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Robert Downey Sr è morto all’età di 85 anni

Robert Downey Sr, il papà dell’iconico attore che interpreta Iron Man nei Marvel Studios, Robert Downey Jr, è morto all’età di 85 anni.

Nato a Manhattan nel 1936, Downey Sr è stato un attore e filmmaker, autore del satirico Putney Swope contro l’establishment. La sua è stata una figura iconica nel cinema a basso budget degli anni ’60. È stato aiuto regista nel film comico con Dick Van Dyke Cold Turkey, arrivato da noi con il titolo Una Scommessa in Fumo.

L’ingresso nel cinema mainstream è avvenuto all’inizio degli anni 70, con il film Greaser’s Palace, commedia piuttosto controversa che unisce temi biblici ad un western che non è stato visto particolarmente di buon occhio dalla critica dell’epoca, ma nel tempo è diventato un cult.

Downey Sr ha spaziato anche tra più generi tra il grande e il piccolo schermo, lavorando in alcuni importanti programmi televisivi tra cui l’iconica serie di Rod Serling, Ai Confini della Realtà. La sua carriera al cinema è durata fino al 2011, anno in cui è comparso nel suo ultimo film, Tower Heist.

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Gli echi dei suoi lavori possono essere visti nel documentario firmato dal figlio, intitolato The Last Party, dove Downey Jr ha riproposto con una chiave umoristica e anche critica le elezioni presidenziali del 1992.

Il rapporto con lo stesso Downey Jr è stato difficile sin da quando lui era in giovane età, come ha confermato più volte durante le interviste. Il vizio del fumo del padre negli anni è diventato l’unico modo per dimostrare al figlio il proprio affetto, cosa che poi ha portato il giovane attore ad avere noti problemi e dipendenze da alchol e droga.

Tuttavia, c’è da dire che è grazie al padre se è riuscito ad emergere nel mondo del cinema: a soli 5 anni ha esordito nel film Pound e poi successivamente nel già citato Greaser’s Palace, anni e anni prima della sua rinascita nel ruolo iconico di Tony Stark nei film Marvel.

Giulio Bruschini
Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.

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