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Rogue Company – Recensione del gioco su Xbox Series X

Dopo il suo debutto in Early Access, lo sparatutto tattico Rogue Company ha continuato a evolversi nel corso del tempo, perfezionando la sua offerta contenutistica e limando le sue problematiche. Abbiamo già avuto modo di recensire in maniera approfondita l’opera di Hi-Rez Studios, e potete consultare l’articolo dedicato attraverso il post allegato qui di seguito. Vogliamo parlare invece oggi della versione next-gen dell’opera, che abbiamo infatti avuto modo di testare su Xbox Series X.

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Avendo provato il titolo su PC abbiamo avuto modo di vivere l’esperienza più completa, considerando ovviamente il maggior supporto alle periferiche e una la quantità non limitata di FPS, come vale anche per le impostazioni grafiche. Tuttavia, come è ormai noto le console di nuova generazione riescono a raggiungere con successo anche i 120 FPS, nonché ad offrire un’esperienza qualitativamente a livelli altissimi. Scopriamo quindi cosa è emerso dalle nostre prove con Rogue Company su Xbox Series X.

Rogue Company nella sua versione next-gen

I Rogue, operatori davvero particolari che colorano questo titolo, sfrecciano ai massimi dettagli sulla nuova console di casa Xbox. Gli scontri multiplayer, adesso più vari e anche arricchiti dalla presenza di un sistema di classificate alquanto intrigante, possono essere vissuti con risoluzione Full HD, 2K o 4K a ben 120 FPS stabili. Sul campo grafico il risultato è sicuramente eccellente, nonostante questo non raggiunga in ogni minuzia la versione PC, notare delle differenze sarà davvero difficile, specialmente nei momenti più concitati delle partite. Una nota dolente va purtroppo posta per il supporto a mouse e tastiera non ancora perfezionato, che vista la presenza del cross-play con PlayStation, Nintendo Switch e PC andrà migliorato.

Rogue Company

Molto semplicemente, non è possibile navigare nei menù delle lobby e in-game con le periferiche PC (vale anche per l’essenziale negozio, vi servirà quindi imbracciare un controller per poter acquistare i potenziamenti). Inoltre, nonostante la console riceva gli input corretti e permetta di eseguire ogni azione, mostra nei suggerimenti i tasti del pad proprietario Xbox al posto di quelli di mouse e tastiera, creando confusione in non poche occasioni.

Possiamo comunque dire che questa versione, nonostante qualche pecca evidenziata pocanzi, risulta ben realizzata e riuscita. Il gioco in sé per sé continua ad essere divertente, specialmente se si considera la nuova grossa mole di contenuti presentata dallo sviluppatore e l’ormai – quasi – totale assenza di bug nel corso delle partite. Il nostro consiglio è quello di dare una chance a quest’opera ormai free to play, specialmente se siete amanti degli sparatutto e della tattica, in quanto potrete dar vita a degli scontri davvero interessanti con i compagni di team casuali o con i vostri amici.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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