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Resident Evil: Welcome to Raccoon City – Recensione del reboot

La saga diย Resident Evil ha un reboot cinematografico, finalmente, e non resta che raccontarlo in questa recensione del nuovo filmย Resident Evil: Welcome to Raccoon City, il lungometraggio cinematografico prodotto dalle stesse personalitร  che hanno concepito, tra il 2002 e il 2016, la prima saga, quella inaugurata daย Paul W. S. Anderson che piano piano si รจ trasformata in… come dire: mondezza. Ma cerchiamo di fare ordine: nel 1996 esce il primo videogioco, nel 1998 si bissa il successo con l’intramontabileย Resident Evil 2 e l’anno successivo รจ il turno dell’ultimo capitolo per la primaย Play Station, che ha introdotto il famosissimo tyrantย Nemesis. A partire dal 2002 inizia la saga cinematografica, che nei primi due capitoli copre la storia diย Raccoon City, per poi passare alla fantasia piรน assoluta, fusa al delirio a partire dal terzo capitolo. Quasi tutte sensazioni negative insomma, a parte la mitica figura di Milla Jovovich, che comunque in sei film (solo di Resident Evil) non ha ancora imparato a recitare.

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Inizia una saga fedele ai videogiochi

Ed eccoci qui al 2021, quando finalmente si vuole creare unaย vera saga di Resident Evil, una che racconti la trama dei videogiochi, tanto bella, lunga, complessa, da poter ispirare intere enciclopedie e assolutamente trascurata in passato. Nasce quindi Resident Evil: Welcome to Raccoon City e subito, ad inizio recensione, non si puรฒ non dire che l’obiettivo รจ stato raggiunto, almeno in parte. Siamo nel 1998 a Raccoon City – quella vera, non Toronto (Resident Evil Apocalypse era girata nella grande cittร  canadese) – una piccola cittร ย (forse, in relazione alle dimensioni della stazione di polizia, ex museo, anche troppo piccola), dominata dalla Umbrella Corporation, che l’ha spremuta insieme ai suoi abitanti, diventando una grande azienda farmaceutica all’esterno ma conducendo esperimenti batteriologici illegali per oltre trent’anni, sottoterra, di nascosto.

C’รจ moltissimo da raccontare, ma il film non inizia proprio al massimo del ritmo, visto che si perde un po’ in rappresentazioni dei sogni di una Claire Redfieldย che sta dormendo, con la testa poggiata sul finestrino di un camion. Scopriamo cosรฌ che lei e il fratelloย Chris, che sta per raggiungere, da bambini vivevano nell’orfanotrofio di Raccoon City – quello apparso nel remake di Resident Evil 2 – diretto da un giovane William Birkin, scienziato proprio della Umbrella Corporation. Una prima forzatura non esistente nella trama dei videogiochi, ma che viene utilizzata in un colpo solo per introdurre i due fratelli, Birkin eย Lisa Trevor, anch’ella aggiunta nel recente videogioco remake. Il camion su cui Claire si trova รจ quello che in realtร , nel Resident Evil 2 originale, va a schiantarsi nel cuore di Raccoon City dividendo i due protagonisti,ย Leon Kennedyย e Claire Redfield in due campagne distinte. Nel film, il camion investe una donna zombie, che contagia il cane dell’autista, che contagia l’autista, che al mercato mio padre comprรฒ e che effettivamente, si schianta nei pressi dellaย Centrale di Polizia. Mentre Claire si ricongiunge al fratello in clima di grande odio familiare, un Leon completamente (e inutilmente) diverso dall’iconico Leon dei videogiochi, raggiunge il suo posto di lavoro, proprio allaย RPD (Raccon City Police Department) e si dimostra da subito “stupidissimo”. In una manciata di scene vediamo giร  in gioco Claire, Chris, Leon, Jill Valentineย eย Albert Wesker. Moltissimi personaggi chiave e praticamente tutta la squadraย S.T.A.R.S. bruciati da subito. A questo punto, effettivamente iniziano i dubbi.

