dell’unico personaggio che incontreremo nella storia, e anche se delle intriganti anticipazioni sono state già fatte dai trailer mostrati nelle ultime settimane, non saremo certo noi a rovinarvi il gusto della sorpresa.

Da quanto abbiamo potuto saggiare nelle due ore di gioco a disposizione (calcolando ovviamente anche le fasi da ripetere in caso di game over), probabilmente Remothered: Broken Porcelain manterrà tutte le promesse fatte: la narrazione ha un ritmo ben scandito, le sequenze video affondano ancora di più le radici in uno stile cinematografico, alternandosi alle fasi ludiche in modo genuino e non asfissiante (grazie anche all’inserimento delle real time cinematics). Uno dei punti di forza del brand è l’atmosfera, e anche in questo non veniamo traditi: opprimente, inquietante, con cambi repentini e paradossalmente delicata per alcune sfumature, è una compagna che ci ha tenuto la mano per tutta la durata della demo. L’Ashmann Inn, almeno nella sezione che abbiamo visitato, non ci è sembrato labirintico quanto villa Felton, e la sezione di gioco più illuminata ci ha anche facilitato le cose nell’esplorazione… ma non aspettatevi certo che questa sia così “libera”, perché uno Stalker sarà sempre alle vostre calcagna.

…e non finirà presto

Il gameplay si è arricchito di diverse feature. In pieno stile survival horror le nostre difese saranno limitate, e come il marchio vuole saremo fondamentalmente portati a intralciare il cammino degli Stalker, a stordirli, distrarli o a bloccare le porte. Tuttavia in Broken Porcelain le dinamiche in cui potremo sfruttare tali feature sono molto più variegate e punteranno a farci interagire molto con l’ambiente di gioco. Una delle peculiarità di questo nuovo titolo riguarda il crafting: evolutosi notevolmente rispetto al primo Remothered, oltre alle armi da taglio da sfruttare per difenderci quando saremo aggrediti, potremo modificare e combinare diverse delle distrazioni che troveremo, rendendole ancora più efficaci, modificando ad esempio bambole, bottiglie, carillon e corde con agenti chimici e altro ancora. Questo rende ancora più essenziale la ricerca degli oggetti, e nonostante dovrete fare silenzio e diventare invisibili, sarà anche necessario battere ogni angolo, credenza o tavolo per reperire qualcosa di utile. Occhio anche ai vari documenti, non solo perché alcuni saranno indispensabili per proseguire nella storia, ma poiché serviranno a far luce sugli avvenimenti e a farvi collegare mentalmente le tessere del puzzle. Questi possono essere anche esaminati in un menù apposito, così come gli obiettivi (e ne approfitto per sottolineare che l’interfaccia utilizzata è decisamente più intuitiva e “moderna” di quanto visto con Tormented Fathers).

remothered: Broken PorcelainOvviamente ci sarebbe ancora da dire sulla varietà di situazioni in cui ci siamo trovati in questa breve demo, ma ancora una volta, non vogliamo esagerare con le informazioni. Ad accompagnare il tutto ci pensa la colonna sonora, un piccolo gioiello creato da Luca Balboni, confermato dopo il già ottimo lavoro svolto sul primo titolo. Tecnicamente Remothered: Broken Porcelain si è difeso abbastanza bene, mostrando solamente alcune incertezze che, già note al team e comunicateci anzitempo, saranno risolte per quando il prodotto giungerà sugli scaffali (con questa build che con tutta probabilità non era neanche recente quanto i lavori attuali), quindi siamo felicemente ottimisti anche in quest’ambito. Non vediamo l’ora di mettere le mani sulla versione completa del gioco e parlarvene in sede di recensione, perché se le premesse sono queste… ci sarà molto da dire!

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbe interessarti anche