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Röki – Recensione del titolo targato Polygon Treehouse

L’epoca vichinga e la tradizione scandinava sono elementi particolarmente ricorrenti nel mondo audiovisivo negli ultimi anni. Il contesto norreno, infatti, sta andando parecchio di moda in questo particolare periodo storico, basti pensare alla serie TV Vikings, all’ultimo capitolo della saga di God of War, a Hellblade: Senua’s Sacrifice e all’imminente Assassin’s Creed Valhalla. Una cosa che invece col tempo è passata di monda, o comunque si è evoluta in maniera netta rispetto al passato, è l’avventura grafica, un genere che dopo l’immortale Grim Fandango della LucasArts è andato via via scemando cedendo il posto agli Interactive Drama. Anche i ragazzi di Polygon Treehouse con Röki hanno deciso di attingere a piene mani dalla cultura norrena, immergendosi però proprio in quel genere di nicchia dei classici punta e clicca. Saranno riusciti nell’impresa di regalare al giocatore un prodotto interessante con queste premesse?

Una fiaba in movimento

I fondatori di Polygon Treehouse, ovvero Alex Kanaris-Sotiriou e Tom Jones, sono due ex dipendenti di Sony e Guerrilla Games che si sono occupati anche della saga di Killzone. Ovviamente, l’esclusiva Sony e Röki non hanno nulla in comune, e in generale il titolo preso in esame oggi si distanzia anche dai videogiochi a tema norreno citati in apertura. Röki è una fiaba originale che affronta tematiche importanti e che parla in maniera universale.

RökiLa storia vede protagonisti Tove e il suo fratellino Lars. La protagonista Tove è diventata la donna di casa dopo la morte della madre, evento che ha fatto cadere il padre dei due in un profondo stato di angoscia e depressione. Mentre il padre dei due protagonisti non fa altro che dormire nella speranza di rivedere l’amore perduto nei meandri del suo subconscio, avviene qualcosa di terribile. Lars verrà rapito da una misteriosa creatura e Tove si ritroverà ad intraprendere un pericoloso viaggio alla ricerca del fratellino.

Röki, come ogni fiaba che si rispetti, ha un puro intento pedagogico, presentando vari elementi narrativi reali del nostro vivere quotidiano traslati in questa storia fantasy. Il risultato è emotivamente forte, dimostrando le grandi capacita narrative del team di sviluppo nel trattare determinate tematiche, come ad esempio la lotta contro i nostri demoni interiori, l’amore familiare, la solitudine e l’accettazione di ciò che riteniamo diverso. Un viaggio formativo che riuscirà a colpirvi nel profondo.

Un (dispersivo) punta e clicca

Come già detto in precedenza, Röki è un’avventura grafica punta e clicca che basa il suo gameplay sulla risoluzione di enigmi e sull’esplorazione. Tove avrà a disposizione uno zaino che fungerà da inventario, dove troveremo tutti gli oggetti raccolti nelle varie aree di gioco che poi dovranno essere utilizzati per risolvere gli enigmi ambientali, come da prassi per questo genere. I vari oggetti, inoltre, potranno essere combinati. Molto spesso capiterà di rimanere bloccati in alcuni enigmi, ma in soccorso del giocatore arriverà il diario nel quale sono presenti varie annotazioni legate alla mappa di gioco, oltre che ai collezionabili e ai badge. La protagonista, durante il corso dell’avventura, annoterà le varie scoperte fatte, segnando anche le situazioni rimaste in sospeso e gli oggetti ancora da trovare.

RökiRöki, a differenza di altri giochi appartenenti al medesimo genere, offre una struttura di gioco libera. Al fine di trovare il fratellino Lars, Tove dovrà avventurarsi nella foresta che funge da cardine nell’esperienza ludica in aree liberamente esplorabili tutte collegate tra loro. Questo sarà possibile grazie a dei particolari alberi secolari che consentiranno al videogiocatore di utilizzare il viaggio rapido tra una zona e l’altra della mappa.

Tale libertà di gioco, però, spesso risulta un’arma a doppio taglio. Infatti alcuni enigmi saranno interconnessi tra varie aree di gioco; ciò significa che un determinato oggetto raccolto in un specifico luogo tornerà utile solo in un’altra zona, alle volte parecchio avanzate. Questo si traduce spesso in un backtracking alle volte parecchio frustante, con soluzioni degli enigmi tutt’altro che intuitive. Alle volte ci ritroveremo costretti ad andare a tentativi al fine di risolvere determinati enigmi, e se da un certo punto di vista ciò non è troppo dissimile da altre avventure grafiche del passato, dall’altra faccia della medaglie certi puzzle sono a dir poco inverosimili. Un consiglio utile per affrontare al meglio l’esperienza è quello di prendere appunti a mano, come si faceva ai vecchi tempi. E ciò, da un certo punto di vista, ha un suo fascino.

Questo difetto è leggermente sopperito dall’ottima accessibilità del titolo. Oltre all’ottimo adattamento in italiano, che per un titolo di questo tipo è essenziale per chi non conosce la lingua inglese, i vari oggetti con la quale è possibile interagire saranno evidenziati tramite la pressione di un tasto, rendendo l’intera esperienza decisamente meno frustante.

Un magnifico Art Design

Röki è un titolo artisticamente magnifico. Il particolare stile grafico, che rende il prodotto molto leggero e quindi fruibile anche a coloro che non posseggono un PC performante, è perfettamente funzionale a creare una bellissima atmosfera fiabesca. Inoltre, l’uso della telecamera è stato gestito benissimo dal team di sviluppo. La regia infatti tenderà ad avvicinarsi o ad allontanarsi da Tove in base a ciò su cui si vuol dare il focus principale. In alcuni momenti la protagonista sarà al centro dell’inquadratura, soprattutto nei momenti più intimi e claustrofobici, mentre in altri sarà sommersa da alcuni elementi mastodontici di certe aree.

RökiGioca un ruolo fondamentale anche l’audio. La colonna sonora nello specifico è uno dei punti forti dell’esperienza, ricreando atmosfere tipiche di una ninna nanna ma con declinazione in alcuni frangenti inquietanti. Ottimo lavoro anche per quanto concerne i suoni ambientali, mai casuali e che calano perfettamente il videogiocatore nel bellissimo mondo di gioco. Davvero un peccato che sia disponibile un solo slot di salvataggio, il quale limita notevolmente la rigiocabilità. Röki è un’esperienza narrativamente e artisticamente sublime, che riuscirà a toccare le corde emotive di gran parte dei videogiocatori che si approcceranno al titolo. Di contro, però, il gameplay non rinnova il genere e per certi aspetti potrebbe rivelarsi fin troppo frustante nonostante alcune facilitazioni. Se siete alla ricerca di una storia che riesca a farvi commuovere coadiuvata da un art design di tutto rispetto, date comunque una possibilità a Röki, non ve ne pentirete.

Röki

7.5

Röki risulta essere una classica avventura grafica punta e clicca con un'eccezionale direzione artistica che, grazie al suo eccellente comparto narrativo, scalderà i cuori di tutto i giocatori che vivranno questa esperienza. Di contro, alcuni enigmi tutt'altro che intuitivi, un costante senso di dispersività e un backtracking costante potrebbero allontanare i meno pazienti.

Paolo Saccuzzo
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.

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