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Welcome to la polverosa Raccoon City

La squadraย Alpha risulta dispersa tra le montagne Arklay (la trama diย Resident Evil 0ย edย 1) ed il comandante Irons invia la squadraย Bravo, in elicottero, per cercarne le tracce. Esse portano all’iconicaย Villa Spencer, dove Jill, Chris e Wesker iniziano ad indagare. Quest’ultimo possiede un piccolo palmare che gli fornisce istruzioni su cosa fare. I piรน appassionati del videogioco sanno giร , in qualche modo, chi glielo ha fornito. Nel frattempo Claire, Leon ed Irons resistono al dilagare dell’epidemia Zombie, cercando rifugio nella stazione di polizia. Qui avvengono forse le scene piรน deboli del film, seppur faccia davvero tanto piacere ritrovare riprodotte molto fedelmente le scenografie del grande atrio, gli uffici S.T.A.R.S, i corridoi e l’armeria. Contemporaneamente, invece, le scene piรน riuscite, accattivanti, inquietanti e rappresentative della vera essenza del polveroso Resident Evil dei videogiochi, hanno luogo a Villa Spencer, seppur con alcune differenze rispetto alla trama originale.

Quando tutte le carte vengono scoperte, la trama comincia a dirigersi verso una direzione obbligata, il finale che tutti si aspettano – quello della distruzione della cittร  di Raccoon City – ed il film acquista un buon ritmo, che forse si fa troppo frettoloso proprio sul finale. Buona la fotografia delle scene di Villa Spencer, buona laย colonna sonora, anche se a volte appena banale. Il film richiama bene le atmosfere che i veri fan della saga cercavano, le immagini che si aspettavano e, seppur con aspetti differenti, i personaggi. Quello che forse manca รจ la fedeltร  della caratterizzazione.

Il Leon di questo film รจ quasi imbarazzante rispetto al corrispondente videoludico, Jill รจ indecifrabile, Wesker รจ quasi incomprensibile ed appare un po’ di confusione, anche a causa della grande mole di situazioni in atto ed il poco tempo per raccontarle. Quello che manca, infatti, oltre all’attenzione per i dialoghi, รจ un po’ di sceneggiatura. Mancano delle scene, manca la grande pandemia che ha luogo in Raccoon City, sostituita da una graduale malattia degli abitanti che ha molto poco senso nell’economia della saga. Mancano i cittadini che cercano di rifugiarsi, manca la presenza dellaย Umbrella Corporation –ย rappresentata praticamente solamente da William Birkin e qualche soldato. Manca ilย NEST, se non per pochi fotogrammi, la struttura sotterranea in cui la Umbrella operava segretamente. Tutte mancanze, speriamo, che possano essere recuperate in qualche modo in un sicuroย sequel (giร  praticamente annunciato) che riprenda la storia non dalla fine, ma “di lato”, raccontando qualche altro lato dell’intrecciatissima vicenda che lega Wesker, Birkin, Ashford, i fratelli Redfield, Leon, Barry Burton, tutti gli STARS… eย Nemesis!

Resident Evil: Welcome to Raccoon City

7

Resident Evil: Welcome to Raccoon City รจ un buon tentativo di reboot della saga cinematografica, che riprende molto accuratamente le location e le atmosfere dei videogiochi, senza le esagerazioni che si sono viste nella saga precedente. Storia fedele, ma con delle differenze che possono risultare fastidiose se non approfondite in seguito.

Claudio Baldacci
Videogiocatore vecchio stampo, purista e rompiscatole. Di quelli cresciuti con Playstation 1, Playstation 2 e Game Boy Color. Amante del cinema e delle serie TV, sempre attento alle nuove uscite e speranzoso che nuovi e interessanti prodotti popolino la nostra vita fino a farci diventare asociali. No, forse questo รจ meglio di no. Speaker radiofonico di www.radioeverywhere.it dove il mercoledรฌ dalle 18 alle 20 parla di colonne sonore di film, videogiochi e tv e anche giocatore semi-professionista di Texas Hold'em. Basta.

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