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RiMS Racing – Recensione, la simulazione secondo Nacon

Quella dei racing game è una gara vera e propria, con i publisher e sviluppatori più influenti in questo genere videoludico a competere costantemente al fine di portare sul mercato il gioco di corse migliore. Quest’ultimo aggettivo però è generalmente molto astratto, in quanto ogni produzione eccelle in alcune componentistiche dove un’altra può invece peccare: nei racing game, tuttavia, è quasi sempre essenziale raggiungere un livello di simulazione quanto più rasente alla perfezione. RiMS Racing va verso una direzione molto interessante, cercando di raggiungere sì picchi simulativi particolarmente elevati, ma aggiungendo al contempo alcuni particolari elementi ludici che si ibridano in modo superbo al sistema finale.

RiMS Racing vuole gettarci nei panni di un pilota un po’ tutto fare, il cui compito sarà anche quello di effettuare una costante manutenzione del proprio mezzo. Soprattutto durante la carriera sarà essenziale non solo ponderare correttamente la scelta verso il mezzo da portare in pista, ma anche decidere in che modo dovremo potenziarlo o migliorarlo al fine di sfruttare le peculiarità del tracciato e della gara. L’elemento di personalizzazione è fortemente presente e incide non poco sul gameplay, costringendo quindi l’utente a imparare come personalizzare la propria moto nel migliore dei modi. 

RiMS Racing: il plus ultra della simulazione

Tutti gli elementi principali della stessa potranno essere rimossi e sostituiti, potenziati o riparati dopo una gara, cosa che avviene nella maggior parte dei casi con dei semplici mini-giochi in stile quick time event. Sebbene non sia possibile compiere degli errori, si tratta di qualcosa che non abbiamo quasi mai visto in alcun racing game, soprattutto perché questo aspetto si estende anche alle stesse gare. Di fatti, se durante una corsa noteremo problemi di qualunque tipo con il nostro mezzo, potremo avviare uno strumento di diagnostica in tempo reale che ferma momentaneamente il gioco e offre informazioni dettagliate sui componenti della moto. Questo elemento ludico ci è parso non solo molto utile ma anche particolarmente interessante in quanto è parte integrante di ciò che caratterizza maggiormente RiMS Racing.

Nel caso in cui dovessimo cambiare un pezzo, fare rifornimento o sistemare la pressione delle gomme, potremo fermarci in un pit stop e migliorare il mezzo tramite i già citati quick time event, che stavolta necessiteranno di reale velocità in quanto dovremo giustamente tornare in pista quanto prima possibile. Sotto l’ambito della personalizzazione e dal lato tecnico, RiMS Racing è un must per tutti gli appassionati di racing game automobilistici, un’opera realmente degna di nota e che merita di essere provata se ne siete interessati anche solo lontanamente. Non è certamente perfetta, dato che presenta un sistema di calcolo delle penalità a dir poco mal realizzato e una notevole scarsità sia di moto che di tracciati.

RiMS Racing

Alta qualità, poca varietà

RiMS Racing conta purtroppo solo 8 mezzi di altrettante case produttrici, scelti ad-hoc dal team di sviluppo, oltre che soltanto 15 circuiti (di cui 10 ufficiali). Insomma, “varietà” non è certamente un aggettivo con cui potremmo definire l’opera di Nacon, ma confidiamo che il possente comparto di personalizzazione, con oltre 500 pezzi intercambiabili, e la presenza di futuri DLC, possano aggiungere un pizzico di diversità sul lungo termine. O almeno, lo speriamo!

A sorprenderci non è stato però soltanto l’impianto ludico, la cui natura simulativa è egregiamente avvalorata da una possente personalizzazione, ma anche da un comparto grafico a dir poco incredibile. Su un PC con una RTX 2060 e un Ryzen 5 non propriamente recente (mettiamo le mani avanti) l’opera mostra dei muscoli davvero ben definiti, e ribadiamo quanto ci siamo ritrovati sorpresi di fronte a cotanta spettacolarità. Le immagini sono molto definite e pulite come pochi altri titoli recenti, incluse produzioni tripla A: il team di sviluppo ha fatto davvero un ottimo lavoro nel realizzare delle ombre e un sistema di illuminazione impeccabile, assolutamente inattaccabile e capace di donare fedeltà anche – e soprattutto – ai modelli di moto e piloti. 

Nota di merito anche al frame rate, decisamente molto più stabile di quanto ci saremmo aspettati, letteralmente in ogni situazione. Nel complesso, di fatti, il comparto tecnico ha dimostrato un grande lavoro di ottimizzazione generale, senza mostrare mai dei veri e propri punti di debolezza o instabilità. Tuttavia, dobbiamo necessariamente puntare il dito verso l’elemento che più grava sull’intero impianto grafico: durante le gare è possibile notare sullo sfondo dei tremendi pop-up, prevalentemente di elementi scenici come alberi, che appaiono in modo sin troppo vistoso di fronte gli occhi del giocatore. 

Per quanto la spettacolarità faccia sempre da regina durante le gare, questo piccolo difetto si mostra invece molto più gravoso di quanto sarebbe dovuto essere, sebbene sia probabilmente uno dei dettagli che avvalorava la stabilità di cui vi parlavamo in precedenza. Citiamo anche che RiMS Racing spesso fatica molto nel caricare rapidamente i vari circuiti e, per qualche motivo, anche le moto nelle schermate di personalizzazione. Molto probabilmente su PlayStation 5 e Xbox Series X|S, così come installando il titolo su un SSD su PC, questo problema sarà altamente arginabile, ma troviamo comunque difficile che non si sia riuscito a trovare un modo per velocizzare i caricamenti sulle piattaforme con un normale hard disk.

Esclusi questi piccoli difetti, dobbiamo ammettere che RiMS Racing è uno spettacolo visivo in quasi ogni situazione, se escludiamo quelle poche scene in cui vediamo i terribili volti delle persone. La produzione targata Nacon ha dimostrato di potersi difendere contro altre di grandissimo spessore, e fa ancor più piacere vedere quanto un team italiano sia riuscito a confezionare un’opera così incredibile e complessa. 

RiMS Racing

8

Ad averci sorpreso e convinto, di fatti, è proprio la completezza di elementi che compongono RiMS Racing e che lo rendono un titolo che tutti gli appassionati del genere devono assolutamente provare, meglio se su PC o su console di nuova generazione. L’opera viene presentata particolarmente smussata in molti elementi che sarebbero potuti essere difetti, sebbene sia lontana dalla perfezione assoluta. Ancor più incredibile è il modo in cui si è riuscita a caratterizzare di fronte alle tantissime altre opere già presenti sul mercato, grazie a un comparto di personalizzazione funzionante e molto più interattivo di molti altri a esso simile. Peccato soltanto per la scarsità di moto e circuiti, ma speriamo comunque in un buon supporto sul lungo termine che possa avvalorare maggiormente il titolo.

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