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Resident Evil: la serie Netflix è ambientata nell’universo dei giochi

Lo showrunner della nuova serie Netflix dedicata a Resident Evil, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni riguardanti il collegamento tra questo nuovo prodotto e i videogiochi di Capcom che ben conosciamo. Andrew Dabb ha infatti dichiarato che i due media saranno in un certo senso collegati, dove i videogames vanno a formare il background per la serie, queste le sue parole, rilasciate durante un’intervista:

I giochi sono la backstory della serie. Tutto quello che è successo nei videogames esiste in questo mondo. Ad esempio il villaggio è lì, magari non ci potremo avvicinare fino alla quinta stagione, ma è nel nostro mondo.

Continua, poi, specificando come ciò che invece è accaduto nei film, non sia in alcun modo collegato, definendoli “una cosa diversa”. Tra le altre sue dichiarazioni, Dabb ha voluto far intendere quanto questo lavoro voglia trasportare gli spettatori all’interno di un viaggio, facendolo anche sentire partecipe, nel mentre che vengono toccati diversi temi e diversi aspetti della “mitologia” di Resident Evil.

Ad ora, non conosciamo molto altro riguardo questo prodotto, ma questa piccola notizia sarà a dir poco gradita ai fan, che vedono la propria passione nascere esattamente dalla storica saga videoludica. Sappiamo che la serie sarà composta da otto episodi dalla durata di un’ora ciascuno, e che saranno a disposizione del pubblico sulla piattaforma streaming a partire dal 14 luglio.

Questa la sinossi che Netflix ci ha fornito riguardo la nuova serie TV di Resident Evil:

Anno 2036, 14 anni dopo che un virus mortale ha causato un’apocalisse globale, Jade Wesker combatte per la sopravvivenza in un mondo invaso da creature infette, pazze e assetate di sangue. In questa carneficina assoluta, Jade è perseguitata dal suo passato a Raccoon City, dagli agghiaccianti legami di suo padre con la Umbrella Corporation, ma soprattutto da quello che è successo a sua sorella Billie.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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