News Cinema e TV

Black Widow: si risolve la causa fra Scarlett Johansson e Disney

1 Ottobre 2021636 visite0

Scarlett Johansson e Disney hanno risolto la causa legale che ha messo sottosopra Hollywood, da quando è stata presentata a luglio. La controversia riguardava la violazione del contratto per quanto concerne la decisione di rilasciare contemporaneamente nei cinema e su Disney+ il film Black Widow.

Stando a quanto dichiarato, questa decisione ha danneggiato non poco lo stipendio dell’attrice, che si basava in gran parte sui guadagni del film. Durante la causa sono stati chiesti più di 50 milioni di dollari di danni, sostenendo che Disney abbia fatto pressioni a Marvel per rilasciare la pellicola sul suo servizio di streaming per placare gli investitori.

La causa ha innescato una grande guerra di pubbliche relazioni che è cresciuta fino a inghiottire gran parte di Hollywood. Anche Anthony e Joe Russo, registi di alcuni tra i film del Marvel Cinematic Universe più popolari, si preoccupavano di come avrebbero potuto fare soldi e di come sarebbero stati rilasciati i film futuri.

Comunque Black Widow è stato un successo al botteghino, incassando circa 379 milioni di dollari in tutto il mondo. Secondo Disney ha generato anche 60 milioni di dollari in più, grazie agli abbonamenti a Disney+. Secondo The Hollywood Reporter è stato proprio il vantarsi di questi guadagni da parte di Disney a far continuare questa causa legale a Scarlett Johansson.

Sulla questione si è espresso anche Alan Bergman, presidente dei contenuti di Disney Studios, dichiarando che:

Sono molto contento che siamo stati in grado di raggiungere un accordo reciproco con Scarlett Johansson riguardo a Black Widow. Apprezziamo il suo contributo nel Marvel Cinematic Universe e non vediamo l’ora di lavorare insieme su una serie di progetti imminenti, tra cui Tower of Terror di Disney.

Black Widow è un film che ha ricevuto una buona accoglienza, chi se la fosse persa può recuperare la nostra recensione in cui parliamo di tutti i dettagli.

Fonte:

The Hollywood Reporter, (Via)IGN