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Residual – Recensione, un’avventura in pixel art tutta da scoprire

Sviluppato da Orangepixel e pubblicato da Apogee Entertainment, Residual è un intrigante indie uscito per Nintendo Switch e PC nel quale dovrete sopravvivere all’immensità dello spazio. La produzione si configura come un survival 2D caratterizzato da un ricco mondo generato proceduralmente. Conseguentemente, nel caso in cui doveste sopraggiungere al game over, vi ritroverete in un pianeta completamente diverso da quello che stavate esplorando fino a pochi istanti prima. Non solo, ci sono un sacco di puzzle che, una volta risolti, vi daranno accesso ad altre regione del pianeta, aprendovi nuove opportunità ludica; ma senza perdere ulteriore tempo, ecco qui la nostra recensione di Residual.

La paurosa vastità dell’universo

Residual inizia in un modo davvero classico e che non dà spazio a interpretazioni: la navicella spaziale dove vi troverete si schianterà su un pianeta alieno. Per fortuna il nostro protagonista non sarà solo, visto che al suo fianco ci sarà il Personal Disaster Bot che lo aiuterà nella raccolta d’informazioni e gli darà una mano nel capire come riparare le navicella. Il mondo di gioco si caratterizza per un ciclo giorno/notte che avrà un influenza diretta sulla stamina del vostro alter ego digitale. Perché sì, come ogni survival che si rispetti, anche in questo avrete una serie di parametri da tenere sott’occhio, con i più importanti che saranno, ovviamente, la salute e la stamina. Durante la notte perderemo stamina più lentamente, ma di contro non potrete ottenere energia solare, mentre di giorno avverrà l’esatto contrario. Il vostro obiettivo sarà quello di trovare le risorse che il mondo propone, quali metalli, acqua e grafite, giusto per citarne qualcuno, i quali verranno poi utilizzati per la creazione di nuovi oggetti utili per la vostra avventura. Ma soprattutto, realizzare l’oggetto giusto e piazzarlo nell’area corretta vi permetterà di velocizzare il processo di ottenimento di alcune risorse, oppure di riparare qualche parte danneggiata della nave.

residual recensione

Inoltre, ci sarà anche un po’ di esplorazione verticale, ma principalmente verso il basso. Per scovare queste peculiari aree del pianeta dovrete esplorare parecchio e solo una volta trovate avrete l’opportunità di utilizzare i vostri strumenti per scavare. Queste brevi fasi ludiche si presenteranno sotto forma di puzzle durante i quali dovrete capire come scavare il terreno, ma la sfida generale è tarata verso il basso, così da non spezzare troppo il gameplay. Per quanto riguarda i comandi, questi sotto piuttosto semplici e intuitivi. Si vede che gli sviluppatori hanno voluto rendere Residual il quanto più accessibile possibile, così da renderlo papabile anche per giocatori occasionali o con poco tempo da poter dedicare a questo media, il che si sposa davvero bene con Nintendo Switch

Un po’ di luce, grazie

Come avrete già notato dalle immagini presenti in questa nostra recensione, lo stile grafico scelto per Residual è la pixel art, il quale raramente viene accostato al mondo dei survival, vista l’importanza di riconoscere immediatamente i materiali che ci circondano e gli oggetti sparsi in giro per la mappa. Per ovviare a questo potenziale problema, gli sviluppatori hanno quindi pensato d’inserire dei prompt nel momento in cui si dovesse pestare qualcosa, con due opzioni a schermo: “Analizza” per le risorse sconosciute o, semplicemente, il nome di ciò che stiamo per raccogliere. L’unico difetto di questa scelta sta nell’illuminazione, specialmente nel momento in cui si esplorano le mappe sotterranee citate poco sopra. Quando ci si ritrova immersi nel buio diventa infatti davvero difficile capire se si sta andando nella direzione giusta o se ci staremo dirigendo verso un qualche burrone. Detto questo, le animazioni ci sono parse ben realizzate e non presentano nessun problema di clipping.

residual recensione buio

La colonna sonora si è rivelata qualitativamente piacevole, con tracce musicali che nella propria semplicità ben si sposano con il senso di spaesamento che il vasto pianeta punta a offrire. Gli effetti sonori  seguono invece uno stile spiccatamente cartoon che ben si sposa con il mondo di gioco e il suo art design. Come avrete capito leggendo questa nostra recensione, Residual è insomma un titolo che merita di essere giocato. L’opera si configura come un’avventura leggera e che per certi versi non vuole farsi prendere neanche troppo sul serio, viste le tante battute del nostro bot, ma al contempo svolge egregiamente il suo lavoro. Siamo insomma innanzi a un prodotto ottimo per chiunque volesse avvicinarsi al genere, capace d’intrattenere e di mettere in mostra un proprio apprezzabile carisma.

Residual

7.5

Residual è un titolo indubbiamente intrigante e che potrebbe venir riassunto in due semplici parole: leggero e impegnativo. Infatti, con le sue meccaniche e la sua accessibilità riesce a configurarsi come una produzione tanto semplice da giocare quanto intricata man mano che si avanza in-game. Insomma, un prodotto perfetto sia per i neofiti desiderosi di approcciarsi al genere che agli utenti più navigati.

Angela Pignatiello
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.

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