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Russia esclusa dai mondiali 2024, la decisione di FIFA e UEFA

In questi giorni, i fari sono puntati sulla Guerra in Ucraina e in tutto il mondo stanno proliferando le azioni che hanno come obiettivo quello di isolare la Russia dal resto del mondo e questo sta avvenendo anche in ambito sportivo: la FIFA e la UEFA hanno, infatti, deciso di escludere la compagine allenata da Valerij Karpin dai prossimi mondiali che si terrà in Quatar nel 2024.

La decisione è arrivata al culmine di una giornata che ha visto recapitare al Comitato Olimpico Russo una serie di sospensioni che dapprima hanno riguardato le squadre di club impegnate in competizioni europee, come lo Spartak Mosca, che è stata estromessa dall’Europa League, e poi la rappresentativa nazionale.

La richiesta, informale, era stata avanzata dalla Polonia e dalla Svezia, prossime avversarie della Russia nei play-off di qualificazione ai prossimi mondiali che si svoglieranno in Qatar nel 2024, che aveva comunicato che non sarebbe scesa in campo negli incontri in programma a fine marzo.

Ora non ci sarà bisogno di nessuna mancata scesa in campo, perché il governo del calcio mondiale e quello del calcio europeo hanno evitato complicazioni escludendo, «fino a nuovo avviso», la selezione russa dalle qualificazioni.

Russia Mondiali 2024La stessa cosa è successa nel basket, dove le squadre russe impegnate in Eurolega e in Eurocup sono state escluse. La sostanziale differenza tra questo provvedimento e quello della FIFA e dell’UEFA è che l’esclusione è definitiva. Attendiamo, dunque, nuove notizie in merito, sperando che il conflitto si esaurisca nella maniera più veloce possibile.

Moltissimi attestati di solidarietà nei confronti dei cittadini ucraini sono arrivati anche dal mondo videoludico. CD Projekt RED, ad esempio, ha annunciato un’importante donazione a un’associazione che si occupa di diritti umani in Polonia, mentre la software house 11 bits studios ha dichiarato che devolverà a favore dei cittadini ucraini i proventi delle vendite del gioco pacifista This War of Mine.

Fonte:
Raffaele Palmieri
Videogiocatore dalla nascita: al posto del biberon, stringevo tra le mie manine un controller del NES. Nintendaro per scelta, tradisco il mio grande amore costantemente con Sony e Microsoft.

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