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ROG Phone 3 – Recensione del telefono da gaming top di gamma

Pur avendo già innovato il mercato dei telefoni con il suo ROG Phone I, Asus si è dilettata successivamente in ulteriori rivisitazioni ufficiali. Parliamo del ROG Phone II, il quale ha fissato dei nuovi standard per il gaming su mobile, elevando all’ennesima potenza le possibilità dei videogiocatori in quest’ambito. Il mondo dei videogiochi su smartphone è ancora in piena fase di sviluppo, ma l’azienda ha deciso di puntare fin da subito le sue energie su quest’ultimo, proponendo dei modelli che risultino perfetti anche per i nuovi titoli che faranno il loro debutto sugli store per telefoni. La sua ultima innovazione in quest’ambito è proprio il nuovissimo ROG Phone 3.

Abbiamo a che fare con una nuova rivisitazione che non si discosta particolarmente dal precedente modello, ma che punta ad ampliarne le possibilità, seguendo la linea dell’estrema qualità iniziata con il primo smartphone targato Republic of Gamers. È chiaro quindi che l’obiettivo a cui Asus punta sia la vetta dei dispositivi top di gamma, che s’intenda impiegare l’articolo semplicemente per videogiocare o come telefono classico in grado di svolgere tutte le azioni quotidiane con estrema velocità. Scopriamo quindi quali sono le sue aggiunte e le sue mancanze, oltre che le sue potenzialità per i consumatori.

Il ROG Phone è pronto a impressionarci

Ad accoglierci nella nostra esperienza top di gamma troviamo una confezione piuttosto stravagante, dal design aggressivo e ben realizzato, che oltre al telefono contiene diversi articoli da considerare. Si parte con l’AeroActive Cooler 3, nuovo modello dell’accessorio dedicato alla dissipazione del dispositivo, che non è assolutamente necessario durante le ore di utilizzo visto l’ottimo sistema di raffreddamento integrato, ma che permette l’utilizzo della porta jack (non inclusa di base nella scocca) e migliora senza dubbio le temperature. Troviamo anche dei gommini atti a coprire i cavi per le porte non utilizzate, oltre che l’alimentatore da 30W, un cavo da USB-C a USB-C, una cover bumper di plastica di ottima qualità e un adattatore da USB-C a jack. Fra 5G e Wi-Fi 6 dual band anche i collegamenti wireless non sono stati trascurati.

La scocca del telefono è davvero solida e grande, vista la presenza del pannello da 6,59 pollici. Il peso è purtroppo un fattore rilevante, questo dato anche dallo spessore piuttosto accentuato, ed è chiaro che il dispositivo non sia pensato per l’utilizzo con una singola mano, il quale è ovviamente possibile ma a tratti scomodo. Vista la presenza di un display così grande, non mancano però per fortuna le feature dedicate alle interazioni con due mani. Una su tutte riguarda gli Air Trigger posti su uno dei due lati lunghi, ottimi per giocare o per alcune associazioni comode durante l’utilizzo più classico. Parlando invece del pannello principale, troviamo un AMOLED con risoluzione di 2340×1080, poco più di Full HD, accompagnato dalla tecnologia HDR10+ e da un refresh rate massimo di 144hz, il meglio del meglio nel campo della telefonia. Il feedback durante l’utilizzo è quindi davvero sensazionale, poiché la fluidità è accentuata anche dalla latenza al touch di 25 millisecondi e dal sampling di 270hz.ROG Phone 3

La fotocamera del telefono non è chiaramente in linea con i modelli top di gamma presenti sul mercato, in quanto il dispositivo è pensato per altre funzionalità: tuttavia, questa è comunque piuttosto buona. La frontale da 24MP permette la registrazione di video in Full HD a 60 fps di buona qualità, grazie anche alle tecnologie impiegate per il miglioramento dell’immagine. La tripla camera principale da 64MP offre diverse funzioni, tra cui lo zoom digitale fino a 8X, seppur per entrambe sarebbe stato possibile per certi versi offrire una migliore accuratezza dei colori.

Nessun compromesso

Per quanto riguarda le componenti interne, nulla è stato davvero lasciato al caso. Il processore Snapdragon 865 Plus Octa Core da 3,1 Ghz rende l’apparecchio estremamente performante, grazie anche alla scheda video Adreno 650 che può avere 12 o 16GB di RAM LPDDR5 in base al modello, ma che ovviamente risulta più che sufficiente in entrambi i casi al giorno d’oggi. Purtroppo, non è possibile inserire una SIM per espandere la memoria da 512GB o 256GB (ancora in base al modello), il che è una grande pecca del dispositivo. La batteria da 6.000 MAh permette la ricarica ultra rapida (anche con il caricabatterie in dotazione), ma il telefono non consente l’utilizzo della ricarica wireless. L’ottimizzazione grazie all’ottimo lato software del dispositivo permette una durata alquanto discreta, che può essere migliorata anche dall’utente in base alle varie impostazioni, evitando ad esempio l’eccessivo utilizzo della Modalità X, la quale massimizza le performance consumando maggiore energia.

Sul campo dei prezzi, Asus è sicuramente riuscita a proporre delle ottime offerte in base al prodotto presentato, che potrebbero però non essere perfette per tutti gli utenti, in quanto lo smartphone mira ovviamente a dei target ben precisi e non è adatti a tutti. La Strix Edition dell’Asus ROG Phone 3, ovvero la “peggiore” si presenta con 8GB di RAM e 256GB di memoria, con un processore che offre prestazioni leggermente meno interessanti, al prezzo di 799€. Il modello base del ROG Phone 3 si presenta invece con 12GB di RAM e 512GB di memoria al prezzo di 999€ circa. La miglior opzione è invece formata da 16GB di RAM e 512GB di memoria, ed è commercializzata al prezzo di 1.099€ circa.

ROG Phone 3

8.7

L'Asus ROG Phone 3 è un telefono a dir poco perfetto per l'ambito del gaming, grazie alle sue molte feature presenti sul campo dell'hardware e del software, senza contare la sua potenza davvero smisurata. Sul campo quotidiano purtroppo il peso e la grandezza possono risultare un fattore negativo, come anche la telecamera non ancora perfezionata dall'azienda rispetto ai precedenti modelli. La nuove rivisitazione della serie ROG Phone è sicuramente promossa, anche se non adatta a tutti.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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