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Scars Above: annunciato all’E3 lo sparatutto horror per next-gen

Scars Above è uno sparatutto in terza persona appena annunciato e ambientato nello spazio e su un mondo alieno: nel gioco vestiremo i panni di Kate, una ragazza astronauta persa su un pianeta alino, ignara del motivo per cui si trovi lì.

A quanto pare la sua nave è precipitata su questo pianeta alieno e molti pezzi di equipaggiamento sono disparsi qua e là sulla superfice. Kate dispone di una sorta di scanner capace di identificare la natura dei mostri che ucciderà lungo il suo cammino ottenendo su di loro un vantaggio tattico.

Sono presenti diversi enigmi all’interno del gioco, portali alieni attivabili tramite l’uso della armi e perfino strutture dove modificare le proprie armi a seconda delle esigenze (ad esempio applicando una canna infuocata davanti al nostro blaster chiamato V.E.R.A.) l’arma sparerà raggi caloriferi, perfetti per sfruttare le debolezze del nemico o per aprirci un varco incendiando delle ragnatele giganti.

L’obiettivo della ragazza sembra essere quello di raggiungere una struttura simile ad una torre al centro di una vasta area esplorabile dalla quale si sprigiona una luce costante che colpisce una piramide capovolta posta alla sommità della luce stessa, superando diversi nemici dalle più disparate forme e dimensioni.

Scars Above

Il gioco promette una perfetta combinazione di esplorazione e ricerca oltre che l’uso di armi incredibili mai viste prima in  un  titolo moderno. Alle spalle di questa novità c’è Mad Head Studio che prevede di rilasciare il titolo sia su PC che su Xbox Series X/S e PlayStation 5, presumibilmente nel corso del 2022.

Purtroppo sì, ci sarà da aspettare ancora un po’ prima di poterci mettere le mani sopra a quello che già dal primo trailer di gameplay sembra essere un titolo dal ricco contenuto. La modalità di gioco prevista in Scars Above è solo single player al momento ma non è del tutto da escludere una modalità cooperativa post release del gioco.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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