VideogiochiNews

Returnal: lo sparatutto di Housemarque sarà meno punitivo di quanto pensiate

Una delle esclusive Sony PlayStation 5 maggiormente attesa dai rispettivi fan, è sicuramente il titolo Returnal sviluppato da Housemarque. Tuttavia, quella che sembrerebbe essere una sfida punitiva che il gioco avrà da offrire, in realtà è ben diversa da quanto si possa pensare. I termini utilizzati quali “rogue-like” e “rogue-lite”, quindi, non sono effettivamente da intendere come un limite per il gioco, bensì un modo per rendere il prodotto maggiormente interessante e “fresco”, senza dover intimidire i futuri giocatori della sfida che gli si porrà davanti. A dare manforte a quanto espresso ci ha pensato il direttore marketing Mikael Haveri che, durante una recente intervista con una testata giornalistica estera, ha voluto fare alcune precisazioni riguardo il gioco e la curva di difficoltà che esso proporrà:

In generale, ciò che accade quando giochi tanto tempo al titolo, è che ti permette di aprire più percorsi da scegliere e di prendere e costruire la tua strategia. Quindi, ad esempio, dopo aver sconfitto il primo boss [per la prima volta], il portale per il bioma successivo si apre e rimane aperto per le sessioni successive. In questo modo, puoi sempre tornare dal boss, equipaggiarti, ottenere molti miglioramenti della salute, aumentare di livello il tuo personaggio, le tue abilità e le tue armi. Tutte queste cose si sommano per rendere la corsa davanti a te un po’ più facile. Certo, il riferimento al genere rogue-like può effettivamente intimidire, ma alla fine serve solamente a garantire molta più varietà a uno sparatutto in terza persona che, così, diventa decisamente più interessante.

Alle parole del direttore marketing di Returnal si sono poi aggiunte quelle di Harry Krueger:

La difficoltà del gioco non sarà poi così rigida, punitiva o addirittura intimidatoria come potrebbe sembrare a prima vista. Il nostro è un gioco progettato per offrire una grande varietà e rigiocabilità per tutti,

Andrea Ferri
Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche