VideogiochiRecensione

Resolutiion – Recensione del lavoro targato Monolith of Minds

Al contrario delle produzioni più blasonate, il mercato indie può regalare una sana dose di tentativi che si distanziano notevolmente dalla norma. Opere a basso budget possono quindi permettersi idee fantasiose, e applicarle in maniera per nulla prevedibile, fornendo di conseguenza molte sorprese ai giocatori che si approcciano a questo mondo in continua evoluzione. Fra i titoli che compongono quest’insolita lineup nel 2020 troviamo Resolutiion, un gioco sviluppato da due fratelli tedeschi che ha già fatto il suo debutto su Nintendo Switch e su PC.

Resolutiion

Il lavoro del team, che prende il nome di Monolith of Minds, si presenta con una grafica senza dubbio particolare e legata allo stile del pixel art, che tuttavia offre delle gamme cromatiche davvero iconiche per l’opera. Il tutto è proposto assieme a una narrazione assai interessante, la quale è già stata accennata nel corso della nostra anteprima di Resolutiion, e dopo una lunga attesa siamo finalmente riusciti a testare a fondo quest’intrigante produzione. Negli scorsi giorni abbiamo infatti giocato la versione Nintendo Switch del gioco, analizzando di conseguenza i suoi punti di forza e gli sbocchi inaspettati che lo sviluppatore ha deciso di offrirci: vediamo quindi insieme di che pasta è fatto Resolutiion!

L’assassino e l’intelligenza artificiale

L’avventura è animata da un protagonista estremamente cupo, senza plausibili risposte da fornire al giocatore. Neanche lui sa infatti quanto stia avvenendo nel corso della suo viaggio, in quanto viene guidato da un’intelligenza artificiale che impartisce ordini con obiettivi in questo caso ben precisi, all’inizio sconosciuti e via via sempre più chiari. L’intera narrazione è tuttavia portata avanti da scelte ben precise, che spingono l’utente a riflettere sul mondo di gioco con cui s’interfaccia. Questo non vuole in alcun modo spiegare i suoi segreti e le vicende, in quanto è compito del giocatore stesso esplorare ogni angolo della mappa in cerca di ulteriori informazioni, necessarie per comprendere e apprezzare la trama del gioco.

Resolutiion

La narrazione di Resolutiion è davvero particolare, in quanto offre una trama estremamente interessante, la quale va tuttavia scoperta attraverso l’esplorazione degli ambienti di gioco.

Scavando a fondo è possibile vivere una storia profonda, tetra e interessante, che riesce a intrigare senza alcun dubbio. Questa può essere però uno scoglio per molti utenti, in quanto lo sviluppatore ha deciso di fornire i dettagli che esplicano le vicende minuziosamente, rendendo il tutto letteralmente incomprensibile fino a poche ore dall’arrivo al finale. Allo stesso modo quindi, il titolo riesce a farsi apprezzare maggiormente una volta scoperto nei suoi mille dettagli, rimanendo impresso nel cuore dei giocatori che hanno voluto approfondire questo particolare universo narrativo, plasmabile attraverso delle scelte atte a delineare la posizione del protagonista. Il tutto si svolge con una visuale isometrica, in delle mappe che offrono anche delle peculiarità tipiche dei metroidvania. Il personaggio presenta nelle fasi iniziali poche possibilità di approccio ai molti nemici, che vengono ampliate poco a poco mentre si procede negli scenari espansi e perfettamente collegati. Il gameplay frenetico riesce da sé a tenere il giocatore incollato allo schermo, proponendo spesso prove particolarmente difficili, in cui la mancanza di concentrazione porterà all’inevitabile game over. Con il passare del tempo, però le possibilità di approccio aumenteranno esponenzialmente, rendendo il combat system via via sempre più complesso e intrigante.

Resolutiion

Alla scoperta del cupo mondo di Resolutiion

Tecnicamente il gioco è pienamente riuscito sulla console ibrida di Nintendo, in quanto mantiene la sua vena artistica ispirata e l’accompagna con 60 fotogrammi al secondo.

I molti combattimenti prendono forma in scenari realizzati tramite uno stile da pixel art, i quali risultano estremamente gradevoli e magnifici considerando i comparti grafici di riferimento. Tuttavia, una palette cromatica decisamente sopra le righe porta spesso molta confusione, non permettendo in vari casi una chiara comprensione di cosa stia avvenendo su schermo. La realizzazione artistica spicca particolarmente, dando linfa vitale all’opera già a un primo sguardo, considerando tuttavia che si tratta di una veste anche in questo caso non adatta a tutti. Gli scenari sono però tutti ottimamente realizzati e differenziati, oltre che collegati al meglio in una mappa davvero interessante, che richiede tuttavia un po’ troppo tempo per essere percorsa a ritroso.

Su Nintendo Switch il gioco offre delle performance davvero ben riuscite, per moltissimi fattori. Alcune features della console ibrida sono state trasmesse in-game, soprattutto per quanto riguarda la potente vibrazione di accompagnamento. Questa è utile nel corso delle scene più emblematiche e concitate, in quanto coinvolge in maniera esuberante al primo attimo di distrazione, assieme a delle musiche a tema cyberpunk davvero apprezzabili e talvolta anche inquietanti. La piacevole sorpresa arriva soprattutto per quando riguarda il framerate su cui si attesta Resolutiion, in quanto parliamo di ben 60 fotogrammi che si allontanano dalla stabilità in occasioni alquanto rare. Le impostazioni di gioco sono inoltre ben curate e offrono varie personalizzazioni interessanti, anche se è purtroppo letale per la narrazione la mancata localizzazione nella lingua italiana.

Resolutiion

7.9

Resolutiion è un titolo indie pieno di sorprese, in grado di catturare il giocatore nel suo universo tenebroso e pieno di interessanti peculiarità. Il suo difetto più grande risiede nella poca accessibilità per i giocatori, in quanto l'opera non vuole adattarsi ma essere vissuta per quanto pensato alla base, attraverso la ricerca di molte informazioni nella mappa. Il tutto porta tuttavia a una storia davvero ben realizzata, che accompagnata da un gameplay divertente e da un comparto tecnico su Switch pregevole riesce a farsi amare con facilità, nonostante la mancanza della lingua italiana.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche