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Resident Evil: Resistance – Recensione, uno per tutti e tutti per uno

Nel non troppo lontano 2004, in Europa arrivava un titolo della saga di Resident Evil dalle modalità un po’ strane. Resident Evil Outbreak era infatti un titolo che abbandonava l’anima single player in favore di una componente multiplayer online. L’obiettivo dei sopravvissuti, tutti in circostanze diverse incastrati in una Raccoon City piena di zombie, sarà quello di salvarsi entro lo scadere del tempo. Resident Evil: Resistance, che più che una modalità si rivela un vero gioco multiplayer online presente dentro la copia di Resident Evil 3, è una sorta di rivisitazione in chiave moderna di quelle tematiche.

Quindi, abbandonati gli eroi conosciuti della saga (potete leggere la recensione di Resident Evil 3 qui sotto), ora andiamo a scoprire questo Resistance.

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Le regole del gioco

Il gioco sfrutta il classico schema del 4 vs 1, dove quattro sopravvissuti devono scamparla contro l’acerrimo nemico, anch’esso controllato da un giocatore. Il gioco sfrutta il motore grafico RE Engine e, quindi, presenta una valanga di modelli poligonali già visti e riutilizzati dai precedenti giochi. Ovviamente, in base a ciò che sceglierete, cambierà la modalità di gioco. Tutto è gestito in virtù di livelli e punti: i primi vi permetteranno di sbloccare vari personaggi, mentre i secondi vi daranno accesso a delle loot box dove potrete trovare potenziamenti, skill, equipaggiamenti ed estetiche di vario genere. Queste cose saranno equipaggiabili in qualunque momento, rendendo i vari personaggi modellati sul giocatore. Nessuna microtransazione se non per i booster, che danno un 10% in più nell’accumulo dei punti.

Il gioco si svolgerà nel seguente modo: se il Mastermind dovrà quindi cercare di bloccare i sopravvissuti, quest’ultimi dovranno superare tre prove prima di scappare dalle stanze. La prima prova sarà quella di trovare dei pezzi di un puzzle e posizionarli, la seconda spingerà i sopravvissuti ad uccidere una guardia corazzata e (con la sua chiave magnetica) attivare tre terminali, mentre l’ultima indicherà dei nuclei da distruggere per poi fuggire. Ovviamente in tutto questo una moltitudine di trappole e nemici si pareranno in mezzo al team dei sopravvissuti, che potranno acquistare con dei crediti trovati in gioco degli oggetti di vario genere, oltre che uccidere l’eventuale Zombie Corriere che porta con se uno zaino pieno di oggetti utili.

Il tutto sarà gestito dal tempo a disposizione: verranno sottratti secondi preziosi quando i sopravvissuti subiranno danni, e al contrario aumenteranno quando i nemici verranno uccisi. A tempo scaduto, la partita andrà vinta direttamente al Mastermind. Le mappe ad ora sono 4, tutte diverse e ben strutturate (sebbene presentino delle costruzioni simili dovute al genere di gioco multiplayer).

I Sopravvissuti

Poveri malcapitati che si trovano nel mezzo di un esperimento stile Umbrella, i quattro sopravvissuti dovranno raggiungere l’obiettivo finale nel tempo stabilito sfruttando armi, equipaggiamento acquistato ed eventuali piantine o spray (tra le quali spiccano quelle gialle, che potenziano alcuni valori, e quelle blu, che curano lo status di veleno). Ogni sopravvissuto avrà delle abilità passive, attive (R1) e speciali (L1+R1): queste saranno personalizzabili sbloccando i vari livelli, e andranno ad affiancarsi all’equipaggiamento, che potrà tornarvi utile nel vostro stile di gioco.

I personaggi disponibili in questo momento sono 6 e si divideranno in supporto, offensivo e tank: ovviamente i primi avranno valore in termini di aiuto agli altri giocatori, gli offensivi saranno quelli pronti a distruggere dozzine di nemici e i tank dovranno convogliare il danno su di loro. Anche le abilità stesse, sebbene simili in termini di ruolo, saranno diverse in termini di azione: l’hacker, per esempio, andrà a dar fastidio al Mastermind, mentre il curatore penserà a risollevare gli alleati.

Mastermind

Se i quattro malcapitati dovranno cooperare, il Mastermind dovrà inventarsi dozzine di modi per ucciderli. Il giocatore potrà far uso di un mazzo di nemici, che potrà dispiegare in modo pratico (in base al livello di energia raggiunto) e veloce. Inoltre, raggiunto un certo livello nella barra Ultimate, il Mastermind potrà dispiegare la sua arma finale: i personaggi che potrete scegliere saranno 4 ad ora, e ognuno avrà la sua B.O.W. da utilizzare (e controllare in game attivamente).

Il giocatore potrà anche controllare i suoi zombie con la semplice pressione di un tasto, oltre che potenziarli con delle bombole o uccidere i sopravvissuti con delle mitragliette, entrambe equipaggiabili (con l’apposita carta) sotto alla telecamera. Saltando tra le varie telecamere sparse nella mappa, il giocatore dovrà stare dietro ai Sopravvissuti, e inoltre potrà posizionare delle trappole per rallentarli.

Sebbene la base del gioco sia ormai già vista, il resto è davvero interessante: il sistema di potenziamento e sblocco è divertente e incalzante, mentre il fatto di avere obiettivi sempre diversi da scovare richiede una certa abilità e cooperazione. Giocare come Mastermind è appagante e ricorda molto uno stile strategico con delle fasi attive, mentre essere tra i Sopravvissuti richiede gioco di squadra, e dà gioia nel poter maciullare orde di zombie di vario tipo.

Il punto focale del tutto risiede proprio nel supporto: se questa modalità – che preferiremmo definire come gioco a sé stante – riceverà il giusto supporto che Capcom ci ha dimostrato di saper dare, allora Resident Evil: Resistance potrà brillare negli anni a venire, implementando sempre di più nuovi nemici, nuovi sopravvissuti e nuove mappe.

Resident Evil: Resistance

8.5

Un comparto online fantastico, che pone i giocatori davanti ad una scelta: essere il malefico Mastermind dietro alla prova tra zombie e trappole, o essere uno dei quattro Sopravvissuti, con il solo obiettivo della fuga. Ben strutturato e bilanciato, il gioco presenta spunti interessanti e potrà brillare se riceverà il giusto supporto. Per ora, è una modalità divertente e originale, che ricorda un po' Resident Evil Outbreak ma che riesce ad avere una sua identità.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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